SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Lucchese, partenza con l'handicap in classifica. Rosa giovane e obiettivo salvezza per Favarin
Le turbolenze societarie dell'estate, con l'iscrizione al campionato ratificata soltanto in extremis e pendenze arretrate non saldate, costerà alcuni punti di penalizzazione alla squadra, affidata comunque a un allenatore esperto e scafato. Probabile 3-5-2 contro l'Arezzo: l'aretino Martinelli in difesa, il trequartista Provenzano e l'attaccante De Feo sono i giocatori da temere. In Coppa Italia, ad agosto, i rossoneri si qualificarono dopo i calci di rigore
TweetL’Arezzo inizia il suo cammino in campionato dal Porta Elisa di Lucca, dove un mese fa aveva giocato la sua ultima gara ufficiale in Coppa Italia.
LA COSA DA SAPERE. Per i rossoneri l’estate appena trascorsa è stata a di poco turbolenta. Nel giugno scorso la società è stata ufficialmente acquistata, al prezzo simbolico di 1€, con la promessa e l’impegno di accollarsi interamente i debiti societari, dall'imprenditore senese Lorenzo Grassini. Il nuovo proprietario si era affidato a Fabrizio Lucchesi, ex di Fiorentina, Roma e Pescara tra le altre, nel ruolo di direttore generale e uomo mercato. Grassini aveva acquistato la maggioranza delle quote, circa l'80%, tramite una sua società con sede a Londra, la Aigornetto ltd. Questa controllata era posseduta per metà dallo stesso Grassini e per metà dalla moglie, Nicoletta Cardin, che il giorno antecedente la sua nomina come assessore al decoro urbano nella giunta De Mossi a Siena, ha ceduto le sue quote al marito. La nuova dirigenza aveva nominato Gianni Ferruzzi come amministratore unico e ingaggiato il nuovo allenatore, ovvero Leonardo Menichini. Le ambizioni e i proclami erano importanti, come il raggiungimento della serie B in pochissimi anni. Questa nuova situazione societaria aveva generato grande entusiasmo nella tifoseria e in città.
La new diligence però ha iniziato la sua avventura saltando le prime scadenze (pagamento stipendi e contributi) e accumulando punti di penalizzazione (al momento dovrebbero essere 4). Grassini, dimostrandosi ancora fiducioso e addossando colpe e responsabilità dei mancati pagamenti a ritardi burocratici, programma la ricapitalizzazione che, però, verrà anch'essa disattesa. In seguito a tutto questo la Lega di serie C esclude pertanto la Lucchese dal campionato. Il 19 luglio, ultimo giorno per presentare il ricorso per la riammissione al campionato, arriva la svolta: Ferruzzi e Lucchesi si dimettono e Grassini cede gratuitamente le quote della società ai vecchi soci lucchesi (Moriconi e Lucchese Partecipazioni). Quest'ultimi, dopo aver ricapitalizzato e pagato stipendi e contributi, presentano la domanda di riammissione pochissimi minuti prima della scadenza. Carlo Bini, tornato al timone nelle vesti di amministratore unico e Moriconi nominano il nuovo allenatore, Giancarlo Favarin.
ALLENATORE. Classe ’58, pisano di San Giuliano Terme, esperto in categoria, reduce dalla retrocessione con il Gavorrano, è tornato a Lucca dopo 8 anni. Per lui, in precedenza, le panchine di Venezia, Ternana, Pisa e Fidelis Andria ed una puntata anche in Repubblica Ceca con il Viktoria Zizkov. Nel curriculum del mister ben 5 promozioni ottenute con Venezia, Lucchese e Andria. Allenatore caratteriale, pratico, pragmatico, fa dell’organizzazione difensiva uno dei suoi punti forti. Anche per lui l’inizio sulla panchina delle pantere non è stato dei migliori: dimissionario dopo pochi giorni per divergenze con Reggiani (direttore generale) e Materazzi (che doveva gestire l’area tecnica). Bini ha deciso di puntare forte sul tecnico pisano dando il ben servito ai dirigenti, richiamando Obbedio come direttore sportivo, scaricato dopo pochi giorni da Camilli a Viterbo
FORMAZIONE. Schierata sicuramente col 3-5-2: Aiolfi; Martinelli, Madrigali, Gabbia; Tavanti, Provenzano, Cardore (Strecchie), Greselin (Mauri), Favale; Sorrentino (Jokanovic), De Feo.
PUNTI DI FORZA. Riccardo Martinelli (91), aretino, difensore centrale cresciuto calcisticamente nel Cesena, leader del reparto, forte ed applicato in marcatura; il suo compagno di reparto ed ex della partita (come Isufaj) Saverio Madrigali (95) che causa scelte tecniche (Vicenza) e infortuni (Cosenza), dopo Arezzo ha giocato col contagocce: bravo nel gioco aereo, discreta tecnica e buona dose di cattiveria; Alessandro Provenzano (91), centrocampista dai piedi buoni, che può agire da regista o da trequartista, capace di inventare apprezzabili trame di gioco; infine Gianmarco De Feo (94), tornato in rossonero dopo la parentesi di Ascoli, attaccante rapido, mancino naturale, tecnico, ama svariare sul fronte offensivo ed è temibile sui calci piazzati.
PREGI E DIFETTI. Squadra decisamente giovane, con alcuni ragazzi al debutto assoluto in categoria come Gabbia (ex Milan) e Strecchie (regista arrivato dal Venezia di cui si parla un gran bene). Rosa ancora incompleta, Obbedio sta lavorando in questi giorni su alcuni svincolati (come l’ex Samb Tomi), ovvero su quei giocatori in grado di portare esperienza e personalità che al momento mancano alla truppa di Favarin. I rossoneri arrivano alla sfida di domenica sera in buone condizione fisiche, eccenzion fatta per De Feo e Jokanovic, tesserati gli ultimi giorni di mercato e per questo più indietro di condizione rispetto ai compagni. Nell’ambiente c’è un po’ di preoccupazione per come la rosa reagirà alla partenza ad handicap dovuta alla penalizzazione. Infatti un piccolo campanello d’allarme è suonato, soprattutto a livello di gioco, con la sconfitta in amichevole col Ponsacco, squadra di serie D, della settimana scorsa. Infine un ruolo decisivo nella partita lo potrebbe giocare il manto erboso del Porta Elisa, che al momento non gode di ottima salute.
ULTIMO PRECEDENTE. Senza considerare la sfida di Coppa Italia, risale allo scorso 2 febbraio quando sotto un acquazzone le squadre pareggiarono per 1-1: vantaggio dei padroni di casa con Capuano e pareggio di Cutolo.
scritto da: Mauro Guerri, 15/09/2018
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