SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Serie C, anche Reggiana e Juve Stabia a rischio. Squadre B verso il rinvio, l'Arezzo sorride
Si allunga la lista delle società che potrebbero non iscriversi al prossimo campionato. Radiato il Modena, inglobato il Bassano nell'operazione Vicenza, in crisi Pro Piacenza, Matera e Trapani. Adesso anche i presidenti Piazza e Manniello hanno alzato le mani. Il format si riduce sempre di più, mentre l'esperimento delle seconde squadre rischia di slittare al 2019/20. Per Pieroni e Testini sarebbe più facile arrivare ai giocatori delle primavera più forti
TweetSi allunga la lista delle società che rischiano di non iscriversi al prossimo campionato. Oltre al Modena, escluso dal torneo in inverno e costretto a ripartire dalla serie D, nei giorni scorsi sono venute a galla le difficoltà di altri club.
Pro Piacenza, Trapani e Matera hanno fatto sapere tramite i rispettivi presidenti di non poter più garantire l'impegno economico necessario a sostenere le spese della terza serie. Vicende diverse dietro il destino dei tre club sopra citati, accomunati da un destino triste: salutare il professionismo e ricominciare dai dilettanti.
Molto più particolare il caso del Bassano, che godeva di buona salute ma che è stato sacrificato (almeno a livello di prima squadra) dal patron Renzo Rosso, il quale ha deciso di acquistare il Vicenza e salvarlo dal fallimento.
La situazione non va migliorando per niente, anzi. A sorpresa, in questa settimana sono arrivati segnali di crisi da altre società che sembravano solide. Il caso più eclatante è quello della Reggiana, eliminata nei quarti di finale dei playoff da un rigore contestatissimo a Siena. Mike Piazza non vuole più saperne e cerca acquirenti per mollare tutto. I tempi, però, sono strettissimi.
Idem la Juve Stabia, dove la proprietà che fa capo a Franco Manniello ha alzato le mani: non si può andare avanti, la categoria costa troppo e rende poco.
Siamo già a sette squadre. Considerando che il format della serie C prevederebbe tre gironi da 20 e che la stagione si è chiusa con 56 squadre, si capisce quanto sia duro il periodo.
Né pare percorribile la strada delle formazioni B dei grandi club. Soltanto poche società sono pronte a mettere in pista le seconde squadre, quasi tutte hanno problemi logistici seri perché le partite vanno giocate in impianti a norma. E la Juve, l'Inter o la Roma certo non aprirebbero lo Stadium, San Siro o l'Olimpico per la serie C.
L'esperimento quindi rischia di slittare alla stagione 2019/20. L'Arezzo non disdegna questa soluzione, visto che la rosa che hanno in mente Pieroni e Testini sarà composta anche da diversi under in arrivo dalle primavera migliori. E senza le seconde squadre, sarebbe tutto più facile.
scritto da: La Redazione, 14/06/2018
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