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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Francesca, Matteo, Fabio e Sara alle Mauritius
NEWS

Le dimissioni dal cda, la scadenza di giugno, le bandiere amaranto. Tutti i punti fermi di OA

Roberto Cucciniello, membro del direttivo di Orgoglio Amaranto, ha partecipato alla trasmissione Block Notes di Teletruria e ha ripercorso gli ultimi mesi di vita societaria: ''Il presidente adesso è amministratore unico ed è la veste più logica per la Ss Arezzo. Le divergenze sono fisiologiche, l'errore è stato darle in pasto al pubblico. A giugno il deficit sarà di un milione e mezzo circa: finché i soci coprono il deficit, nessun problema. Ma non dobbiamo spremere troppo la proprietà. Il caso Basit? La percentuale del 50 per cento all'agente è immorale, La Cava è stato tradito dall'inesperienza. Spero nella serie B e invito tutti i tifosi a mettere un vessillo alla finestra. La città va colorata''



''La scelta di uscire dal consiglio d'amministrazione è stata quella più corretta e più logica''. Lo dice senza polemica Roberto Cucciniello, ospite ieri sera di Block Notes. La partecipazione al programma di Teletruria stata l'occasione per fare il punto sull'assetto societario mutato nelle ultime settimane: il triumvirato composto da La Cava, Anselmi e proprio Cucciniello non c'è più dopo le dimissioni dei due azionisti di minoranza e adesso è il presidente è l'amministratore unico della Ss Arezzo. Una trasformazione che ha rappresentato l'epilogo di un periodo turbolento ma che sembra alle spalle.

Cucciniello, rappresentante di Orgoglio Amaranto, ha spiegato: ''Quella attuale è la veste più corretta per la governance della società. Spesso io e Anselmi ci siamo trovati di fronte a decisioni già prese oppure non siamo riusciti a fornire le indicazioni da seguire. Nei cda non contano le quote ma le persone, però non sarebbe stato corretto mettere in minoranza chi ha il 79 per cento della proprietà. Senza contare che far parte di un cda implica comunque delle responsabilità, anche a fronte di decisioni non condivise. E quindi è giusto che la gestione faccia riferimento al presidente. Ma le divergenze di vedute ci sono ovunque, non dobbiamo farne un dramma: l'errore che è stato commesso, e che OA ha voluto evitare, è di esporre certi problemi pubblicamente, dandoli in pasto alla stampa. Questo ha alimentato le tensioni e non le ha smussate''.

 

Cucciniello ha messo in luce i grandi risultati sul campo (''la speranza è di giocare in categoria superiore l'anno prossimo'') e qualche pecca nella gestione: ''Ci sono mancati gli investimenti in strutture, mi auguro che il gap non lo pagheremo in futuro. Il budget sforato? Finché i soci coprono il deficit, non ci sono problemi. Ma non dobbiamo commettere l'errore di spremere troppo la proprietà, dobbiamo guardare in prospettiva. Oggi, e lo dico da commercialista, gli imprenditori non hanno un flusso di denaro tale da investire ogni anno tanti soldi senza un ritorno. Quindi speriamo di fare qualche plusvalenza di mercato che ci dia fiato e ossigeno. Preoccuparsi è legittimo dopo quello che è successo un anno fa''.

 


L'orizzonte finanziario e amministrativo arriva al 24 giugno, quando bisognerà saldare il pregresso per iscriversi al prossimo campionato: ''Finora la società ha sempre pagato mensilmente gli stipendi a dipendenti e tesserati, quindi non si porta dietro pesi impossibili. E' comunque vero che lo sbilancio totale, alla fine, sarà di circa un milione e mezzo di euro. Altre società spendono di più? Questi paragoni non sono corretti, magari quelle società hanno entrate maggiori''. 

 

Cucciniello ha poi fatto un cenno al caso Basit, visto che anche lui, in qualità di ex consigliere d'amministrazione, è stato ascoltato dalla procura federale: ''La percentuale del 50 per cento da corrispondere all'agente in caso di rivendita del calciatore, la trovo immorale. Ma credo anche che La Cava in quella circostanza sia stato tradito dalla sua inesperienza e abbia peccato di ingenuità. Dissidi dentro OA comunque non ce ne sono: ci sono discussioni, anche accese, perché si discute soprattutto con chi ti vuole bene e di cose a cui vuoi bene, come l'Arezzo. Non ci sono gufi, per essere chiari''.

Rilanciata, infine, l'iniziativa di colorare la città in vista dei play-off. OA ha rivolto un appello a tutta la provincia di Arezzo affinché si vesta di amaranto e nelle case, negli uffici, nelle vetrine dei negozi, nei palazzi pubblici sventoli alta la bandiera. L’iniziativa è rivolta ai negozianti, alle associazioni di categoria perché veicolino il messaggio, a tutti i tifosi che potranno così rendere la città unita per un solo obiettivo, sostenere la squadra dell’Arezzo nelle sfide play off.

 

scritto da: Andrea Avato, 07/05/2019





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