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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Alessandro a Istanbul - Turchia
NEWS

Undici anni dopo, torna l'Arezzo di Pieroni. Obiettivi: Pavanel, giovani bravi, competitività

L'uomo che costruì la squadra dei 66 punti di Gustinetti, che portò in amaranto Conte e Sarri, che mise le basi per le plusvalenze milionarie di Floro Flores e Ranocchia, avrà di nuovo il suo ufficio in viale Gramsci. Il neo direttore generale ha combattuto e vinto la battaglia contro la giustizia sportiva, adesso dovrà mettersi al lavoro con l'aiuto del direttore sportivo Emiliano Testini. Si ripartirà dagli under e, questa è la speranza, dalla conferma dell'allenatore



il dg Ermanno Pieroni con il ds Emiliano TestiniUndici anni dopo, le strade di Ermanno Pieroni e dell'Arezzo si sono incrociate di nuovo. Un intreccio imprevisto e imprevedibile fino a pochi mesi fa, ma nel calcio mai dire mai. E così l'uomo che costruì la squadra dei 66 punti di Elio Gustinetti, che portò in amaranto Antonio Conte e Maurizio Sarri, che mise le basi per le plusvalenze milionarie di Floro Flores e Ranocchia, avrà di nuovo il suo ufficio in viale Gramsci.

Dalla serie A sfiorata alla serie B perduta per un mix di coincidenze sfortunate e per le vessazioni della giustizia sportiva, siamo passati alla serie C salvata con un colpo di coda magistrale, fatto di orgoglio e forza di volontà. Tra l'Arezzo di undici anni fa e quello di oggi ci sono in mezzo due fallimenti e tre ragioni sociali: Ac, Us e Ss. Il tempo vola e nulla resta come prima.

Pieroni lo sa e sa anche che programmare il futuro richiede opzioni diverse rispetto a una volta. Di sicuro senza l'interessamento del neo direttore generale, non saremmo arrivati al felice epilogo di oggi. In tanti hanno recitato una parte decisiva e lui è tra quelli. Era il 13 febbraio quando a Block Notes annunciò che aveva alle spalle imprenditori interessati alla società, nonostante il periodo di crisi acuta. Poi è successo quel che sappiamo.

 

 

Scafato, esperto, competente, appassionato del suo lavoro, Pieroni è ingombrante come tutti quelli che hanno un carattere forte e una lunga carriera alle spalle. Ha dovuto combattere con la giustizia sportiva, soprattutto a causa del fallimento dell'Ancona che aveva portato in serie A. Ha rischiato la preclusione da ogni incarico in seno alla Figc, ha combattuto per far valere le sue ragioni e i suoi diritti, non ha mollato.

Alla fine anche lui, come l'Arezzo di quest'anno, ha vinto la battaglia, dolorosa perché ha comportato una squalifica di cinque anni che è terminata nel 2010. Ma è tutto alle spalle. Adesso Pieroni può lavorare e lavorerà, anche perché l'azionista di maggioranza Giorgio La Cava lo considera il suo uomo di fiducia e il punto di riferimento per la nuova avventura a capo della società.

Insieme a lui ci sarà Emiliano Testini, il direttore sportivo. 41 anni, 61 presenze e 17 gol in amaranto, ex calciatore di talento, con un patentino ottenuto a Coverciano e una breve parentesi da allenatore.

 

 

Ad Arezzo visse stagioni tribolate a livello di squadra e meravigliose dal punto di vista personale, conquistando il cuore della sud. Poi, quando il trionfo era dietro l'angolo, fece le valigie perché Mario Somma, nel suo 4-2-3-1, non lo vedeva. Testini dovrà mettere le basi di un percorso nuovo, ristrutturare il settore giovanile e sciogliere il più in fretta possibile il nodo Pavanel.

Pieroni e Testini con il generale Massimo hanno già parlato, prospettandogli la possibilità di un programma pluriennale incentrato sui giovani ma che non tralasci la competitività, anche in omaggio a una piazza che ha dato tantissimo negli ultimi mesi e che coltiva legittimamente qualche ambizione.

Di una cosa i tifosi potranno stare certi: la società non farà il passo più lungo della gamba. La parola d'ordine, dopo lo spavento dei mesi scorsi, è normalità (cit. Giorgio La Cava). E Pavanel, abilissimo a spremere al massimo i suoi giocatori, anche per questo rappresenterebbe il viatico migliore.

 

scritto da: Andrea Avato, 13/05/2018





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