SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Javorcic e una Pro Patria a due facce: sempre battuta in trasferta, sempre vincente in casa
Nel girone di ritorno i bustocchi hanno ottenuto solo un pareggio in sette gare esterne e vengono da tre ko consecutivi contro Pontedera, Arzachena e Lucchese. Allo ''Speroni'' però hanno conquistato 18 punti su 18 e l'ultima battuta d'arresto risale al 21 ottobre. La rosa, partita con l'obiettivo della salvezza, è dentro i play-off. Domani contro l'Arezzo sarà ancora 3-5-2: in attacco il sempreverde Le Noci
TweetNella partita di domani, l’Arezzo di Dal Canto cercherà di ritrovare la vittoria nella trasferta in terra lombarda contro la Pro Patria. I bustocchi, con 46 punti, occupano l’ottava posizione in classifica e sono dentro la zona play-off.
LA COSA DA SAPERE. Nel mercato di gennaio il direttore generale Sandro Turotti, che dovrebbe essere a breve riconfermato per la terza stagione consecutiva, ha operato solo tre operazioni. Sono arrivati il centrocampista Niccolò Cottarelli (‘98 Alessandria) e l’attaccante italo-inglese Sean Parker (’97 Massese, dove aveva realizzato 3 reti). Ha lasciato Busto Arsizio l’attaccante albanese Ersid Pllumbaj passato in D all’Arzignano Valchiampo.
ALLENATORE. In panchina siede sempre Ivan JavorÄić. Nato a Spalato (Croazia) nel ’79, da oltre vent’anni in Italia, prima come calciatore (Brescia, Crotone, Treviso, Atalanta, Arezzo) e poi come mister. In amaranto vinse il campionato 2003-04 con Somma in panchina e proprio all’ultima giornata di quel torneo (a Rimini) subì un tremendo infortunio. Costretto addirittura a un trapianto di menisco (primo calciatore professionista sottoposto a un tale intervento), tornò in campo con il Pizzighettone dopo ben 29 mesi. Nel 2009, appese le scarpe al chiodo, inizia la sua carriera come allenatore nelle giovanili del Brescia (prima nella Berretti, poi in Primavera). Nel dicembre 2014 viene promosso ad allenatore della prima squadra a seguito dell'esonero di Ivo Iaconi. Il 31 gennaio, dopo due sconfitte consecutive, viene rimosso dall’incarico e sostituito da Alessandro Calori. Dopo una parentesi non troppo felice a Mantova, chiusa con un esonero, dall’aprile 2017 guida la Pro Patria. Preparato a livello tattico, grande motivatore e molto bravo nella gestione del gruppo.
FORMAZIONE. Dovrebbe essere schierata col consueto 3-5-2: Mangano (Tornaghi); Zaro, Molnar, Boffelli; Mora, Fietta, Bertoni, Ghioldi, Galli; Le Noci, Mastroianni.
PUNTI DI FORZA. Da tenere d’occhio Giovanni Zaro (’94), ex nazionale under 18 quando vestiva la maglia dell’Inter, difensore centrale strutturato, discrete qualità tecniche e una personalità da leader, non estremamente veloce, ma incisivo di testa e in marcatura; Luca Bertoni (’92), ex giovanili del Milan, dove era considerato tra i migliori nel suo ruolo in Italia, classico regista dal piede educato, non troppo prestante a livello fisico, ma con ottime geometrie e discrete trame di gioco; infine l’altro vecchietto terribile della truppa di JavorÄić, ovvero Giuseppe Le Noci (’82), fantasioso, abile tecnicamente, pericoloso da fermo, scaltro negli ultimi sedici metri, con la rete di sabato ha raggiunto la doppia cifra (10), arrivando quasi alle 150 reti in terza serie.
PREGI E DIFETTI. Partita con l’obbiettivo della permanenza in categoria, da raggiungere soffrendo il meno possibile, la squadra di JavorÄić pare ormai certa di disputare i play-off. Post season che è il coronamento di una stagione giocata e vissuta al di sopra delle più rosee aspettative. Compagine nel suo complesso esperta con giocatori navigati come capitan Santana, Le Noci, Fietta, Riccardo Colombo (tutti ampiamente sopra i trent’anni), con tanta esperienza in C come Disabato, Bertoni, Battistini e Mastroianni, ma anche con alcuni giovani interessanti come Lombardoni, Mora, Galli e Ghioldi (’99) di cui si parla un gran bene.
Formazione solida, quadrata, ben registrata nel rodato 3-5-2, ottimamente messa in campo e strutturata a livello fisico. Domani ritornerà a giocare in casa dopo oltre un mese e tre trasferte condite da altrettante sconfitte con Pontedera, Arzachena e Lucchese (ultima in ordine di tempo, persa per 3-1), dato che la partita del 16 marzo che era in calendario allo Speroni contro il Pro Piacenza è stata vinta a tavolino. Nell’ultima uscita tra le mura amiche, la formazione bustocca si era imposta per 2-0 sull’Albissola grazie a Colombo e Mastroianni.
La difesa, dove mancherà Lombardoni, con 32 reti al passivo è reparto solido, molto forte sui palloni alti e temibile quando i tre centrali si spingono in avanti su palla inattiva. A causa della propria fisicità, soffre gli attaccanti rapidi e le squadre che riescono ad allargare i tre centrali facendoli scivolare sugli esterni.
I due portieri Mangano e Tornaghi (tornato in Italia dopo sei stagioni in Mls), che si stanno alternando tra i pali, hanno vissuto entrambi una stagione di alti e bassi, motivo per cui nessuno dei due si è guadagnato i galloni da titolare.
Sulle fasce sia Mora o Colombo a destra che Galli (Sanè ko) a sinistra stanno dando il loro contributo in entrambe le fasi, ma sono maggiormente redditizi in quella difensiva.
La mediana si poggia sull’esperienza e sull’agonismo di Fietta, il dinamismo di Pedone (oggi assente), Gazo e Disabato e la qualità di Bertoni. Il reparto ha mostrato le migliori cose quando riesce ad imporre la propria manovra e quando può sviluppare bene il gioco per gli attaccanti. Però è mancato decisamente a livello realizzativo.
In avanti l’esperienza la fa dà padrona. Il ruolo di spalla di Mastroianni (5 reti), con il suo alter ego Gucci (8 gol all’attivo in stagione ma ko domani) andrà a Giuseppe Le Noci.
Il cammino al Carlo Speroni per i bustocchi è da squadra importante: 10 vittorie, 4 pari e 2 sconfitte (ultima datata addirittura 21 ottobre, l’1-4 contro il Piacenza). L’Arezzo troverà una Pro vogliosa di riscatto, che giocherà una gara ordinata, arcigna, con la squadra schierata in fase di non possesso dietro la linea della palla, pronta anche a giocare di rimessa e ripartire, con la manovra che si poggerà sui propri attaccanti e cercando di sfruttare bene i calci piazzati.
ULTIMO PRECEDENTE. Risale al 16 novembre 2014 quando l’Arezzo di Capuano si impose per 2-1. Doppio vantaggio firmato da Dettori e Erpen e rete bustocca dell’ex Serafini. All’andata la partita si chiuse sull’1-1, vantaggio amaranto di Brunori (un ex) e pareggiato da Mora nella ripresa, quando Le Noci sbagliò anche un rigore.
scritto da: Mauro Guerri, 29/03/2019
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