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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Tra una settimana il compleanno dell'Arezzo. Un premio del Museo per il professor Bulletti

Manca poco al 10 settembre, giorno in cui verrà festeggiato il 95esimo anniversario dalla fondazione della società. Il Museo allestirà una serata speciale, durante la quale saranno assegnati due riconoscimenti: uno alla memoria di Bruno Pichi per la sua attività di cronista sportivo e uno al preparatore atletico che per trent'anni ha allenato i calciatori amaranto



Manca una settimana al 10 settembre, giorno in cui l'Arezzo festeggerà il suo 95esimo compleanno. In quell'occasione il Museo Amaranto allestirà una serata speciale e, al fine di ricordare giocatori e personaggi che hanno contribuito a scrivere la storia sia dentro che fuori dal campo, consegnerà due riconoscimenti: il premio Hall of Fame dedicato a ex giocatori o allenatori e il premio Vecchio Cuore Amaranto dedicato a personaggi che hanno ricoperto incarichi di vario tipo dentro l'Arezzo.

Il primo premiato sarà Fabrizio Bulletti, una vita in amaranto come preparatore atletico, mestiere di cui è stato precursore in un periodo dove erano gli allenatori ad occuparsene. Una cavalcata lunga trant'anni, al fianco di tanti allenatori, con molte soddisfazioni e altrettanta passione, al servizio della propria città.

Il prof ha avviato la sua storia amaranto nel lontano 1966. Da allora ha dato fiato a decine di ragazzi, alcuni rimasti meteore, tantissimi entrati nei cuori dei tifosi: da Meroi a Neri, da Minghelli a Gritti, da Graziani a Colusso. Una vera icona del calcio aretino.

L'altro nome nell'albo d'oro sarà quello di Bruno Pichi, appassionato dei colori amaranto fin dagli inizi, ha saputo raccontare con entusiasmo le vicende dell'Arezzo nel corso di numerosi decenni. Alcune sue pubblicazioni sono ancora oggi delle pietre miliari della storia calcistica aretina. Alla sua memoria è intitolata la sala stampa dello stadio.

Bruno Pichi entrò nell’Arezzo assieme al fratello che di ruolo era portiere. Di lui si ricorda il cammino complessivo al seguito dell’Arezzo, piuttosto che le sue gesta in campo. Pichi, divenuto
un avvocato affermato, fu infatti una delle memorie storiche dell’Arezzo, innamorato dei colori e del suo passato. Fu anche un apprezzatissimo giornalista sportivo, uno dei più stimati di ogni tempo al seguito della squadra amaranto.

 

scritto da: La Redazione, 03/09/2018





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