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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Giorgia, Silvia e Jacopo in Corsica
NEWS

Ripescaggi, tribunali, gironi, calendari: due mesi di orrori. Arezzo, bisogna giocare veloce

Le contorsioni dei ''padroni del vapore'' lasciano in eredità mille veleni. La non decisione del Coni sulla serie B, il malumore della serie C, le proteste della Viterbese per trasferte lunghissime, la Pro Patria separata dalle altre lombarde, la moltitudine di turni infrasettimanali: tutti focolai di polemica. Però tra pochi giorni si parte. La squadra di Dal Canto è giovane e con qualche incognita, ma giocando con entusiasmo può disputare una buona stagione



Si gioca. Finalmente e nonostante tutto. Dopo due mesi di agonia, amichevoli insipide e svogliate (con la sola eccezione della serata di gala con la Fiorentina), una Coppa Italia gettata al vento in malo modo anche se era probabilmente venuta troppo presto per il cantiere aperto che è stato a lungo il nuovo Arezzo, si torna fra poco a parlare di calcio giocato; è davvero meglio sotto tantissimi aspetti. Le ultime contorsioni dei “padroni del vapore” lasciano strascichi pesanti sull’umore e nelle tasche di tante società. La vicenda dei ripescaggi archiviata con una “non-decisione” giuridicamente orripilante e sportivamente indegna, consegna alla serie C piazze importanti ma avvelenate. La composizione dei gironi, con perle come la Pro Patria unica lombarda nel girone A o la Viterbese spedita nel raggruppamento meridionale (con Camilli sacrosantamente su tutte le furie) conferma che dell’incidenza dei costi nella gestione delle società interessa davvero solo a parole.

 

La stesura del calendario, zeppo di turni infrasettimanali per i quali già si trema pensando agli orari che verranno prescelti e con una prima giornata assurdamente affiancata all’esordio della Champions, con soli quattro giorni prima del secondo turno (bastava giocarla di lunedi se si riteneva che il fine settimana fosse tropo prossimo) ha completato il quadro. Per noi, poi, il danno rischia di essere anche più importante giacchè due match-clou della stagione come quelli con Pisa e Juve B sono programmati per le giornate di mercoledi. Due incassi importanti a rischio se, visto che si gioca in pieno inverno, i soloni decideranno di fissare il calcio d’inizio alle 14.30 o alle 15. Ci vuole ben più di una riforma radicale per risanare questo calcio. Bisognerebbe tornare a parlare di sport e mettere alla porta procuratori e sudditanza alle tv che uccidono le presenze allo stadio dove, va da sé, vedere la partita è ben altra cosa che davanti al piccolo schermo dove si perdono atmosfera e visione d’insieme sul campo anche sotto l’aspetto tattico.

 

Mattia Persano, 22 anni, viene dal LeccePer tutto questo, come si diceva, finalmente si gioca. Si riparte da dove l’esperienza ufficiale di questa stagione si è interrotta, a undici metri da un passaggio del turno che avrebbe dato maggiore fiducia e consapevolezza a tutto il gruppo. Una ragione in più per cercare di cominciare con il piede giusto. La squadra di Dal Canto si presenta al via con una scommessa forte nel reparto offensivo. Dall’esito di questa (ovvero da come Cutolo, Persano e Brunori saranno messi in condizione di “scrollare” la rete) dipenderà l’andamento di una stagione di ripartenza che rispetta negli enunciati il programma di maggio. Il girone è complicato: c’è la presenza di tre retrocesse dalla B che hanno allestito organici importanti, l’unica squadra B che però porta i colori di un club che sa coniugare lo scendere in campo solo con il verbo vincere, più alcune corazzate come Pisa, Piacenza, Siena.

 

Ci sarà da abituarsi al clima di battaglia della categoria che non consente estetismi ma guarda alla sostanza. Ci sarà da lottare e correre su ogni pallone. Ci sarà da giocare veloci perché una squadra come la nostra che non ha un ariete centrale per sfondare i bunker avversari, dovrà cercare di arrivare alla finalizzazione contando sugli spazi e sulla superiorità numerica che si crea facendo correre il pallone più veloce di quanto possano farlo gli altri. Siamo consapevoli e pronti ad affrontare una stagione di sacrificio e di lotta. Il pubblico ha dimostrato nel recente passato una maturità importante e la memoria dei rischi passati ci aiuterà a sostenere un progetto nel quale vogliamo credere e a fronte del quale chiediamo costante e assoluta chiarezza e franchezza. Ai ragazzi in amaranto chiediamo di onorare sempre, dovunque e contro chiunque la maglia e la bandiera, mettendoci l’anima, mettendoci il cuore. Noi siamo piccoli, ma cresceremo.

 

scritto da: Paolo Galletti, 13/09/2018





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