SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
E' stato anche l'anno della curva sud. Coreografie spettacolari, estro e una passione super
Non solo risultati positivi in campo: la stagione 2018/19 verrà ricordata anche per lo spettacolo messo in piedi in più occasioni dalla Minghelli. Striscioni, cartelli colorati, due aste, la gigantesca scritta ''Alò'' fino all'arcobaleno che baciava lo stadio per il derby con il Pisa: un plauso a chi a chi continua a spendere tempo, energie e idee per conservare il calcio di oggi a misura di tifoso
TweetE' stato un anno bello, calcisticamente parlando. In campo la squadra si è fatta valere, ha macinato gioco, risultati, gol spettacolari e prestazioni che hanno conquistato il pubblico. Pareggite e rimontite, a un certo punto, hanno sollevato qualche malumore, ma ci sta.
A fare da cornice a quanto avveniva sul prato verde, c'è stata una tifoseria sempre molto partecipe, compatta, che non ha lesinato applausi e cori d'incitamento: nemmeno dopo la sconfitta per 3-0 a Carara, quando i giocatori andarono davanti al settore e si presero parole di sostegno, ruvide ma sincere.
Dal punto di vista coreografico, poi, questa verrà ricordata come una stagione molto fertile. La sud, anche quando non era piena, ha confermato di essere una delle curve più estrose e originali, con spettacoli scenografici che non si vedono in molte piazze, né in serie C né in categorie superiori.
Il primo step si è registrato in occasione del posticipo di ottobre con la Carrarese: ''a capofitto nella mischia, alò Arezzo'' si leggeva su uno striscione srotolato sui gradoni. Con l'Entella, a dicembre, la Minghelli si è ritagliata il ruolo di ''jugador numero 12''. Contro il Pisa, a gennaio, sotto l'acquazzone comparve la scritta: ''vinci per noi, esploderà il settore quando segnerai'', riprendendo uno dei cori più gettonati.
Bellissima la coreo nel derby con il Siena: centinaia di cartoncini bianchi, la riproduzione di alcune maglie storiche dell'Arezzo e lo striscione ''negli anni sei cambiata ma io ti ho sempre amata''. In controtendenza la sud c'è andata nella partita con la Juve: i gruppi disertarono, lasciarono gli spalti vuoti e misero l'epitaffio ''la vostra serie C con le squadre B''. A febbraio, il commovente ricordo per Minghelli prima della partita con l'Olbia: ''Lauro la curva che porta il tuo nome, oggi si colora per te''. Con il Piacenza, invece, l'incitamento fu chiaro: ''col fuoco nelle vene, vinciamola insieme''.
E poi arriviamo ai play-off, dove la sud ha stravinto: cartelli amaranto e neri all'esordio con il Novara e scritte verticali ''Arezzo 1923''; il gigantesco ''Alò'' nel match di andata con la Viterbese accompagnato da decine di alò più piccoli che formavano un colpo d'occhio incredibile; la riproduzione dello stemma con il Cavallino nel derby con il Pisa, con quell'arcobaleno che baciava la sud e che offrì agli spettatori una scena veramente suggestiva.
Un plauso a chi ha speso tempo, energie e idee per dare a questo calcio di oggi, sempre più a misura di tivù e sempre meno di tifoso, un contorno bello, emozionante e pieno di passione.
scritto da: Andrea Avato, 06/06/2019
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