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Folle dopo partita a Lucca con bastoni e catene. Assalto a un'auto con tre tifose aretine

Il lunotto posteriore sfondato, uno specchietto retrovisore distrutto, ammaccature alla carrozzeria e uno spavento grosso così: la gioia per la vittoria al Porta Elisa si è trasformata in paura per tre donne di Arezzo, aggredite da un gruppo di dieci persone a volto scoperto mentre stavano lasciando lo stadio. Refertate al pronto soccorso, hanno già sporto denuncia alla polizia



la Opel delle tre tifose aretine distrutta a colpi di mazze e cateneIl lunotto posteriore sfondato, uno specchietto retrovisore distrutto, ammaccature alla carrozzeria e uno spavento grosso così. La gioia per la vittoria al Porta Elisa si è trasformata in paura per tre tifose amaranto, aggredite mentre stavano lasciando lo stadio con l'auto.

La Opel è stata assaltata da un gruppo di persone a volto scoperto, una decina circa, che ha preso di mira la vettura nonostante a bordo ci fossero tre donne. Barbara, 47 anni, era alla guida: insieme a lei l'amica Vanessa, 27 anni, e la madre, 77 anni. 

''Li ho visti sbucare all'improvviso - ha raccontato. Avevano bastoni, catene e cinture con fibbie di metallo. Prima hanno puntato una Golf che ci precedeva, con altri tifosi aretini, ma non l'hanno raggiunta. Allora si sono fiondati su di noi, hanno colpito la macchina dappertutto, Vanessa ha preso anche una botta alla testa. Ho frenato bruscamente ma non sono riuscita a evitarli. Soltanto dopo alcuni lunghissimi secondi ce l'abbiamo fatta ad allontanarci''.

Nonostante il servizio d'ordine predisposto dalla questura, in quella strada ad appena cento metri dal parcheggio riservato al settore ospiti, non c'era nemmeno un agente. Nessuno, soltanto l'oscurità a favorire l'agguato.

''Quando ci siamo riprese dallo shock, ho chiamato la polizia - ha detto Barbara. E' arrivata la volante e ho sporto denuncia. Poi ci hanno accompagnate al pronto soccorso: siamo state tutte refertate con alcuni giorni di prognosi. Mia mamma ha subìto il colpo di frusta, è una cosa vergognosa''.

Tra le tifoserie dell'Arezzo e della Lucchese c'è sempre stata rivalità, acuita negli ultimi mesi da una bandierina sottratta ai rossoneri dai sostenitori aretini. Un precedente che può aver alimentato il vile episodio di ieri sera. 

Barbara ha aggiunto: ''Prima di ripartire, la polizia mi ha mostrato le foto segnaletiche di alcuni sospetti e un paio di loro mi sembravano proprio quelli che ci hanno aggredito. Dovrò comunque tornare a Lucca nei prossimi giorni per un riconoscimento più approfondito. Sono amareggiata e incredula, ho partecipato a decine di trasferte sia per seguire le partite di calcio che di pallavolo e mai mi era successa una cosa del genere''.

Le tre donne hanno ripreso la strada di casa soltanto intorno alle 5 di mattina e hanno dovuto viaggiare con l'auto gravemente danneggiata. Una serata assurda che poteva finire in modo ancora più drammatico.

 

scritto da: Andrea Avato, 17/09/2018





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