SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Non solo prima squadra. Dall'accordo con l'OlmoPonte alle strutture, l'Arezzo guarda avanti
In attesa dei botti di mercato, attesi per il fine settimana, la dirigenza sta provando a riorganizzare il vivaio. Con la società di via del Verrocchio c'è già una bozza di intesa per una collaborazione tecnica ed economica, ma l'obiettivo è recuperare rapporti di buon vicinato con tutti i settori giovanili della zona. Collegata a questo progetto, c'è la questione logistica: dall'anno prossimo addio a La Nave, lavori in partenza a Le Caselle. E contatti con i proprietari dei campini per recuperare i terreni dell'antistadio
TweetNon solo prima squadra. In attesa dei botti di mercato, attesi per il fine settimana, l'Arezzo sta provando a riorganizzare il settore giovanile. Con l'OlmoPonte c'è già una bozza di accordo che sarà ratificato a breve.
L'intento amaranto è quello di superare il clima di diffidenza, se non addirittura di ostracismo, che si era creato negli anni scorsi con le società della zona che curano vivai e giovani calciatori.
Ricreare un percorso virtuoso sarebbe utile per tutti ed eviterebbe la dispersione dei talenti che nascono nel territorio e poi emigrano altrove per cercare fortuna. L'obiettivo finale è quello di far crescere i più bravi con la maglia dell'Arezzo e creare una filiera che parta dai pulcini per arrivare ai campionati prof.
Ovviamente serve la disponibilità dei partner calcistici ed è quella che sta cercando la dirigenza. La collaborazione partirebbe dai più piccoli e sarebbe sia tecnica che economica, in modo da garantire a entrambe le parti una convenienza a 360 gradi.
L'OlmoPonte, in questo senso, è una sorta di apripista, ma l'Arezzo ha intenzione di recuperare rapporti di buon vicinato con tutti e nella lista ci stanno pure le altre società cittadine.
Collegata a questo progetto, c'è la questione logistica, passata in secondo piano nelle ultime settimane perché la dirigenza ha dovuto fare fronte a tutte le scadenze legate all'affiliazione e all'iscrizione al prossimo campionato.
Di sicuro verrà abbandonato l'impianto a La Nave, nonostante la convenzione con il comune di Castiglion Fiorentino scada nel 2020. Ma l'ambizione dello staff è quello di portare tutte le squadre ad Arezzo città.
A Le Caselle dovrebbero partire a breve i lavori per l'abbattimento degli abusi edilizi e soprattutto per ottenere l'agibilità della tribuna, sospesa per mancanza del necessario collaudo. In più va richiesta di nuovo l'agibilità del campo in erba, la cui manutenzione richiederà un impegno costante e prolungato.
Idem dicasi per il terreno in erba sintetica, destinato a essere completamente rifatto dopo anni e anni di usura e utilizzo intensivo.
La vera svolta, considerando che gli impegni saranno molteplici sia per la prima squadra che per il vivaio, sarebbero i campi dell'antistadio. Un contatto tra la società e i proprietari c'è già stato, ma si attendono sviluppi concreti.
Il ''Lebole'' e lo ''Zampolin'', ubicati proprio lungo viale Gramsci, rappresenterebbero un toccasana, anche se va sottolineato che per recuperarli completamente e renderli utilizzabili per gli allenamenti, dovrebbe trascorrere qualche mese visto lo stato di incuria in cui versano.
In prospettiva, però, il ritorno alle abitudini del passato darebbe all'Arezzo la possibilità di programmare le attività in modo molto migliore. Come è sempre successo, del resto, perché i campini sono una sorta di memoria storica del calcio aretino. Ecco perché la società sta lavorando di diplomazia per risolvere un caso che non porta vantaggi a nessuno.
scritto da: Andrea Avato, 04/07/2018
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