SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
E' un calcio che fa ridere. Per fortuna c'è l'Arezzo, con un sogno pazzo da portare avanti
Sono sfascisti su Marte questi dirigenti e giudici sportivi che sono arrivati quasi a novembre senza decidere cosa fare della serie B e della serie C, falsando due campionati. E mentre La Cava veniva trattato come una slot machine dalla Lega per accettarne l'iscrizione, si chiudevano gli occhi su altre situazioni: difatti Cuneo e Pro Piacenza sono già sull'orlo della messa in mora. Meno male che gli amaranto piacciono, vincono e si meritano tutta la fiducia del mondo
TweetSfascisti su Marte. Come altro vuoi chiamarli questi dirigenti e/o commissari del mondo del calcio che si ritrovano adesso, quasi alle idi di Novembre, con due campionati da riformulare dopo la sentenza del Tar di mercoledi? Sfascisti quando prendevano provvedimenti a caso (sinonimo senza la doppia zeta del sostantivo che qui sarebbe dovuto) per mere ragioni elettoralistiche, fuori dal mondo (appunto su Marte) poi, quando assolutamente indifferenti allo scorrere del calendario gregoriano, si palleggiavano in maniera indegna la decisione sul da farsi.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Comunque vada a finire serie B e serie C 2018-2019 saranno campionati falsati. Ci saranno società che hanno subito danni incredibili sul piano economico e su quello sportivo e un movimento che in generale va perdendo credibilità giorno dopo giorno. Tanto più che le ripicche sembrano continuare e che oltre alla grottesca vicenda dei ripescaggi cominciano a fioccare le notizie di società che non hanno pagato gli stipendi di luglio e agosto (Cuneo e Pro Piacenza) che sarebbe come dire: non si comincia nemmeno…
Meno male che dopo le vicende che ben conosciamo e che hanno interessato anche altri club di prestigio come Vicenza, Modena, Cesena e Reggiana si era proclamata la massima attenzione e la massima rigidità nei controlli e nelle verifiche di solvibilità. Al buon Giorgio La Cava hanno continuato a chiedere quattrini come ad una slot machine da aprile a luglio perché c’era da verificare la reale consistenza e correttezza della nuova proprietà. E in Piemonte allora? E la Seleco piombata all’ultimo secondo sul secondo club di Piacenza chissà perché (interrogativo che sorge spontaneo considerato il bacino d’utenza della squadra rossonera)? Lì non c’era niente da verificare? Davvero a voler fare un ragionamento razionale ci sarebbe da chiudere baracca e burattini e lasciare Gravina & C. a giocare con i loro coccini.
Però il calcio (per fortuna) non è solo raziocinio e ce ne accorgiamo ogni volta che le maglie amaranto scendono sul terreno di gioco. E’ per quel sentimento che così forte ci prende e ci coinvolge che continuiamo a frequentare stadi malmessi, a subire controlli assurdi all’ingresso delle curve, a prendere il caldo e la pioggia, come domenica pomeriggio quando il meteo ha deciso di fare un quarantotto e dal tiepido sole è passato al vento gelido con acquazzone incluso.
Però chi ci crede davvero non s’è mosso di lì e anzi ha aumentato il volume dei canti. Anche per questo i nostri hanno sprintato, trovando il bandolo di una matassa complicata dalla fatica e da un avversario per niente arrendevole, anche per questo Brunori e compagni lottano su ogni pallone come fosse l’ultimo, anche per questo alla fine sale alto il coro “noi saremo sempre insieme a voi”.
Ci saremo, Arezzo calcio, nonostante i Gravina e i Matteoni, i Ferretti e i Tavecchio, i Fabbricini e i Gatto. Ci saremo perché lo merita ognuno di voi per la voglia che ci mette, ci saremo perché lo merita Dal Canto che sta lavorando con passione e logica, ci saremo perché lo meritano Pieroni, Testini, Anselmi e la slot La Cava che porta anche bene, giacché da quando è al timone della società le sconfitte si contano davvero sulle dita di una mano. Quest’uomo, il suo staff e tutti noi meriteremmo di vivere un sogno pazzo. Per ora piedi per terra e continuando a lottare per non svegliarci.
scritto da: Paolo Galletti, 26/10/2018
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