SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Un ruolo nuovo, 4 gol in campionato e il sogno azzurro. Buglio, che impatto con i prof
Il ventenne centrocampista si è raccontato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport. Figlio d'arte (suo padre Francesco ha lavorato con Lippi e adesso allena il Casale in serie D), è maniacale a tavola, ambisce a raggiungere la Nazionale e per adesso sta facendo benissimo ad Arezzo: ''Dal Canto l'ho conosciuto nelle giovanili dell'Empoli, mi faceva giocare da regista. Adesso da mezz'ala posso sfruttare le mie doti ed è tutto merito suo''
TweetDavide Buglio è tra i protagonisti di questo scorcio iniziale di stagione. Vent'anni, viareggino di nascita, con una parentesi breve nel settore giovanile dell'Inter e poi molto più ampia nel vivaio dell'Empoli, ha già segnato 4 gol nel suo primo campionato da professionista, conquistandosi la maglia da titolare a suon di prestazioni.
Stamani ha rilasciato un'intervista al collega Marco Piga della Gazzetta dello Sport, di cui riportiamo alcuni stralci.
''A Empoli ho conosciuto mister Dal Canto, mi faceva giocare davanti alla difesa come il mio idolo Andrea Pirlo. Proprio lui mi ha cambiato ruolo, ha capito che da mezz'ala potevo sfruttare le mie doti e i 4 gol confermano le mie vere caratteristiche. Cerco sempre di inserirmi e per il momento sta andando bene: gram parte del merito è suo''.
Francesco Buglio, padre di Davide, è un allenatore di lungo corso. Ha lavorato con Marcello Lippi e adesso è sulla panchina del Casale in serie D.
''Ho un rapporto bellissimo con lui al di là del calcio, ci confrontiamo spesso e quando può viene a vedermi. Mi dice sempre di pensare a divertirmi e di fare quello che so fare''.
Per Davide, classe '98, questo è un anno molto particolare anche fuori dal campo.
''Sono venuto ad Arezzo per una scelta di vita, convivo con la mia fidanzata Agnese. Non lascio niente al caso neanche quando sono a tavola, calcolo le proteine e i carboidrati che mangio e la sera non vado mai a letto dopo le 23. Mi concedo soltanto la carbonara, ne vado pazzo, ma solo per festeggiare cose importanti e ovviamente cucinata da me''.
Il sogno, come ogni calciatore che si rispetti, ha tonalità azzurre: ''Indossare la maglia della Nazionale''.
scritto da: La Redazione, 14/11/2018
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