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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Simone, Marco e Riccardo sulla Mole Antonelliana - Torino
NEWS

Quindici partite senza vittoria, quattro sconfitte di fila. Ma il Gozzano è già salvo e più ricco

I piemontesi, alla prima stagione della loro storia tra i professionisti, hanno ormai raggiunto l'obiettivo e il rendimento è visibilmente calato. Mister Soda, che domani schiererà la squadra con il 3-5-2, dovrà anche fare i conti con le assenze di sei giocatori. Il club rossoblù ha comunque monetizzato la cessione di elementi importanti come Rolando, ex di turno, e dei tre gioielli Evan's, Petris e Messias, acquistati dal Crotone



Ultima recita al Comunale, per la stagione regolare, per gli amaranto di Dal Canto che ospiteranno i piemontesi del Gozzano. I rossoblù, con 33 punti, occupano la quindicesima posizione in classifica, appaiati all’Arzachena.

 

LA COSA DA SAPERE. Nel mercato di gennaio il club del presidente Alberto Allesina ha perso il giocatore maggiormente talentuoso, Mattia Rolando, passato proprio all’Arezzo. In cambio dagli amaranto è giunto Nicolò Bruschi (’98). Inoltre la rosa ha visto gli arrivi del difensore Mangraviti (’98 Pro Piacenza), del centrocampista Venturi (’99 Carpi) e dell’attaccante Mobilio (’96 Carrarese). Il Gozzano infine ha perfezionato, con il Crotone, l'accordo per la cessione a titolo definitivo di Messias, Petris ed Evan's. I tre calciatori sono rimasti in forza alla squadra rossoblù fino alla fine delle stagione.

 

ALLENATORE. Da questa estate sulla panchina gozzanese siede Antonio Soda. Calabrese di Cutro, classe '64, una carriera di attaccante di buon livello soprattutto con le maglie di Catanzaro, Empoli, Spal e Palermo. Appese le scarpette al chiodo nel 2000 inizia dalla sua Cutro la carriera in panchina. Dal 2003 al 2005 guida la Sanremese ad una promozione in C2 e a una tranquilla salvezza. Nel 2005 è a La Spezia, che porta subito in B dopo 55 anni e l’anno successivo la salva ai play-out contro l’Hellas. Dopo le stagioni in C con Benevento (dove perde una finale play-off contro il Crotone), Ravenna e Poggibonsi, accetta diverse panchine in D con Montichiari, Vibonese, Rapallo e Recanatese (la scorsa stagione conclusa con una salvezza). A luglio la chiamata del Gozzano, per guidare i piemontesi nella storica prima stagione nei professionisti. Allenatore esperto, carismatico, fa della solidità difensiva una delle sue caratteristiche. A inizio carriera pareva lanciato verso una brillante corsa verso le serie superiori, interrottasi dopo le ottime stagioni di Sanremo e Spezia.

 

Antonio Soda, allenatore del GozzanoFORMAZIONE. Dovrebbe essere schierata col 3-5-2: Casadei; Gigli (Mané), Emiliano, Mangraviti; Rizzo (Tumminelli), Graziano, Guitto (Gemelli), Palazzolo, Evans (Bruzzaniti); Messias, Libertazzi (Rolfini).

 

PUNTI DI FORZA. Da tenere d’occhio Samuele Emiliano (‘84), capitano dei piemontesi, centrale difensivo, abile in anticipo e discreto in marcatura, destro naturale, apprezzabile anche in fase di costruzione della prima manovra; Jean Lambert Evan’s (’98), francesino arrivato in Italia giovanissimo dal Nantes, in dubbio per un guaio fisico, esterno mancino dotato di tecnica, corsa e di un piede educato che ne fanno un giocatore temibile quando appoggia la manovra; Junior Messias (’91), brasiliano di Belo Horizonte decisamente offensivo che Soda utilizza sia da mezz’ala, che da trequartista o da seconda punta: rapido, bravo con entrambi i piedi, pericoloso nei suoi inserimenti senza palla, non disdegna di mettersi a servizio della squadra anche in fase di non possesso; infine Alberto Libertazzi (’92), autore di 4 reti, attaccante potente che nelle giovanili della Juve faceva prospettare di più di quello che ha ottenuto in carriera, bravo nel gioco aereo, come sponda per i compagni e nella protezione palla.

 

PREGI E DIFETTI. Squadra discretamente giovane, costruita con l’intento di mantenere la categoria come sostenuto in estate anche dal direttore sportivo dei piemontesi, Alex Casella, "Giocare in serie C per il Gozzano sarà come giocare in Champions League. L'obiettivo, ovviamente, è la salvezza”.

Il traguardo è stato raggiunto da alcune settimane, grazie anche alle penalizzazioni delle dirette concorrenti, senza troppi patemi, lanciando e monetizzando alcuni giocatori come Petris, Evan’s, Messias e lo stesso Rolando. Un bollettino di guerra quello che però dovrà fronteggiare Soda per la partita contro gli amaranto, con assenze in ogni reparto. Ai lungodegenti Galli tra i pali, Bini in difesa, Sampietro a centrocampo e Mobilio e Carletti in attacco, si sono aggiunti anche gli esterni Petris ed Evan's (l'unico che potrebbe però essere recuperato). Assenze che hanno inciso decisamente sul cammino della squadra, reduce da ben 15 giornate senza vittoria (se si esclude quella a tavolino sulla Pro Piacenza) e da 4 sconfitte consecutive, ultima della serie quella casalinga ad opera della Juve Under 23 (1-2), con rete della bandiera per il Gozzano firmata dal giovanissimo classe 2000 Bruzzaniti.

 

il brasiliano Messias è uno dei giocatori più temibili dei rossobluI piemontesi sono compagine fisica, grintosa e con un paio di elementi tecnici (Messias e Guitto) da tenere d’occhio, a cui i compagni si affidano per costruire gioco e per creare problemi agli avversari. La difesa, con 39 reti al passivo, la maggior parte subita ad inizio stagione e nelle ultime giornate, è reparto strutturato, ben guidato e coordinato da capitan Emiliano, coadiuvato da Gigli (2 reti all’attivo) che ha dovuto fare i conti con la pesante assenza del coriaceo Bini. Discreta, tutto sommato, la stagione dell’estremo difensore Casadei (’88), molto forte sulle palle alte e in uscita. Il reparto va in difficoltà se allargato e se preso in velocità, causa la fisicità dei suoi uomini, e negli ultimi turni ha dato impressione di non essere solidissimo e concentrato, probabilmente anche a causa del raggiungimento della salvezza.

In mediana le geometrie e i tempi dalle manovra sono dettati da Guitto (rientrato da qualche settimana dopo un lungo e fastidioso infortunio) mentre la quantità è richiesta a Graziano, Gemelli e Palazzolo (giocatore da tenere d’occhio, soprattutto negli inserimenti, che gli hanno fruttato già 4 reti). Reparto che dà il meglio di sé in fase di non possesso e quando riesce a ripartire per accompagnare l’azione degli avanti. Sugli esterni la spinta è garantita soprattutto a sinistra da Evans, che diventa pericoloso quando ha campo, ma che potrebbe trovare difficoltà se costretto sulla difensiva.

In avanti la qualità e l’imprevedibilità che erano garantite da Rolando, vengono richieste a Messias, mentre mister Soda chiede forza e giocate per far salire la squadra a Libertazzi o Carletti e ripartenze e strappi in velocità al rapido Rolfini (2 reti in stagione). Il reparto nelle ultime giornate sta trovando difficoltà a inquadrare la porta, mancando di cinismo. Il Gozzano è avversario da non sottovalutare, anche se non ha più nulla da chiedere a questo campionato e arriva incerottato alla sfida di domani.

 

ULTIMO PRECEDENTE. È la prima sfida al Comunale tra le due squadre. All’andata l’Arezzo si impose per 1-0 grazie ad una rete, siglata a inizio partita, di Serrotti.

 

scritto da: Mauro Guerri, 26/04/2019





Gozzano-Juventus U23 1-2, la sintesi della partita

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