SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Calendari impazziti e tribunali che non decidono. Teniamo l'Arezzo fuori da questo caos
Continua l’estate degli orrori, con la Lega Pro che è diventata ormai il terreno di battaglia tra le fazioni interessate a tutt’altro che al gioco del calcio. Una via di mezzo tra la farsa e la tragedia anche per i costi aggiuntivi che le società devono sostenere e la rabbia che sale tra gli appassionati. Per fortuna la squadra amaranto lancia segnali positivi: i due ''Pela'', Sala e Basit, Cutolo e Belloni. A Pisa sarà una partita aperta a qualsiasi risultato
TweetStiamone fuori. Continua l’estate degli orrori con la Lega Pro che è diventata ormai il terreno di battaglia tra le fazioni interessate a tutt’altro che al gioco del calcio, con tribunali che non decidono, altri che si smentiscono a stretto giro di ore. Roba da far impallidire l’invettiva con la quale Dante apostrofava Firenze: quel “a metà novembre non giugne quel che tu d’ottobre fili” che qua sarebbe già tanta roba. Così abbiamo calendari impazziti, partite sospese, squadre fermate e squadre che giocano ma forse non avrebbero dovuto (Entella), autobus che partono per le trasferte che vengono fermati a metà strada e richiamati indietro. Una via di mezzo tra la farsa e la tragedia anche per i costi aggiuntivi che le società devono sostenere e la rabbia che sale tra gli appassionati.
Stupisce che i 53 club non interessati a questa folle “querelle” continuino a subire passivamente. Sarebbe forse il caso che prendessero una posizione forte e pretendessero per fine settembre una soluzione definitiva ed una ripresa regolare dell’attività. In difetto di questo, rifiutarsi di mandare le squadre in campo. Tutti. Perché adesso il segno è stato abbondantemente superato. Per tutte queste ragioni diventa importante starne fuori il più possibile, aiutare la società e lo staff tecnico a tenere la squadra distante dalle tensioni e dalle assurdità quotidiane. Una bella prova di affetto i tifosi l’hanno già data presidiando numerosi la curva del “Porta Elisa”, ci riproveremo martedi a Pisa nonostante l’ennesima giornata lavorativa e dovremo farlo anche stasera all’Eden Garden.
Nel campionato appena concluso la battaglia totale era soprattutto contro chi ci aveva messo nei guai (eufemismo) e contro certi esempi di sportività a senso unico, ma la guerra non è affatto finita. Questa volta c’è da blindare un gruppo di giovani dalle qualità tecniche più che discrete dal caos organizzativo e regolamentare. I ragazzi amaranto devono trovare in noi quelle certezze che non gli possono venire dal Palazzo, dove si lotta per una poltrona senza accorgersi che la barca affonda. Sta a noi dargli sostegno e affetto e a loro rispondere onorando la nostra maglia e la nostra bandiera come hanno fatto bene nell’esordio stagionale. Quella grinta e quella voglia di lottare sono piaciute parecchio e quando la squadra ha giocato la palla ha dimostrato di saperci fare e di saper costruire bene.
I due “Pela” che comandano la difesa hanno confermato il loro valore. Ora ci sono da limare certe amnesie giovanili che ci espongono a rischi non graditi. E’ piaciuta però la propositività alla quale la squadra non ha mai rinunciato neanche nel primo tempo, quando la Lucchese aveva più fiato e i nostri un po’ intimoriti la lanciavano lunga. Bene i ragazzini Sala e Basit. Benissimo Cutolo e anche Belloni, purtroppo scivolato sulle provocazioni avversarie quando non ce n’era più bisogno. Un bell’avvio di stagione che ci conforta e bene ha fatto la società a cercare di rigiocare il prima possibile, sebbene ci tocchi ancora una volta un viaggio e stavolta contro chi ha provato ad allestire una squadra per vincere. Ci guidi però il motto della cautela senza rinuncia: rispetto per tutti e paura di nessuno. Nemmeno di quel centravanti che martedi ci provocherà un tuffo al cuore quando lo vedremo con una maglia addosso diversa dalla nostra.
A proposito: personalmente, se gli impegni di lavoro mi consentiranno di esserci, lo applaudirò prima della partita. Moscardelli è stato per noi un grande giocatore, ci ha regalato emozioni fantastiche e gol bellissimi e non posso dimenticare che se a gennaio avesse gettato la spugna (come sarebbe stato logico dato il marasma che affliggeva l’ambiente) sarebbe probabilmente venuto giù tutto il castello e non ci sarebbe stata quella rincorsa folle e meravigliosa coronata a Carrara. Poi ognuno ha fatto le sue scelte. Lui e anche il nuovo Arezzo. Prima della partita lo applaudirò per ciò che è stato; quando inizierà a correre la palla sarà un avversario e gli tiferò contro. Avanti Arezzo, contro tutto e tutti, anche contro il passato.
scritto da: Paolo Galletti, 20/09/2018
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