SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Piacenza, quanta qualità. Franzini al primo posto con una rosa rinforzata anno dopo anno
I biancorossi sono tornati in terza serie nel 2016 e ogni estate la società ha puntellato l'organico con un obiettivo preciso: festeggiare il centenario del 2019 in serie B. Il tecnico, alla quarta stagione in panchina, domani schiererà i suoi con il collaudato 4-3-3. Il vero punto di forza è a centrocampo, dove c'è anche l'ex Corradi. Nonostante due gare da recuperare, i piacentini comandano la classifica
TweetSmaltita la delusione di lunedì sera, gli amaranto di Dal Canto faranno visita al Garilli al Piacenza. Gli emiliani con 22 punti in classifica, uno in più dell’Arezzo, ma due partite in meno, attualmente guidano la classifica del girone A.
LA COSA DA SAPERE. I piacentini sono tornati in terza serie nel 2016 dopo il fallimento consumatosi nell’estate del 2012. Uno dei principali artefici della rinascita è stato il presidente Marco Gatti, che assieme al fratello Stefano e al Comitato Salva Piace (presieduto dall’ex sindaco Reggi, che all’asta aveva rilevato il marchio, il sito e il materiale tecnico e sportivo), ha evitato che il Piacenza scomparisse. La famiglia Gatti è proprietaria della Steel acciai e della TTP, aziende specializzate nella produzione degli acciai speciali per l’industria meccanica e petrolifera. Nel 2015 il Piacenza era stato vicino ad una fusione con la Pro Piacenza, saltata in dirittura d’arrivo a causa di alcune divergenze tra dirigenti. La società il prossimo anno festeggerà il proprio centenario dalla fondazione avvenuta nel 1919. Previste numerose iniziative tra cui la votazione della squadra del secolo e una maglia celebrativa speciale, che sarà indossata la prima volta proprio contro l’Arezzo.
ALLENATORE. In panchina da quattro stagioni a questa parte siede Arnaldo Franzini. Classe ’68, piacentino di Vernasca, nella sua carriera ha già quattro promozioni all’attivo: due in Lega Pro, una in serie D e una in Eccellenza. Prima dell’esperienza in biancorosso aveva condotto i cugini della Pro Piacenza ad una storica promozione in terza serie e ad una miracolosa salvezza ottenuta partendo dal -8 in classifica. Allenatore “part-time”, ha deciso di non lasciare il lavoro di agente assicurativo che aveva fin dall'inizio della sua carriera in panchina. Franzini è considerato tra i migliori in terza serie e per molti addetti ai lavori è pronto al salto di categoria. Allenatore preparato tatticamente, carismatico, è considerato da critica e tifosi, il vero valore aggiunto della squadra.
FORMAZIONE. Dovrebbe essere schierata col 4-3-3: Fumagalli; Troiani (Mulas), Pergreffi, Bertoncini (Silva), Barlocco; Corradi (Fedato), Della Latta, Nicco; Sestu, Pesenti (Romero), Di Molfetta.
PUNTI DI FORZA. Senza considerare l’ex di turno Mattia Corradi (’91), tra i giocatori da tenere d’occhio c'è l’esperto portiere Ermanno Fumagalli (classe ’82), bravo a guidare il reparto, reattivo, ottimo para rigori; la mezz’ala Gianluca Nicco (’88), esperto, dinamico, dotato tecnicamente, pericoloso al tiro e discreto assist-man, già in rete in due occasioni in questa stagione; Simone Della Latta (’93), centrocampista di buona struttura fisica, abile nella gestione della palla e dotato di un bel piede, preciso in fase di chiusura e impostazione, jolly prezioso nello scacchiere piacentino, infatti può giocare tranquillamente anche come centrale di difesa o trequartista; infine Massimiliano Pesenti (’87), amico fraterno del Gallo Belotti, che alla soglia dei trent’anni ha finalmente trovato la giusta maturità, forte fisicamente, molto bravo a far salire la squadra e nel gioco spalle alla porta.
PREGI E DIFETTI. La squadra si trova attualmente in testa al campionato non per caso. La società del presidente Gatti, dal suo ritorno in terza serie, ha cercato ogni anno di migliorare la rosa inserendo giocatori qualitativi e utili al progetto di crescita. Per questo in estate sono arrivati Nicco, Porcari, Marotta, Fedato, Sestu e il giovanissimo Sylla che si era messo in luce in D con la maglia della Vigor Carpeneto.
I piacentini sono reduci però dal passo falso di Pistoia (sconfitta per 2-0, dove Romero ha sbagliato anche un rigore), che ha interrotto una serie di ben quattro vittorie consecutive, dove la squadra emiliana aveva espresso un ottimo calcio, soprattutto in fase offensiva.
I biancorossi sono compagine esperta, con giocatori importanti per la categoria, a cui piace fare la partita, discreta in fase di costruzione, pericolosa in avanti, ma che lascia giocare e che potrebbe concedere spazi interessanti alla manovra amaranto.
La difesa è reparto navigato, che per il momento sta rendendo meno del dovuto, a dimostrarlo le 12 reti al passivo, anche a causa degli infortuni subiti da Silva e Bertoncini. Terza linea forte fisicamente con quattro centrali di livello per la categoria, pericolosi anche in chiave offensiva quando salgano sulle palle inattive. Sulle fasce la spinta arriva soprattutto a sinistra dove Barlocco si fa apprezzare quando riesce ad appoggiare la manovra. Reparto che causa la propria fisicità soffre gli attaccanti veloci e le squadre che riescono ad aprire bene il campo.
In mediana la qualità la fa da padrone. È la zona di campo dove Franzini ha maggiori scelte e sicuramente gli uomini migliori. Fedato, Corradi, Nicco, Della Latta, Marotta sono bravi tecnicamente, temibili sotto porta, abili nel giro palla, ma in fase di non possesso potrebbero andare in difficoltà perché a parte Porcari (che attualmente è infortunato) non dispone di giocatori di rottura. A livello qualitativo è uno dei migliori reparti del girone, ma anche dell’intera Lega Pro.
In avanti si contendono il ruolo di prima punta Romero (5 reti) e Pesenti (4) entrambi forti fisicamente, bravi nel gioco aereo che sfruttano il lavoro e il movimento degli esterni Sestu e Di Molfetta, giocatori con una tecnica superiore alla media. Mancherà un giocatore importante come Corazza, che sta recuperando da un fastidioso infortunio che lo tiene fuori da inizio stagione. Sarà un partita da affrontare col giusto piglio, senza timori, di fronte ad una squadra che tra le mura amiche fino ad ora ha inanellato quattro vittorie, ma anche una pesante sconfitta (0-3) per mano del Novara.
ULTIMO PRECEDENTE. Risale al 17 settembre 2017, quando i padroni di casa si imposero per 2-1. Vantaggio emiliano grazie a Scaccabarozzi, pareggio di D’Ursi e rete decisiva di Romero nel finale di partita. La sconfitta costò la panchina a Claudio Bellucci, sostituito poi da Massimo Pavanel.
scritto da: Mauro Guerri, 24/11/2018
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