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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Sava, Poggio, Strip e Gamba in posa con Riccardo Schicchi
NEWS

Due vittorie conquistate nel finale, sette punti, morale alto. L'Arezzo è pronto per il derby

Se c’è una cosa positiva di questo campionato iniziato in ritardo, è che la squadra ci è arrivata con una condizione atletica e mentale veramente notevoli. Oltretutto, nelle annate no, in tre partite come quelle contro Lucchese, Pisa e Arzachena, sarebbe finita diversamente... Ecco perché è giusto tenere i piedi per terra ma avvicinarsi alla trasferta di Siena con fiducia e ottimismo



Pelagatti e compagni durante un allenamento al ComunaleSe c’è una cosa buona del campionato iniziato in ritardo è che non c’è mai tempo di annoiarsi. Anzi no, ripartiamo: non è una cosa buona. Se c’è una cosa positiva di questo campionato iniziato in ritardo, è che l’Arezzo ci è arrivato con una condizione atletica e mentale veramente notevoli. Sette punti in tre partite, di cui due esterne su campi tradizionalmente complicati come Pisa e Lucca. Due vittorie maturate nei minuti finali, una dopo aver rimesso in carreggiata una partita che si era messa nel peggior modo possibile. Ora, non per fare quelli fighi né i santoni del calcio, ma che l’Arzachena fosse avversaria da prendere con le molle era stato detto in anticipo su questi schermi. E in effetti mister Dal Canto è stato bravo perché si è capito che aveva un “piano B” nel caso in cui le cose si fossero messe male.

 

E le cose, quando affronti chi deve salvarsi e vai all’intervallo sotto di un gol, si mettono davvero male, perché il rischio di esporsi troppo alle ripartenze degli avversari, e magari incassare il 2-0, è concreto e sempre dietro l’angolo, soprattutto quando giochi contro squadre come quella sarda, con un nucleo di giocatori che si conoscono bene da tempo. Il mister amaranto è stato veramente abile a non affrettare i tempi nella ricerca del pareggio (arrivato in modo piuttosto fortunoso, diciamo così, grazie ancora una volta a Buglio, già match winner al Porta Elisa) e ad acciuffare tre punti alla fine meritati per quanto visto nei novanta minuti più recupero. Lo diciamo tenendo le dita incrociate. Anzi no, lo diciamo con una perifrasi: di solito, nelle annate no, in tre partite del genere avresti raccattato uno o due punti, anziché i sette che hai fatto. Chi ha orecchie per intendere intenda.

 

E adesso sotto con il Siena. Una partita che non è mai come le altre, e che ultimamente ci ha riservato più gioie che dolori. Una squadra che è come un leone ferito, che ha esordito solo alla quarta giornata impattando 0-0 in casa col Pontedera, e che ha una rosa di tutto rispetto, costruita con un occhio alla serie C e uno alla B. E il fatto che in società si continui a lottare (è dei giorni scorsi l’appello nientemeno che al Quirinale, che – permetteteci l’ardire – speriamo abbia risposto che ha cose ben più importanti di cui occuparsi, francamente) per un ripescaggio in serie B che sarebbe sempre più ai confini della realtà, la squadra deve avere la testa e le gambe per scendere in campo contro degli amaranto che hanno dimostrato qualità, concentrazione, cinismo. Una situazione non facile per i senesi, soprattutto considerando che l’Arezzo sarà sospinto all’Artemio Franchi da un cospicuo numero di sostenitori. Le beghe in tribunale è bene che riguardino gli altri, l’Arezzo farà di tutto per dare alla Robur un dispiacere sul rettangolo di gioco.

 

scritto da: Roberto Gennari, 05/10/2018





Siena-Arezzo, Dal Canto prepara il derby

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