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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Andrea, Roberto e Davide in un pub di Dublino
NEWS

E' il solito, insidioso Pontedera. Il dg Giovannini e l'esperto Mannini i punti di forza granata

La società pisana ha costruito anche quest'anno una rosa giovane ma agguerrita per puntare all'ennesima salvezza. In panchina è stato confermato Ivan Maraia, per cinque anni vice di Paolo Indiani, del quale sta portando avanti il lavoro. In campo sono arrivate buone prestazioni e 7 punti, con l'ex nerazzurro (sette stagioni in serie A) che svaria su tutto il fronte offensivo. Domani al Comunale probabile 3-5-1-1



un'immagine della vittoria granata contro l'OlbiaDopo l’ottima prestazione di Siena, per gli amaranto di Dal Canto è di nuovo campionato e ancora una volta c'è un derby toscano. Domani sera, nel posticipo del Comunale (diretta Rai Sport), sarà ospite il Pontedera. I granata con 7 punti occupano la quinta posizione, appaiati alla Juve B.

 

LA COSA DA SAPERE. Il club è guidato ormai da qualche anno dal binomio composto da Paolo Boschi, architetto, e Gianfranco Donnini, industriale nel settore della carpenteria metallica e meccanica. Società solida, il 30% delle quote è detenuta dal Comune, che sotto la gestione Boschi-Donnini ha allargato il settore giovanile, creando una di “cantera granata” con oltre 25 squadre e 4 campi di proprietà. Nonostante questo, nei mesi scorsi, tramite una nota ufficiale, il club si era dichiarato disponibile a nuovi ingressi societari, che ad oggi non si sono ancora concretizzati. Punto di forza della società è l’esperto direttore sportivo Paolo Giovannini, tra i più apprezzati in Lega Pro, che nel febbraio scorso ha rinnovato fino al 2022. Dirigente capace ogni anno di creare squadre giovani che riescono sempre a centrare l’obbiettivo prestabilito dalla società, ovvero la permanenza in categoria.

 

Ivan Maraia, allenatore del PontederaALLENATORE. In panchina siede come la scorsa stagione Ivan Maraia. Prima di diventare “Head Coach” è stato per cinque stagioni allenatore in seconda di Paolo Indiani, suo predecessore sulla panca granata. Giovannini lo scorso anno, con la sua scelta, volle dare continuità al lavoro iniziato con Indiani, di cui Maraia condivide molte idee tattiche e di gioco. Classe ’68, nato in Svizzera, è un ex centrocampista di quel Pontedera che sconfisse prima del mondiale di Usa ’94 l’Italia di Sacchi. Allenatore preparato tecnicamente, bravo nel curare i particolari, molto abile a livello tattico.

 

FORMAZIONE. Dovrebbe essere schierata con il 3-5-1-1: Biggeri; Fontanesi, Vettori, Ropolo; Magrini, Calcagni, Caponi, La Vigna, Giuliani; Mannini; Pinzauti.

 

PUNTI DI FORZA. Da tenere d’occhio il portiere Matteo Biggeri (’96), estremo non particolarmente alto ma molto reattivo (lo dimostra il rigore parato domenica scorsa a Ragatzu), sicuro tra i pali e tempista nelle uscite; il difensore Leonardo Fontanesi (’96) scuola Sassuolo, grossa struttura fisica, forte di testa, puntuale negli interventi, con un buon senso della posizione; Andrea Caponi (’88), mediano vecchio stampo, coriaceo, più di spada che di fioretto, nonostante non sia un play vero e proprio, può agire senza difficoltà anche da regista, leader dei granata assieme a Daniele Mannini, ex Pisa (classe ’83) con più di 450 presenze nei professionisti, tra cui 7 campionati di A con Brescia, Siena e Napoli, carismatico, agonisticamente cattivo, duttile, che Maraia utilizza come trequartista libero di svariare su tutto il fronte offensivo.

 

prima stagione a Pontedera per Daniele ManniniPREGI E DIFETTI. La squadra come ogni anno è partita con un unico obbiettivo, la salvezza, magari passando attraverso il bel gioco. Come da tradizione da quelle parti, la formazione è estremamente giovane, con uno zoccolo duro di giocatori esperti (Vettori, Caponi e Mannini), che hanno il compito di fare da chioccia e far crescere un gruppo dove iniziano a mettersi in luce alcuni giovani discreti (Borri, che sarà assente per squalifica, La Vigna e Giuliani).

La società si aspetta anche il definitivo salto di qualità dall’attaccante Pinzauti (’94), ancora a secco nelle prime giornate, che dopo le 8 reti della stagione scorsa è chiamato a confermarsi se non a migliorarsi, dopo che in estate aveva suscitato l’interesse di alcune squadre di B come il Carpi. Il direttore Giovannini in settimana ha elogiato più volte i suoi ragazzi, complimentandosi innanzitutto per i risultati, frutto di un'ottima tenuta mentale per una squadra con l’età media tra le più basse del girone e per la qualità del gioco fino ad ora dimostrata.

Il Pontedera, che negli ultimi anni si sta dimostrando vera e propria bestia nera degli amaranto (negli ultimi 10 incontri appena 2 vittorie), arriverà al Comunale in discreta forma fisica e reduce dal pareggio di Siena (0-0, dove Calcagni ha sbagliato un rigore) e dalla vittoria sull’Olbia (2-1 grazie a Calcagni e Caponi). Probabilmente lascerà il pallino ai ragazzi di Dal Canto, per giocare di rimessa appoggiando la manovra su Pinzauti.

Nelle trasferte di Piacenza (dove è arrivata la sconfitta, più ampia nel punteggio che nel gioco) e Siena la compagine granata ha dimostrato personalità nell'affrontare squadre sulla carta tecnicamente superiori. La squadra di Maraia ha esibito compattezza e spirito di sacrificio, difendendo con ordine e ripartendo, creando pericolosità alle retroguardie dei padroni di casa. Sarà gara da prendere con le molle, come tutte del resto in questo girone.

 

ULTIMO PRECEDENTE. L’ultimo precedente risale a poco più di 12 mesi fa (il 4 ottobre). L’Arezzo di Pavanel si impose per 2-1 grazie alle reti di Moscardelli e Varga e rete ospite, nel finale, di Pesenti.

 

scritto da: Mauro Guerri, 14/10/2018





Pontedera-Olbia 2-1, la sintesi della partita

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