SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Spensierati e positivi: training per il colpo esterno. Gli amaranto ad Alessandria in diretta tivù
Quattro ore di macchina all'andata e quattro ore al ritorno: nonostante il giorno feriale e l'orario (si comincia alle 20.45), un gruppo di ''eroi'' stasera sarà in Piemonte per sostenere la squadra dal settore ospiti del ''Moccagatta''. L'Arezzo punta alla vittoria che manca da cinque giornate e che darebbe un altro slancio alla classifica
TweetC’è un film con Antonio Albanese in cui il protagonista, impegnato a girare un documentario su una piccola isola delle Canarie e costretto a passare la notte lì, si accorge ben presto di svegliarsi ogni mattina per rivivere la stessa identica giornata. “Buenos días días días”, urla la radiosveglia, sempre uguale: “È già ieri” e l’unico modo per spezzare il loop temporale in cui si trova bloccato è migliorare radicalmente il suo atteggiamento nei confronti della vita e innamorarsi sinceramente della bella Rita. Il tema dominante, quindi, è la sensazione di prolungato dejà vu che ci sembra di vivere anche a noi con l’Arezzo: approccio frizzante alla partita, gol del vantaggio, spinta costante verso la porta avversaria e match in controllo; poi l’intervallo, il rientro in campo più compassato, la squadra che si abbassa, non riesce più a gestire il possesso come prima e puntualmente becca il pari o per sfortuna, o per limiti strutturali o per ingenuità.
È un peccato, perché al triplice fischio, poi, in bocca resta più l’amaro per come è andata a finire che il dolce per quanto di buono gli amaranto riescono sempre e comunque a creare. Insomma, l’Arezzo non avrebbe neanche bisogno di cambiare poi tanto, a differenza del personaggio interpretato da Albanese, ma forse, ora che la situazione di classifica è delineata, rimane un solo recupero ancora da giocare e mancano pochi turni alla fine, dovrebbe porsi un obiettivo concreto, un traguardo ben preciso da raggiungere. Deve trovare la sua Rita e fare di tutto per conquistarla: tradotto, è giunto il momento di fare un segno sulla posizione di classifica dove vorremmo realisticamente essere il 4 maggio.
La nostra forza inizialmente è stata giocare con spensieratezza, liberi da pressioni e ansie da risultato, consapevoli che erano altre le squadre “obbligate” a vincere. Poi, a forza di essere sempre lì, in mezzo a loro, le pressioni le abbiamo subite per forza anche noi, noi con le spalle un po’ meno larghe per sopportarle. O forse, al contrario, è l’idea, legittima e condivisibile, che sia una stagione sopra le aspettative comunque vada che ci ha frenato, facendoci accontentare anche di un punto invece di tre, adagiandoci in certe circostanze forti del gol (o dei gol) di vantaggio? Non saprei come rispondere, onestamente, fatto sta che dopo i risultati di sabato, forse per la prima volta siamo davvero con le spalle al muro se vogliamo inseguire e riprenderci una posizione di classifica più stuzzicante. In zona playoff hanno vinto tutte e noi dal Moccagatta non possiamo uscirci a mani vuote. Non servirà un Arezzo diverso, ci vuole il solito Arezzo che gioca bene e che la sblocca e poi eventualmente ci vuole anche una gestione meno ansiosa della gara e una stoccata risolutiva che chiuda l’incontro.
Noi ci crediamo, ragazzi: di lunedì sera a quattro ore di macchina da casa per andare e altrettante per tornare, con l’alternativa della diretta tv di RaiSport a portata di telecomando, è roba per pochi eroi, ma questo non vuol dire che il resto della curva e degli appassionati non riponga più speranze in un finale di stagione in crescendo, che ci conduca agli spareggi con il vento in poppa. Possiamo ancora scalare qualche posizione, possiamo ancora dire la nostra. Possiamo ancora far paura, possiamo ancora sorprendere. Se concludiamo la stagione con un filotto di risultati positivi, possiamo arrivare ai playoff nelle condizioni ideali, con l’entusiasmo ad alimentare mente e muscoli. Si parte stasera: un pezzo di stagione passa da Alessandria. Forza grande Arezzo!
scritto da: Luca Amorosi, 08/04/2019
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