SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Una stagione sotto tono, i play-off come riscatto. Il Novara punta su esperienza e grandi nomi
E' stato un campionato al di sotto delle aspettative per i piemontesi, partiti con l'obiettivo della B e relegati al nono posto della classifica. L'arrivo di Sannino in panchina non ha dato i frutti sperati e infatti, prima degli spareggi, è stato richiamato Viali che stasera dovrebbe schierare i suoi con il 4-3-1-2. L'Arezzo si troverà di fronte una squadra tonificata dal colpaccio di Siena e piena di giocatori di qualità e d'esperienza: da Bianchi a Cacia, da Perrulli a Gonzalez, da Buzzegoli a Sbraga. In campionato è finita entrambe le volte in parità
TweetEcco l'analisi sul Novara, l’avversario di stasera al Comunale nel secondo turno dei play-off. I piemontesi arrivano a disputare questa gara in virtù della vittoria esterna di tre giorni fa a spese del Siena (0-1, rete di Cacia): proprio nel senese sono rimasti in questi giorni, per preparare al meglio la gara con l'Arezzo.
ALLENATORE. Esonerato il 19 febbraio e richiamato lo scorso 5 maggio, sulla panchina degli azzurri siede nuovamente Wiliam Viali. Colui che l’aveva sostituito, Giuseppe Sannino, è stato sollevato dall’incarico dopo la pesante sconfitta dell’ultima giornata a Pisa (3-0). Il mister napoletano ha pagato uno spezzone di campionato vissuto tra troppi alti e bassi, senza essere mai riuscito a dare una vera e propria fisionomia al “suo” Novara. Viali, classe ’74, originario di Vaprio d'Adda, è un ex difensore centrale di buon livello, in A e B con le maglie tra le altre di Lecce, Perugia, Fiorentina e Treviso. E' capace di variare il proprio scacchiere tattico in base alle esigenze della partita, bravissimo nella gestione dello spogliatoio.
FORMAZIONE. Dovrebbe essere schierata col 4-3-1-2: Di Gregorio; Tartaglia (Cinaglia), Sbraga, Bove, Visconti; Bianchi, Buzzegoli (Rolando), Nardi (Bastoni); Schiavi (Perrulli); Cacia, Gonzalez.
PUNTI DI FORZA. Da tenere d’occhio il difensore centrale Andrea Sbraga (’92), cattivo a livello agonistico, strutturato, bravo nel gioco aereo, abile a dettare i tempi alla retroguardia; Tommaso Bianchi (’88), centrocampista navigato, in cadetteria con le maglie di Sassuolo, Modena, Ascoli, dinamismo e grossa corsa, bravo in entrambe le fasi di gioco, interno anche con spiccate doti caratteriali, autore di 4 segnature; Pablo González (’83), tornato a vestire la maglia azzurra a dicembre, due reti all’attivo, attaccante pericoloso negli spazi, rapido e velenoso negli ultimi sedici metri: l’argentino di Tandil ha spiccato carattere, che ne fa uno dei trascinatori del Novara; infine Daniele Cacia, classe 1983, capitano e capocannoniere della squadra con 11 reti, più quella decisiva di domenica a Siena, attaccante sempre temibile, letale in area di rigore, pericoloso al tiro e di testa.
PREGI E DIFETTI. Il cambio in panchina ha dato i frutti sperati dalla società. Il Novara ha eliminato il Siena, continuando così il proprio cammino nella post-season. La squadra è riuscita a disputare una gara attenta, concedendo poco agli avversari e colpendo con uno degli uomini di maggior caratura dell’intera rosa, Cacia, una vecchia volpe, che ha sfruttato la sua furbizia e messo in rete un cross al bacio, consegnando ai suoi le chiavi d'accesso al secondo turno dei playoff. Compagine partita con l’intento di tornare subito in B, è stata probabilmente la più grossa delusione del campionato: sempre lontana in classifica dalle posizioni di vertice e nonostante un filotto di 16 partite senza perdere, mai sopra la settima posizione. Questo però non deve far pensare che sarà un turno agevole per l'Arezzo, anche perché gli azzurri, in campionato, hanno dato il meglio, a livello di risultati, in trasferta.
Con il ritorno di Viali lo spogliatoio ha fatto quadrato, dimostrazione ne è che la squadra, domenica, al gol vittoria è andata tutta ad abbracciare il mister. Il Novara è formazione fisica, discretamente tecnica, forte nel gioco aereo e decisamente esperta. Per la partita del Comunale Viali farà a meno degli acciaccati Rigione e Manconi, mentre per il resto rosa al completo. Diversi ballottaggi aperti, soprattutto in mediana e sulla trequarti.
I piemontesi hanno un reparto difensivo esperto, fisicamente prestante, con giocatori di livello come Sbraga, Cinaglia, Visconti che lontano dal Piola, fatta eccezione per la trasferta di Pisa, ha dato sempre la sensazione di una discreta solidità. I terzini sono maggiormente a loro agio in fase difensiva, anche se soprattutto Visconti a sinistra, non disdegna di accompagnare la manovra. Il baby Di Gregorio (’97) tra i pali, nonostante la giovane età, riesce a dar sicurezza al reparto.
In mediana le chiavi del gioco dovrebbero essere in mano a Buzzegoli, che sembra favorito rispetto a Ronaldo. L’ex Empoli è giocatore di qualità e con buone geometrie, che cercherà di dare ordine e disciplina a un reparto apparso a volte carente in fase di costruzione. Dovesse essere scelto Ronaldo in cabina di regia, la qualità sarebbe sempre elevata. La mediana comunque è reparto con incursori come Bianchi (per lui una doppietta nella gara di andata), Bastoni e il baby Nardi. Cerniera centrale che va pressata per evitarne il palleggio e per non consentirle di prendere campo.
Tra le linee ci sarà la duttilità e la predisposizione al sacrificio di Schiavi o l’esperienza e il destro educato, molto temibile sui piazzati, di Perrulli.
In attacco c’è l’imbarazzo della scelta: Cacia, Eusepi, il giovane Stroppa e il figliol prodigo Gonzalez. Giocatori che vanno a formare un reparto temibile, ma che in stagione non hanno avuto, a parte capitan Cacia, un rendimento elevato, come ci si aspettava da elementi di questo calibro. Gli avanti azzurri sono da prendere con le molle, visto la pericolosità nelle varie situazioni di gioco, la caratura (Cacia ha superato i 150 gol in carriera e Gonzales ne ha realizzati oltre 115) e l’esperienza.
La qualità tecnica della rosa è decisamente elevata per la categoria, infatti era difficile da spiegare, fino alla vittoria di Siena, una stagione vissuta con troppe difficoltà, che hanno fatto si che gli azzurri non fossero mai veramente protagonisti in questo campionato. L’Arezzo dovrà giocare senza remore, contro un avversario si forte, che merita rispetto, ma che in campionato è arrivato distanziato di ben 14 punti dai ragazzi di Dal Canto.
ULTIMI PRECEDENTI. All’andata l’incontro si chiuse sul 2-2: azzurri in vantaggio con Bianchi, amaranto che ribaltarono l’incontro grazie a Brunori e Cutolo, ma nei secondi finali Bianchi trovò un insperato pareggio. Al ritorno nuovo pari (1-1) e nuova rimonta degli azzurri. Alla rete nel primo tempo di Cutolo su rigore, rispose nella ripresa un gol di Tartaglia, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
scritto da: Mauro Guerri, 15/05/2019
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