SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
E' stata la stagione di Cissé. E di Crescenzo. E del progetto di Severini
L'attaccante della Guinea si è meritato il gradino più alto del podio grazie ai suoi 13 gol, ai miglioramenti messi in mostra nel tempo e a una storia che sembra un romanzo. Ma pure il giovane centrocampista romano, un vero concentrato di energia, ha giocato alla grande. Nessuno di questi due ragazzi sa ancora se resterà ad Arezzo, mentre il presidente sta programmando un domani ambizioso. Un domani che per fortuna è dietro l'angolo
TweetDue ragazzi sul podio e tutto il resto di contorno. A campionato finito, si può pure tirare una riga e fare le somme della stagione. L’Arezzo ha chiuso con 66 punti conquistati sul campo, un distacco di 9 (10) lunghezze dal Pontedera, la bellezza di 70 gol segnati e 7 partite vinte di goleada. Dentro l’annata, però, ci stanno anche i clamorosi rovesci con Pianese e Pierantonio, le brucianti sconfitte negli scontri diretti con la capolista, la sensazione di non aver mai espresso compiutamente tutto il potenziale tecnico disponibile. In attesa dei play-off, cinque partite a eliminazione diretta con in palio la finale, i voti più alti per adesso se li prendono un paio di ragazzi, che curiosamente non sanno ancora quale sarà il loro futuro.
Il primo è Salim Cissé. La sua storia è nota ed è una di quelle con i contorni del romanzo, della favola a lieto fine. Sbarcato dalla Guinea con una vita da costruirsi per intero, ha trovato nel calcio l’appiglio al quale appendere la sua fortuna. Aggregato a una squadretta giovanile, visto e preso: è il destino comune di chi ha talento nel rifilare pedate alla palla. Ma per lui, che a 19 anni un campionato vero non l’aveva mai disputato, è stato più un segno del cielo. Catapultato in un mondo che è un tritacarne, se l’è cavata alla grandissima. Ha superato lo shock del debutto con l’espulsione di Viterbo, ha superato le critiche del post Viareggio (quando era semplicemente un po’ stanco e qualcuno gli dava del montato), ha fatto lievitare i fondamentali e il rendimento. E ha segnato 13 gol, che sono tantissimi per un esordiente. Bellissimo l’ultimo, fotocopia di quello schiaffato dentro al Pontedera a dicembre. Mancino, veloce, istintivo, dal primo luglio si svincola. Potrebbe restare ad Arezzo e potrebbe scegliere di partire. Qualche sirena probabilmente già canta, speriamo prenda la decisione più saggia.
Il secondo gradino del podio è di Daniele Crescenzo. Un anno meno di Cissé, è diventato il simbolo di tutti gli under presenti in rosa. Non male con i piedi, aggressivo, bella castagna da fuori, incursore di rara efficacia, ha segnato 5 volte e ha riversato in mezzo al campo tonnellate di energia. Ha pure centrato in sei occasioni i legni della porta avversaria, recitando appieno la parte del tiratore scelto. Non a caso si è guadagnato la convocazione in tutte le Nazionali possibili e immaginabili, compresa l’under 18 in cui si era cucito sulla schiena la maglia numero 10. Adesso è in bilico, perché la vita non gli ha dispensato solo sorrisi. Incerto fra appendere le scarpe al chiodo, a 18 anni compiuti da poco, oppure tirare un sospirone e ricominciare, potrebbe diventare il migliore acquisto della stagione ventura o il rimpianto più grande di tutti. La famiglia, gli affetti, il pallone, la carriera: metterli in ordine a volte non è semplice per niente.
Il metaforico bronzo d’annata resta ancora vacante. Fra i calciatori c’è chi ha fatto così così, chi benino, chi bene, nessuno che abbia fatto benissimo. E allora sul podio ci sale Gino Severini. Prima ha usato le forbici per tenere i conti in ordine. Poi si è scelto un progetto di lavoro. Quindi ci ha investito gli euro. Domani l’Arezzo avrà un settore giovanile coi fiocchi, una struttura su cui fare affidamento. La cosa bella è che domani è dietro l’angolo.
articolo pubblicato sul Nuovo Corriere Aretino
scritto da: Andrea Avato, 08/05/2012
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I 13 gol amaranto di Salim Cissé
Commento 2 - Inviato da: Moderato, il 08/05/2012 alle 15:46
Come sempre jerriy siamo in sintonia!!!! condivido in pieno ed aggiungo in c..o ai gufacci che vorrebbero cose diverse da quelle che si stanno propinando e che sparlano a sproposito senza nessuna cognizione di causa.... e sai a chi mi riferisco!!!
FORZA MAGICO AREZZO !!! Fino alla nausea e tutti insieme per vincere i play-off
Commento 3 - Inviato da: contedimontecrisco, il 08/05/2012 alle 16:48
Al Primo posto metterei i "tifosi" cosi' il podio è completo.
Commento 4 - Inviato da: RobertoGennari, il 08/05/2012 alle 17:40
menzione d'onore per Matteo Idromela, permettetemelo. a 17 anni a un certo punto si è ritrovato a fare il sostituto di Speranza, e non ha mai demeritato.
Commento 5 - Inviato da: Andrea Avato, il 09/05/2012 alle 11:33
PER BRIASCHI (2)
Crescenzo ha perso il padre meno di un anno fa. E vorrebbe restare il più possibile vicino alla famiglia.
Commento 6 - Inviato da: contedimontecrisco, il 09/05/2012 alle 18:42
Per Andrea(7)
Non cambia molto, ma il padre purtroppo lo ha perso circa 3 anni fa.
Commento 1 - Inviato da: Briaschi, il 08/05/2012 alle 12:33
Non fate altro che parlare dei problemi familiari di Crescenzo, si può sapere cosa gli è successo??