SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Arezzo, la stagione entra nel momento decisivo. E Dal Canto chiama tutti alle armi
''Basta cercare il pelo nell'uovo, va ricreato il clima della battaglia totale senza aspettare che ci arrivi l'acqua al culo'': l'allenatore in conferenza stampa punta il dito contro l'eccesso di presunzione dell'ambiente e invita tutti all'unità d'intenti. ''Ricordiamoci che l'Arezzo può vincere il campionato, ma non è la squadra più forte del campionato''. Basit e Belloni disponibili, confermato il 4-3-1-2 contro il Novara, in difesa gioca Burzigotti
TweetE' una chiamata alle armi quella di Alessandro Dal Canto, un invito alla compattezza, all'unità d'intenti, alla coesione. Ma c'è pure una punta polemica nelle sue parole, un dito puntato contro l'eccesso di presunzione avvertito nell'ultimo periodo. L'allenatore rimbrotta l'ambiente in generale, anche se la conferenza di oggi sembrava più indirizzata a correggere alcune analisi giornalistiche che gli umori del tifo. E a rimettere la realtà al centro dei discorsi.
''L'Arezzo può anche vincere il campionato ma non è la squadra più forte del campionato'' puntualizza l'allenatore, rendendo merito ai giocatori di aver profuso fin qui il 110% dell'impegno.
''Vinciamo con l'Olbia e non va bene perché loro meritavano di più. Perdiamo a Cuneo e non va bene perché dovevamo fare di più. Mi domando perché si cerca il pelo nell'uovo e non si spinge per ricreare il clima della battaglia totale di un anno fa: dobbiamo andare tutti dalla stessa parte e dobbiamo farlo adesso, senza aspettare che, come si dice dalle mie parti, ci arrivi l'acqua al culo''.
La premessa è lunga e spontanea, tant'è che Dal Canto esordisce al microfono senza aspettare le domande dei giornalisti. Va anche detto che se allo stadio si sono alzate le pretese, è perché la squadra sta andando oltre le aspettative e, forse, anche oltre le proprie potenzialità. Ma è vero pure che il tifoso ragiona di pancia, sulle ali dell'entusiasmo, e non si può pretendere una disamina rigorosa e razionale di ciò che accade in campo.
Se invece la cronaca delle cose di campo che hanno fatto i media, secondo il mister è stata poco indulgente nei confronti di un gruppo che è già certo sia della salvezza che dei play-off, allora il discorso è diverso. Ognuno risponde per la testata sua, ovviamente. Per quanto ci riguarda, sottolineare che le ultime due sono state prestazioni così così, non significa certo sminuire i meriti di un Arezzo sopra le righe.
Il resto della conferenza è rientrata nei binari della normalità, con un Dal Canto sempre lucido nello sviscerare positività e negatività del momento. Si è capito che contro il Novara il modulo sarà ancora il 4-3-1-2 (''cambiare sarebbe come lanciare il messaggio che giochiamo per non prenderle''), che Burzigotti è il favorito per sostituire Pelagatti, che in attacco non giocherano i due brevilinei ma Persano e Zini si contendono il posto vicino a Cutolo. Basit e Belloni, finalmente, sono disponibili.
L'avversario è forte, caricato anche dall'arrivo di Sannino in panchina, ed è il primo di una striscia impegnativa: Novara, Carrarese, Piacenza, Pro Patria, Alessandria diranno molto sul futuro dell'Arezzo e del torneo.
''Siamo sei squadre in appena tre punti - ha detto l'allenatore. Possiamo arrivare primi come settimi, dipende da quanto saremo bravi. Per questo vi dico che tutti insieme possiamo alimentare questo sogno''.
scritto da: Andrea Avato, 07/03/2019
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