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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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il mitico Riccardino
NEWS

Protagonisti amaranto. L'annata top di Cutolo: uomo squadra, gol e voglia di restare

Trentuno presenze, 9 reti, la firma sulle vittorie contro Livorno e Siena, la squadra presa per mano nel periodo più difficile e delicato. E' stata una stagione ad alti livelli per il fantasista, che domani compie 35 anni. Se tutto ciò che di buono ha combinato in questi mesi sarà sufficiente per la conferma, al di là del contratto in scadenza nel 2019, lo stabilirà il dg Pieroni. Guarda caso, proprio colui che lo portò ad Arezzo, per la prima volta, una dozzina d'anni fa



Aniello Cutolo, 9 gol in campionato, domani compie 35 anniTrentuno presenze, 9 gol, la firma sulle vittorie contro Livorno e Siena, la squadra presa per mano nel periodo più difficile e delicato. E' stata una stagione ad alti livelli per Aniello Cutolo, che domani compie 35 anni e si avvia verso il traguardo degli anta. Ma a vederlo in campo, sembra ancora un giovanotto in cerca della consacrazione.

Quando è arrivato, o sarebbe meglio dire tornato, ad Arezzo, molti se lo aspettavano un po' appesantito, con un raggio d'azione ridotto, magari più statico in mezzo al campo per sfruttare le qualità tecniche e rinunciare alla corsa, allo scatto, all'allungo in profondità.

E' andata al contrario: Cutolo ha pedalato dall'inizio alla fine, venendo incontro, attaccando la profondità, svariando su tutto il fronte offensivo. E' partito bene, ma le difficoltà generali e un infortunio muscolare lo hanno frenato. Poi, dopo la doppietta di Monza, ha galleggiato dentro la nuova squadra plasmata da Pavanel. 

Si dava da fare, ci metteva il cuore e il talento, ma non era ancora il Cutolo che indirizzava le partite. La svolta, come spesso accade nel calcio, c'è stata dopo il rischio della separazione. Il mancato trasferimento a Carrara, la convocazione saltata per la trasferta di Pistoia hanno premuto il click dell'interruttore.

 

 

Di lì in avanti Cutolo ha alzato il livello delle prestazioni, tornando a essere quel giocatore che aveva combinato sfracelli a Taranto, a Padova, a Crotone (solo per citare tre piazze in cui lo portano in palmo di mano).

Il gol di Lucca ha dato avvio al nuovo corso di un'annata tremendamente in salita ma conclusa in gloria. Il rigore di Piacenza con la Pro, il destro sotto la sud con il Livorno, la punizione all'ultimo secondo di Olbia, il diagonale incrociato con il Siena: c'è tantissimo Cutolo nella rimonta amaranto che ha portato fino alla salvezza.

Il 10 è stato un punto di riferimento anche fuori dal campo, mettendosi al volante della propria auto per la trasferta autogestita di Pontedera, spendendo parole calibrate e di buon senso nonostante la tempesta societaria intorno, lottando per la causa comune senza personalismi. 

Si chiama professionalità e non è così frequente trovare calciatori ultratrentenni che hanno ancora voglia di sbattersi per il gruppo, per la tifoseria, per la maglia. Quest'anno è successo e, come recitava uno degli striscioni di sabato sera, verranno ricordati per il cognome che portavano sulle spalle.

Cutolo è uno di quelli che di applausi potrebbe prenderne degli altri, visto che ha il contratto fino al 2019 e che la sua intenzione è restare. Se tutto ciò che di buono ha combinato in questi mesi sarà sufficiente per la conferma, al di là del pezzo di carta, lo stabilirà Ermanno Pieroni. Guarda caso, proprio colui che lo portò ad Arezzo, per la prima volta, una dozzina d'anni fa. 

 

scritto da: Andrea Avato, 18/05/2018





Una stagione memorabile - Aniello Cutolo

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