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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Caterina, Sara, Marta e Sarah
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Tutto ok al Comunale: Dal Canto dispone, la squadra esegue, la gente si gode la festa

L'Arezzo ha dimostrato ancora una volta di avere risorse inesauribili e, dopo la sconfitta di Vercelli, ha vinto contro il Pisa. Un risultato figlio delle scelte e delle mosse tattiche dell'allenatore, che però ha lasciato la ribalta ai giocatori, rappresentati da Cutolo che a 35 anni fa ancora la differenza (non solo dal dischetto). Il primo rigore dell'anno, Pelagatti versione Cannavaro, un sorprendente Salifu: dentro la notte del derby ci stanno tante cose, compresa la fiducia totale che compatta l'ambiente



l'Arezzo di Cutolo continua a stupire in positivo1. Non dovrebbe essere più una sorpresa, ma è giusto sottolinearlo: questa squadra non finisce mai. Sa sempre rialzare la testa e trovare risorse che sembravano impossibili da raschiare in fondo al barile. Come faccia non si sa, però ci riesce con una continuità tale che ormai è un dato acclarato. 37 punti in 22 giornate sono tanti, conquistati con l'organizzazione e senza il sospiratissimo attaccante di cui tanto si parla adesso.

2. L'Arezzo è l'unica squadra del girone che non ha mai perso in casa. 6 vittorie e 6 pareggi, 18 gol segnati e 9 al passivo. Dal Canto a inizio stagione disse che per coltivare ambizioni bisognava sfruttare il fattore campo e per adesso l'obiettivo è centrato alla grande.

3. Questo derby così tirato e combattuto l'ha vinto soprattutto l'allenatore: lucido, scaltro, ha cambiato modulo per la prima volta in stagione, ha rischiato giocatori che potevano fare flop e invece hanno fatto un partitone, ha messo dentro una formazione che sapeva cosa voleva. E ha vinto la partita. Adesso sappiamo che a petto nudo si può fermare un tir.

4. Però, siccome Dal Canto sostiene convintamente (e al di là delle analisi giornalistiche ha pure un fondo di ragione) che le partite non le vincono gli allenatori bensì i calciatori, la copertina del pezzo è toccata a Cutolo e alla sud. Splendida immagine di una serata che resterà in memoria.

5. Il capitano ha giocato un partitone che non doveva giocare, perché Dal Canto tre partite in sette giorni non gliele infligge mai causa età avanzata. Il fatto è che la squadra aveva i cerotti, gli avversari stavano bene e c'era un modulo da metabolizzare. La presenza di Cutolo ha funzionato da panacea e dopo quelli con Livorno e Siena, il capitano ha deciso pure quello con il Pisa. Se non è record, poco ci manca.

 

 

6. Dieci mesi dopo, l'Arezzo ha riavuto un rigore a favore. C'era, non c'era, era dubbio, non importa. Amabile, che ha arbitrato bene, ha infranto un tabù e dissolto (speriamo definitivamente) il dubbio che qualche capoccione ce l'abbia con noi. Proteste e lamentele toccano a tutti indistintamente: domenica si era lagnato forte il Pisa (contro il Siena), ieri è toccato alla Viterbese (contro la Reggina). Guardate che razza di gol hanno assegnato ai calabresi e poi ne riparliamo.

7. Il 3-5-2 non è un modulo brutto a prescindere e non serve solo a giocare in braccio al portiere, sperando in Dio e in un contropiede estemporaneo. L'Arezzo lo ha dimostrato ieri, sfruttando due laterali che sanno spingere, due mezzeali che palleggiano e una coppia di attaccanti in grado di venire incontro e attaccare gli spazi. Poi se Pesenti segna invece di timbrare la traversa, oggi parliamo diversamente. Ma questo è il calcio.

8. Avevamo incensato Burzigotti contro l'Entella (giustamente), siamo in una situazione analoga con Salifu. Buttato dentro per necessità più che per scelta, ha giocato come se fosse stato pronto da sempre. Invece è rientrato quindici giorni fa perché gli avevano tolto pure l'idoneità agonistica. Applausi per lui, il cambio modulo ha funzionato anche grazie alla sua interpretazione virile del ruolo di play. Adesso speriamo stia bene fino alla fine.

9. Pinto non sta sbagliando una partita. Pelagatti somiglia sempre più a un piccolo Cannavaro. Burzigotti ha due presenze da incorniciare. Pelagotti ha un equilibrio tutto suo tra rischi inattesi e interventi sbalorditivi. Foglia ha una continuità che significa maturità. Questo gruppo ha trovato un'alchimia che lo sorregge quasi più delle doti tecniche.

10. A proposito di questo e del punto 1, la prestazione oltre che il risultato di ieri danno un'altra luce anche alla prestazione e al risultato di Vercelli. Lì, in effetti, il campo sintetico può veramente aver avuto un peso determinante nella prova della squadra, che contro il Pisa ha corso a spron battuto nonostante gli avversari venissero da un giorno di riposo in più. Stessa situazione, al contrario, che si verificherà con l'Arzachena. Quindi attenzione, coraggio. E tanta fiducia, condata sui fatti.

 

scritto da: Andrea Avato, 24/01/2019





Arezzo-Pisa 1-0, la sintesi della partita

Arezzo-Pisa 1-0
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