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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Occhi a mandorla, tanto talento e un futuro da scrivere. Alla scoperta di Choe Song Hyok

Ecco chi è il ventenne attaccante acquistato a titolo definitivo dell'Arezzo. Nato a Pyongyang, nel 2014 un suo gol ha deciso la finalissima del campionato asiatico under 16 a Bangkok. Spedito dalla Federazione nordcoreana in Italia per studiare calcio, è stato tesserato dalla Fiorentina, poi lasciato libero e passato al Perugia. L'anno scorso una breve parentesi a Olbia, adesso l'arrivo in amaranto. Esterno offensivo, bel dribbling, ha corsa e resistenza. Dal Canto dovrà sgrezzarlo tatticamente con pazienza e un po' di coraggio



Choe Song Hyok, 20 anni, primo nordcoreano a vestire l'amarantoIl nome di Choe Song-Hyok entra nella storia del calcio asiatico il 20 settembre del 2014, quando un suo gol decide la finalissima del campionato asiatico under 16 che si gioca a Bangkok. Oltre al valore della rete nel risultato finale, bisogna aggiungere che quella è una partita che non può passare inosservata: Nord Corea – Sud Corea.

Nulla di inedito, ma una gara sentitissima, piena di significati politici, oltre che umani e sociali. E a deciderla, di fronte all'allora canterano del Barça (attualmente al Verona) Lee Seung-Woo, sono il cagliaritano Han Kwang-Song e il neo acquisto dell'Arezzo, cresciuti in patria nella scuola calcio del Chobyong.

Un anno prima di quei campionati asiatici, la Federcalcio di Pyongyang aveva “aperto” alla possibilità di far studiare calcio ad una trentina di giovani nordcoreani inviati tra Catalogna (Fundació Marcet) e Perugia (Italian Soccer Management), e la maggior parte dei ragazzi che compongono l'undici titolare della finalissima ha già alle spalle questa esperienza.


Conclusa la parentesi in Catalogna (Han e Choe giocarono anche con la maglia del Tecnofutbol nella Lega dilettantistica catalana) dopo il trionfo continentale, la nazionale viene completamente impiantata a Perugia, in modo da preparare al meglio l'appuntamento mondiale dell'anno successivo, che si fermerà per i nordcoreani agli ottavi contro il Mali, poi finalista.

 

 

E sono ancora Han e Choe i giocatori che mostrano i migliori colpi. 
Il primo è un attaccante centrale, il secondo è la sua spalla ideale, ma preferisce partire più lontano dalla porta. Rimangono ancora nella scuola calcio di Perugia, assieme ad altri compagni, in un cammino che si divide solo nel 2016, quando Choe, il più “anziano” dei due (è nato l'8 febbraio 1998) è messo sotto contratto dalla Fiorentina, che lo parcheggia in Primavera.

Esordisce il 5 marzo contro la Virtus Entella e raccoglie appena 4 presenze, chiuso da Joshua Perez, Federico Chiesa e Giuseppe Caso. Nonostante ciò Guidi, l'allenatore dei giovani gigliati, vuole tenerlo in squadra e il ds Pradè gli fa firmare il primo contratto da professionista, che però non verrà mai depositato a causa dell'avvicendamento tra Pradè stesso e Corvino.

Da qui inizia una lunga battaglia legale tra la Fiorentina e i legali del calciatore, che si ricongiunge con i connazionali a Perugia. 
Nel frattempo l'amico Han finisce al Cagliari e diventa il primo nordcoreano a esordire e, successivamente, a segnare nella nostra serie A. 


Dopo una stagione di stop forzato (in gare ufficiali gioca solo il campionato under 19 asiatico, decisamente sottotono, giostrando anche da regista basso, con scarsi risultati), Choe ha la sua seconda occasione con la maglia del Perugia. In Umbria non ha spazio e a gennaio passa all'Olbia, in serie C. Anche con gli isolani sono appena 5 gli spezzoni di gara collezionati, che gli garantiscono, se non altro, l'esordio nel professionisti nella gara contro il Siena.

 

il ventenne nord coreano con la maglia della FiorentinaA gennaio ha anche giocato con la nazionale U23 del suo paese i campionati asiatici di categoria. Ora un'ulteriore occasione è offerta dall'Arezzo, che quest'estate ha puntato sul ragazzo. 


Tatticamente Choe è un esterno offensivo, che gioca anche sulla trequarti (maglia numero 10 con la nazionale minore), piede sinistro, abile nel dribbling ed esplosivo nei primi metri. Come tutti i nordcoreani ha grande capacità di corsa e resistenza. Muscolarmente è pronto per giocare a questi livelli, ma deve essere ancora sgrezzato da un punto di vista tattico e del lavoro con i compagni di squadra (il famoso “dribbling in più”).

Il talento non manca, mister Dal Canto avrà da lavorarci per affinarlo con perizia e pazienza e, perché no?, un po di coraggio.

 

Marco Bagozzi, autore di questo articolo, è animatore della pagina Facebook Chollima Football Fans, la principale in Europa che tratta del calcio nordcoreano. A lui abbiamo chiesto di presentarci il ventenne giocatore che l'Arezzo ha prelevato a titolo definitivo dal Perugia

 

scritto da: Marco Bagozzi, 11/08/2018





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