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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Poggibonsi4 set15Grosseto
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Trestina4 set15Pianese
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Jacopo e Giulio davanti al Partenone di Atene
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State buoni, se potete! I diritti del comitato, i diritti della proprietà: serve una stretta di mano

L’invito, dopo le esternazioni delle ultime ore, vale sia per i vertici di Orgoglio Amaranto che per quelli di fresca nomina del sodalizio di viale Gramsci. Se malumori ci sono, vanno chiariti in fretta e senza indugi: impossibile dubitare della buona fede e della lealtà di Borselli e Cucciniello, impossibile anche non concedere fiducia a La Cava e Anselmi. Se il pomo della discordia è lo spoils system all'interno della società, bisogna trovare un punto d'incontro e andare avanti. Il bene dell'Arezzo è superiore agli interessi delle singole componenti



Anselmi, Borselli e La Cava all'atto di costituzione della Ss ArezzoState buoni, se potete. L’invito, dopo le esternazioni delle ultime ore, vale sia per i vertici di Orgoglio Amaranto che per quelli di fresca nomina del sodalizio di viale Gramsci. Questa polemica non ci voleva perché non solo riaccende fibrillazioni indesiderate ma rischia anche di fare il gioco di chi dietro le quinte continua a voler screditare il nuovo futuro dell’Arezzo. Intendiamoci, se Duccio Borselli e Roberto Cucciniello se ne sono usciti con quelle dichiarazioni, non l’hanno certamente fatto a cuor leggero. Buona fede ed amore per la bandiera credo siano assolutamente indiscutibili in questi due protagonisti della “battaglia totale” che hanno combattuto da dietro le scrivanie e sugli spalti con non minore efficacia degli atleti sul campo.

 

 

Le loro parole segnano un malumore che evidentemente c’è e che sarà giusto affrontare e disinnescare. La rivendicazione del ruolo di OA è altrettanto sacrosanta, giacchè l’importanza del comitato si è dimostrata clamorosamente nelle vicende che si sono appena concluse. Diciamo che magari, prima di esternare in pubblica piazza, sarebbe stato meglio cercare un chiarimento diretto con La Cava, Anselmi, Pieroni che non parrebbe si fossero mai nascosti o abbiano rifiutato incontri; perché poi siamo a schermaglie verbali che si pensa possano trovare rapida e felice definizione. Per questo mi pare fuor di luogo da parte della presidenza uscirsene con quel “pronto a lasciare” che risuona sinistramente dichiarazioni prevenute di persone di ben altro spessore umano (con vantaggio abissale per l’attuale dirigente). Ripeto: state buoni, se potete. Parlatevi e chiaritevi nel comune interesse dei nostri amati colori.

 

il dg Pieroni, il ds Testini e il segretario ZinciVa comunque detto, poi, che premessa l’importanza dell’associazione dei tifosi, dato il giusto merito al gran lavoro svolto ed a quello importante che ancora si potrà fare (e qui ognuno di noi è chiamato a collaborare per davvero), altrettanto innegabili sono i diritti dei soci di maggioranza di prendere le loro decisioni sia riguardo all’aspetto più strettamente tecnico che riguardo all’organizzazione amministrativa della azienda che hanno rilevato. Chi arriva in una società e ci mette (parecchi) soldi, di norma si porta dietro anche personaggi di propria fiducia cui assegnare i posti chiave. In America lo chiamano “spoils system” ed è un sistema magari un po’ cinico ma ragionevolmente comprensibile. Va da sé che l’applicazione di questo metodo (qualora questa fosse la vexata quaestio, come parrebbe di intendere) finisce invariabilmente con il ferire sensibilità e ledere meriti acquisiti per impegno e dedizione ed è corretto che vi sia chi si spende per tutelare e magari salvaguardare professionalità che si ritiene possano fare ancora molto ed essere utili, sia per esperienza acquisita che per preparazione personale.

 

 

Resta il dato di fatto, però, che l’ultima parola spetta a chi detiene la maggioranza delle quote societarie e se la decisione non fosse riconoscente di meriti pregressi dispiace immensamente, ma non resta che accettarla come evento doloroso ma inestricabilmente legato alle cose della vita e del lavoro. Se sarà così non mancherà certo il riconoscimento, l’apprezzamento, la stima per quanto fatto; ma non può essere questo un “casus belli” sufficiente ad incrinare un’armonia indispensabile per affrontare quello che verrà. Semmai si potrebbe osservare che qualcosa di più si sarebbe potuto già concretizzare lato organigramma, che invece è ancora in alto mare (per quel che se ne sa) anche per posizioni meno importanti di quella del primo allenatore.

 

presidente e vice presidente alla festa di piazza GrandeSu questo punto magari era lecito attendersi una maggiore concretezza, posto che l’impresa di Carrara ci aveva consegnato la possibilità di lavorare da subito per la stagione che verrà. Magari però è solo un’impressione e in realtà Pieroni ha già in tasca la lista dei nomi per le varie caselle da riempire. Sulle capacità professionali dell’uomo direi che non ci sono dubbi. Allora, anche se parte Sabatino (un grande abbraccio e grazie per come ha saputo incarnare lo spirito della maglia che ha indossato per quattro anni), zero spazio agli spifferi e fiducia piena a Giorgio La Cava, al suo staff e anche, naturalmente, a Orgoglio Amaranto. Ancora tutti insieme: per l’Arezzo!

 

scritto da: Paolo Galletti, 07/06/2018





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