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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
pittoresco tifoso amaranto
NEWS

Vittoria no, prestazione sì. L'Arezzo ritrova scampoli del suo calcio. Il terzo posto è tanta roba

Alla vigilia c'era più di un timore nell'affrontare un Novara reduce dal cambio in panchina e che in attacco ha schierato Cacia, Eusepi e Gonzalez (356 gol in tre fra serie A, B e C). Invece la squadra, come sempre quest'anno, ha attinto dalla riserva di energie e giocato una partita gagliarda, in cui ha sofferto quasi esclusivamente su palla inattiva. Gli amaranto restano saldamente in zona play-off grazie a uno spirito di gruppo encomiabile, come testimoniato dall'abbraccio dei calciatori a Dal Canto dopo il rigore di Cutolo



In molti, anche con un po' di ragione, avrebbero firmato il pareggio con il Novara prima di scendere in campo. Il momento era così così, l'avversario di rango e reduce dal cambio di allenatore. Invece l'Arezzo di quest'anno continua a confermare che, nelle difficoltà, sa sempre attingere dalla riserva di energie fisiche e mentali.

Non ha mai vinto tre partite di fila, ma non ne ha mai perse due di fila. E' terzo a 50 punti e con l'organizzazione, la qualità, la geometria può permettersi di giocare alla pari, se non meglio, contro un avversario che schiera un tridente formato da Cacia, Eusepi e Gonzalez (356 gol in tre fra serie A, B e C).

Poi ci sono pure dei difetti, ma è normale. Sulle palle inattive la squadra soffre, anche con Burzigotti dentro: gli altri mandano su i corazzieri e l'Arezzo oppone una batteria di piccoletti. Il Novara, a parte il break di Visconti (palla persa da Basit) si è avvicinato alla porta di Pelagotti solo su calcio piazzato. E dalla bandierina ha trovato il gol dell'1-1, rocambolesco, dopo un rimpallo. 

E' stato l'unico momento della gara dove l'Arezzo ha perso le misure della gara, ballando per un quarto d'ora ma senza concedere occasioni. E quando sembrava che l'inerzia fosse tutta dalla parte novarese, Rolando e compagni si sono ripresi la scena, tant'è che nel finale poteva pure scapparci il raddoppio. 

 

 

Alla fine l'1-1 ci sta e Dal Canto (senza due colonne come Pelagatti e Brunori) può essere contento del sostanzioso passo avanti sul piano del gioco. Il terreno non aiuta (l'ha detto anche Sannino), ma l'Arezzo è riapparso tonico, brillante, con gli automatismi giusti e una condizione atletica al di sopra di ogni sospetto, visto che il rush conclusivo è stato tutto amaranto.

Un punto in due giornate non è granché, quattro punti in tre giornate già sono meglio, sette punti in quattro giornate rappresentano un bottino accettabile per una squadra che non avrà il passo delle fuoriserie ma che, mattone dopo mattone, sta costruendo un muro solido. 

Del resto il momento è topico e le partite si decidono su episodi, con l'equilibrio che la fa da padrone. Anche ieri, guardando il resto della giornata, tre pareggi e tutte vittorie di misura, eccezion fatta per il 3-0 dell'Entella al Pontedera.

Nonostante l'1-1, restano intatte le chances di chiudere al meglio la stagione e l'abbraccio della squadra a Dal Canto dopo il gol (sul rigore di Cutolo l'allenatore si è girato scaramanticamente di spalle guardando la sud) è un bel segnale di compattezza. Non certo inatteso ma significativo.

 

scritto da: Andrea Avato, 10/03/2019





Arezzo-Novara 1-1, la sintesi della partita

Arezzo-Novara 1-1
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