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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Caccia agli under di talento. L'Arezzo ci prova con i ragazzi della Fiorentina e dell'Inter

I buoni rapporti con i viola e i nerazzurri alimentano voci di mercato molto interessanti. Dal figlio d'arte Baroni al mediano congolese Bangu, dal talentuoso Minelli al capitano della primavera Lombardoni, per arrivare a Bonetto e Rivas: ecco i profili che piacciono a Pieroni e Testini



Riccardo Baroni, 20 anni, quest'anno in prestito alla LuccheseContinuiamo la nostra ricerca su quelli che potrebbero essere i nuovi under (nati dopo il primo gennaio 1996) dell'Arezzo. Il direttore generale Pieroni e il direttore sportivo Testini hanno buoni rapporti con due delle società più importanti nel panorama nazionale, ovvero Fiorentina e Inter, e da giorni si rincorrono indiscrezioni di mercato. La bontà di questi settori giovanili non è certificata soltanto dai titoli conquistati (gli ultimi scudetti Primavera si sono giocati tra queste due squadre), ma anche dai giocatori lanciati negli ultimi anni come Bernardeschi e Chiesa per viola, Pinamonti e Bonazzoli per i nerazzurri.

Dalla Fiorentina il nome che rimbalza è quello di Riccardo Baroni. Classe ’98, nato e cresciuto a Firenze, è figlio di Marco, ex difensore in A con le maglie di Fiorentina, Roma e Napoli e mister tra le altre di Novara e Benevento. E’ difensore centrale reduce dal prestito alla Lucchese, completo in tutti i fondamentali, bravo tecnicamente, che può anche fungere da regista difensivo della squadra. Ha mostrato una spiccata personalità e si è subito ambientato in serie C, conquistando la fiducia dell’ambiente. Nella stagione appena conclusa ha totalizzato 28 presenze (21 da titolare), un gol (contro la Giana, al ritorno) e un'espulsione (sempre con i lombardi, ma nella gara di andata).

 

Simone Minelli, classe '97, alla Fiorentina dal 2011Altro prospetto interessante è quello di Luzayadio Bangu. Nato nella Repubblica Democratica del Congo nel 1997, è mediano che ha già disputato due campionati di C con le maglie di Reggina e Vicenza. Trasferitosi in Italia all’età di 6 anni, ha iniziato a giocare nella squadra della parrocchia di Costamasnaga, un paesino lombardo in provincia di Lecco. Qui viene notato da un osservatore dell’Atalanta, che poi lo porterà alla società orobica, dove resterà prima di farsi notare da Corvino che ne fiutò le capacità e lo trasferì a Firenze nell’estate 2011. Nonostante non abbia una grande struttura fisica, è soprannominato il Carrarmato, grazie al suo atletismo e alla sua grinta. Buona visione di gioco, incisivo negli inserimenti senza palla, pecca a causa dell’altezza nel gioco aereo. Tra Reggina (dove ha ben figurato) e Vicenza ha raccolto 49 presenze e 5 reti, tutte nella sua esperienza in Calabria.

Giocatore da rilanciare, nonostante sia un ’97, è Simone Minelli. Nato a Carpi, formato calcisticamente nella Reggiana, dopo essere stato molto vicino a vestire la maglia dell’Inter, viene tesserato nel 2011 dalla Fiorentina. Attaccante brevilineo, ha tecnica, rapidità, cambi di passo, assist, reti e fantasia: a livello giovanile era indicato come un predestinato e portato a vestire tutte le maglie azzurre dall’U15 all’U19. Il passaggio tra i grandi è stato più duro del previsto, visto quello mostrato nell’ultimo anno di Primavera chiuso con 14 reti. Tra Albinoleffe e Trapani 42 presenze (però solo 10 da titolare) e una rete, quella segnata in maglia granata, alla Casertana. Un talento enorme da rigenerare.

 

Rigoberto Rivas, nato in Honduras, di proprietà dell'InterGuardando invece all’Inter, chi potrebbe fare al caso amaranto è il capitano della primavera Manuel Lombardoni. Bergamasco, cresciuto a Villa di Serio, calcisticamente formatosi nell’Alzano Cene, adesso diventata Virtus Bergamo. Qui da protagonista vince lo scudetto allievi dilettanti nel 2015, che è il preludio al passaggio all’Inter. Difensore centrale molto elegante (gli addetti ai lavori lo paragonano nelle movenze a Bonucci), dotato di un destro preciso e una personalità da leader, non estremamente veloce, ma capace in anticipo. 

Talentino che ancora non è completamente sbocciato è Mattia Bonetto. Nato a Montebelluna il 29 dicembre 1997, è reduce da due stagioni in terza serie dove ha vestito le maglie di Reggiana, Renate e Prato. Nell’aprile del 2014 l’Inter lo acquistò, dopo 21 presenze in serie D, dal Montebelluna, squadra dove era cresciuto. Nella primavera della Beneamata si era messo in mostra come centrocampista instancabile, con un calcio fatto di corsa e contrasti. Doti tecniche di buon livello, è mediano capace di recuperare il pallone e far ripartire l’azione. Nelle ultime esperienze poche presenze (4 a Reggio e 19 a Prato). Il ritorno tra i grandi non è stato quello sperato da lui e dalla società, ma le doti ci sono e potrebbe essere un ottimo prospetto.

Chiudiamo con un ragazzo che in questa stagione ha vestito la maglia del Brescia in B, ovvero Rigoberto Rivas. Nato a Belfate, in Honduras, nel luglio del '98, è arrivato in Italia e precisamente in Toscana all’età di 11 anni. Dopo aver indossato le maglie di Sestese e Prato (con i quali ha esordito in serie C, neanche diciottenne, nella sfida contro il Savona), nel 2016 ha vissuto il passaggio alla primavera dell’Inter. Con la squadra allenata da Vecchi è restato una sola stagione, conquistando il tricolore, realizzando 8 reti e diversi assist in stagione, prima di passare in prestito alle Rondinelle. In B 15 presenze tutte da subentrante, ma pochi minuti totali (circa 500). Attaccante esterno, che all’occorrenza può ricoprire il ruolo di prima punta, buon tocco di palla, bravo nelle ripartenze, buonissime doti fisiche, sarebbe sicuramente un profilo intrigante per la categoria.

 

scritto da: Mauro Guerri, 04/07/2018





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