SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Stavolta niente danza sotto la pioggia. Il Mosca comprimario nello stadio dove era supereroe
L'anno scorso, proprio a Pisa, ballò sulle pozzanghere e segnò due gol uno più spettacolare dell'altro. Ieri l'acquazzone ne ha spento ogni velleità e il derby, che ad aprile aveva deciso lui, l'ha spaccato Cutolo, il suo erede per leadership e fascia da capitano. Moscardelli, dopo una lunga attesa all'antidoping, ha lasciato per ultimo il Comunale, che era quasi un elisir di giovinezza. Invece adesso il 3 febbraio, giorno in cui compirà 39 anni, si staglia minaccioso all'orizzonte
TweetL'anno scorso, proprio a Pisa, il Mosca ballava sulle pozzanghere. Leggero come un fringuello e con la scintilla del talento perennemente accesa: segnò due gol uno più spettacolare dell'altro, il primo addirittura da quaranta metri, con l'estro tipico delle sue giocate.
Anche quella sera diluviava e il campo era ancora più pesante: quella del capitano fu una danza sotto la pioggia, strabiliante e contro le leggi del tempo, dell'anagrafe, il trionfo della tecnica sulla carta d'identità.
Ieri invece l'acquazzone ha infradiciato le velleità del bomber, che forse chissà, non aveva neanche tutto quest'ardore di segnare un gol all'Arezzo. Ha giocato, si è impegnato, ha corso, ma è sembrato un attaccante normale, senza quel fuoco dentro che aveva fatto innamorare i tifosi nei due anni in amaranto.
Un po' c'è la suggestione che influenza i giudizi, un po' sarà dipeso da questioni tecniche e tattiche, fatto sta che il Mosca (come all'andata) è stato un comprimario, lui che invece ci aveva abituato a muoversi da protagonista indiscusso.
La prima volta da avversario al Comunale è scivolata via veloce come quella palla che Pelagotti gli ha strappato dai piedi all'ultimo momento, prima che lui potesse fare male. Pacche sulle spalle ai compagni della battaglia totale, lo scambio di gagliardetti con Cutolo (vecchio partner di una coppia attempata e di altissima qualità), qualche incrocio in campo con Luciani e Foglia, un tiraccio altissimo finito in mezzo alla curva sud.
Il Pisa ha perso, l'Arezzo ha vinto: 1-0 come a fine aprile, quando fu il Mosca a deciderla mentre stavolta è toccato a Cutolo, proprio lui, il giocatore che ne ha ereditato leadership e fascia da capitano.
Ma la vera battaglia per Moscardelli è cominciata dopo, davanti alla provetta dell'antidoping: lunghi minuti d'attesa prima d'espletare le fisiologiche necessità. Quando il Mosca ha lasciato il Comunale, non c'era più nessuno.
Magari avrà ripensato a questo stadio che adesso non lo applaude né lo fischia, che era quasi un elisir e lo faceva sentire una via di mezzo tra Superman e Peter Pan, mentre adesso il 3 febbraio, giorno in cui compirà 39 anni, si staglia minaccioso all'orizzonte.
scritto da: Andrea Avato, 24/01/2019
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