SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Cutolo, vitalità anti turn over. Sorpresa Salifu: corre, contrasta, gioca. Burzigotti promosso
Il capitano mette la firma sul primo rigore stagionale e sul suo primo gol da titolare, decidendo il derby. Bene il ghanese, all'esordio dal primo minuto: il 3-5-2 che Dal Canto gli cuce intorno funziona anche grazie a lui. Prestazione solida per Pelagatti e Pinto in difesa, bella risposta di Serrotti dopo gli affanni di Vercelli
TweetLe pagelle di Arezzo-Pisa.
CUTOLO 7.5 L'ultimo rigore l'aveva calciato sempre lui, solo che eravamo nello scorso campionato: 29 marzo, gol alla Pro Piacenza. Questo è il primo della stagione, è il primo gol che segna da titolare, è il primo penalty che calcia e trasforma davanti alla sud. Dal Canto non voleva fargli giocare due partite in tre giorni, poi ha cambiato idea e ha fatto bene. Spauracchio nel primo tempo, vivo anche nel secondo (st 34' Persano ng).
PELAGATTI 7 Un braccetto che Capuano, cultore del 3-5-2, avrebbe ammirato con gli occhi di fuori. Resetta la fase d'avvio manovra e si adegua in fretta al nuovo ordine tattico, salvaguardando le sue caratteristiche principali: marcatura ferrea, chiusure a tempo. A un certo punto si consente anche il lusso di dribblare Moscardelli e uscire dall'out palla al piede.
PINTO 7 Ottimo e abbondante. Ormai non ha più bisogno di esami da superare e la naturalezza con cui si adatta al nuovo modulo ne certifica la maturità tattica. Dieci minuti per prendere confidenza con movimenti e scalate, poi va tuto liscio come l'olio.
SALIFU 7 La vera sorpresa della serata. Non giocava una partita intera dal 2 dicembre 2017, ma Dal Canto lo rischia da play, gli cuce intorno un 3-5-2 elastico e mobile, e lui recita la parte del protagonista. La mobilità non è il suo pezzo forte, però i palloni gli cascano tutti nei pressi e non per caso. Fisico, palleggio essenziale, ancate e spallate, aperture con i tempi giusti: tutto sembrava fuorché uno che ha dovuto battagliare con un ginocchio malconcio e una forma fastidiosa di diabete. Come un nuovo acquisto.
PELAGOTTI 6.5 Brividi nel primo tempo per una smanacciata maldestra che rischia di mandare l'Arezzo in svantaggio. Il suo quasi omonimo Pelagatti gli toglie le castagne del fuoco. Occhi aperti nella ripresa: esce a tempo sul Mosca, smorza il tiro di Lisi, neutralizza Pesenti in tuffo a sinistra. Bagnato e prezioso.
BURZIGOTTI 6.5 Qualcosina concede, in un paio di circostanze sceglie la soluzione sbagliata nel giocare palla e nell'andare a contrasto, prendendosi rischi grossi. Ma ci sta: è la seconda presenza dell'anno, non giocava da metà dicembre. Stavolta però regge fino al novantesimo e ci mette molto del suo nella prestazione globale: di testa ne prende tante, è spavaldo nel muovere palla da dietro. Affidabile, assolutamente.
SALA 6.5 Non male. Va, lascia Serrotti e Pinto a coprirgli le spalle, talora eccede nel portare palla, pasticcia qualche giocata, però recupera con il suo passo lungo e veloce. Segna ma il gol gli viene annullato per offside. Motore acceso per tutti e 94 i minuti di gioco.
FOGLIA 6.5 Tignoso, energico, aggressivo, volitivo. C'è tanto orgoglio nella prestazione di stasera e anche una brillantezza fisica che sembrava essersi appannata. Si butta con meno frequenza del solito negli spazi davanti e preferisce tenere d'occhio quelli dietro. E va bene così.
SERROTTI 6.5 Serviva una risposta pronta dopo gli affanni di Vercelli ed è arrivata. Lui, trequartista per necessità, si è ritrovato nelle acque molto più familiari della mediana. Ed è stato molto dentro al gioco, andando a recuperare palla e a giocarla per quelli in attacco. Un paio di rifiniture gli sono rimaste in canna, ma la prestazione è buona.
BRUNORI 6.5 La difesa gialla lo soffre e si vede, perché lui sa muoversi a pendolo, viene incontro e attacca la profondità, salta di testa e dribbla. Lavora molto e bene, anche se quella capocciata su cross di Cutolo, nel primo tempo, doveva e poteva angolarla meglio. Non sfrutta almeno due break su cui, di solito, va a nozze. Però c'è (st 47' Zini ng).
LUCIANI 6 Gioca da quinto a destra e per uno con la sua gamba è un habitat naturale. Si dà da fare, anche se è in una di quelle serate in cui corre tanto e non produce in proporzione. Lisi è un terzino che spinge e da quella parte incrocia pure Di Quinzio: qualche ansia gliela creano ma, nonostante un pallone perso che diventa un'occasione gol per Moscardelli, resta sul pezzo fino alla fine.
scritto da: Andrea Avato, 23/01/2019
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