SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Nuovo modulo, vecchio cuore (amaranto). Dal Canto ha firmato un piccolo capolavoro
Si sapeva che il 2019 sarebbe cominciato in salita, con due scontri diretti a distanza ravvicinata. E la partita di Vercelli aveva dato la sensazione che la squadra fosse ancora in apnea. Invece il derby dell'altra sera ha sparigliato le carte e sotto il risultato c'è il timbro dell'allenatore, capace di variare assetto e di scegliere gli interpreti giusti. Adesso, in vista dell'Arzachena, Basit, Belloni e Remedi sono tre frecce in più per un Arezzo che può veramente giocarsela fino alla fine
TweetIl 2019 iniziava con una salita bella ripida. Si sapeva perché Pro Vercelli e Pisa in rapida sequenza rappresentavano due ostacoli grossi così sulla via del proseguimento del buon cammino fatto fino al 30 dicembre. A complicare ulteriormente le cose c’era il fatto che le due partite si giocavano a distanza ravvicinatissima per l’ennesimo turno infrasettimanale di questa stagione massacrata dalle follie di fine estate, follie che proseguono con code velenosissime ed ancora da risolvere con le vicende di Piacenza (Pro), Matera, Lucca e forse anche Cuneo. Come se non bastasse, l’Arezzo è arrivato alla ripresa del campionato senza aver recuperato Basit, con Belloni fermato stavolta dai rigori della stagione invernale e qualche altro elemento non proprio al top.
Il pomeriggio del “Piola” aveva fatto venire brutti pensieri. Squadra disordinata, messa sotto sul piano atletico e agonistico come non era mai accaduto in stagione, incapace di fare una ripartenza ragionata che fosse una con l’eccezione della bella azione che aveva portato al quasi-gol di Cutolo. Sembrava la prosecuzione della quasi apnea fisica con la quale avevamo chiuso prima della sosta. E invece dopo la bella e franca vittoria col Pisa si può forse dire che è stato il combinato disposto di un po’ di ruggine da scrollarsi di dosso e della “tarantolaggine” dei bianchi di Grieco a determinare la prestazione in tono minore. Sul campo pesante e sotto la pioggia fitta e gelida del mercoledi si è invece rivista la tigna e la voglia della nostra squadra che ha ridotto alla ragione le velleità di un Pisa arrivato con l’intenzione di cercare l’aggancio sulle ali dell’entusiasmo per l’ulteriore rafforzamento posto in essere da Gemmi. E’ stata una vittoria importantissima sotto la quale sta a chiare lettere la firma di mister Dal Canto.
Alle prese con un’emergenza assoluta ha ridisegnato la squadra secondo un modulo inedito, rafforzando il centrocampo e puntellando in centimetri e stazza la difesa. Il 3-5-2 si è dimostrato schema tutt’altro che difensivo (chiaramente contano interpreti e filosofia di gioco). Dal Canto ha poi confermato Cutolo dal primo minuto nonostante i legittimi dubbi della vigilia sulla condizione fisica del trentacinquenne capitano (tra i pochi a non naufragare del tutto in Piemonte), ottenendo per altro da questo esemplare professionista una risposta eccezionale sul piano dell’impegno e del profitto. Chi è andato in campo ha fatto quadrato e ha messo sulla bilancia una voglia eccezionale che è anche la conferma della compattezza del gruppo. In attesa di eventuali novità nell’ultima settimana (come anticipato fin da subito da Pieroni) intanto parrebbe avessimo fatto due ottimi acquisti con Salifu e Burzigotti (una conferma dopo l’esordio con l’Entella), entrambi quasi mai utilizzabili fino a dicembre. A breve dovrebbe rientrare anche Benucci; come dire che in mezzo al campo, superata l’emergenza contingente, dovremmo permetterci di poter schierare un reparto con pochi rivali in categoria e con alternative adeguate.
Manca ancora qualcosa e lo sappiamo tutti. Lo sanno anche Pieroni e Testini e chissà perché resto dell’idea che prima del 31 qualcosa succederà. Intanto andiamo a giocarcela per bene sull’ostico campo di Arzachena, in una partita dove troveremo avversari alla disperata caccia di punti. Sarebbe buona cosa smentire che l’Arezzo si trova in difficoltà con le piccole e si esalta con le grandi. E’ un campionato strano, le partite da recuperare sono ancora molte e molta è la fatica che accumuleranno le big che devono rimettersi in pari; per questo e per la qualità dei nostri ragazzi e del nostro staff abbiamo la possibilità di giocarcela fino alla fine questa stagione. Crediamoci tutti insieme.
scritto da: Paolo Galletti, 25/01/2019
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