SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Dopo 15 giornate il cerchio si sta chiudendo. Fra pregi e difetti ora l'Arezzo ha una propria identità
Mister Di Donato ha ormai scelto l'undici che al momento gli offre le migliori garanzie. Le maggiori certezze vengono dall'attacco, anche se manca un'alternativa a Gori. Dietro c'è ancora da lavorare, mentre a centrocampo la mancanza di alternative sembra essere alle spalle
TweetE’ da qualche domenica che mister Di Donato ha individuato quello che ormai a tutti gli effetti si può considerare l’undici titolare dell’Arezzo. Il lavoro è stato lungo, qualche cambio di modulo di troppo non ha aiutato la ricerca della strada più giusta ma oggi possiamo finalmente dire che gli amaranto, con i propri pregi e con i propri difetti, hanno un identità abbastanza chiara.
In porta Pissardo, nonostante non abbia ancora convinto del tutto, ha mantenuto sempre i galloni di titolare nonostante le due espulsioni, cosa abbastanza inusuale per un portiere. Daga quando è stato chiamato in causa ha deluso con la Juventus under 23 ed è andato meglio contro l’Olbia ma sembra essere meno pronto del compagno di reparto che, giova ricordarlo, ha alle spalle già un campionato da titolare in Lega pro. La difesa, ormai stabilmente schierata a quattro, vede le gerarchie ormai consolidate. Se Borghini può essere considerato certamente il difensore più affidabile di quelli a disposizione, Baldan è stato titolare in 13 partite su 15 giocate. E’ abbastanza lampante quindi che Di Donato lo consideri il compagno migliore da affiancare a Borghini, anche perché Nolan dopo qualche apparizione iniziale è stato presto accantonato e Ceccarelli paga un inizio di stagione ritardato. E' innegabile che la coppia non è ben assortita ma questo è un altro discorso che in questo momento serve a poco. Luciani, uno della vecchia guardia, è uomo di sicuro affidamento tanto che il mister non ha esitato a schierarlo sia a sinistra che come terzo difensore centrale nel periodo in cui l’Arezzo si schierava con la difesa a tre. Nel mezzo intoccabile Foglia è in crescita Tassi che sta piano piano ritrovando fiducia nei propri mezzi. Dopo un periodo di magra, Di Donato può finalmente contare su alcune alternative che si possono rivelare interessanti. Picchi dopo l’infortunio di Crema due mesi fa ha riassaggiato il campo nella trasferta di Carrara e si candida al ruolo di prima alternativa. Volpicelli ha pagato qualche prestazione incerta e qualche problema fisico di troppo, ma la sua verve potrà tornare utile in futuro. La batteria di esterni offensivi è quella che in queste quindici giornate ha visto rovesciate le gerarchie iniziali. Caso, dopo alcuni spezzoni assai convincenti, si è guadagnato la prima maglia da titolare a Vercelli e da quel momento non è più uscito dall’undici titolare. Il suo dinamismo è al momento una delle migliori armi a disposizione dell’allenatore e Rolando, partito avanti, dovrà sfruttare le occasioni che gli verranno concesse per tentare di ribaltare la situazione. Belloni, ultimamente in calo anche a causa di alcuni malanni fisici che si porta dietro da un po’ di tempo, è giocatore a cui non si può rinunciare a cuor leggero visto che ha colpi in grado di indirizzare qualsiasi partita. A Carrara è piaciuto PIu, altra alternativa che potrà essere molto utile. Le sicurezze maggiori vengono chiaramente dall’attacco. Cutolo e Gori sono la coppia di attaccanti più prolifica del girone con le loro 11 segnature, si intendono a meraviglia ed hanno caratteristiche che si integrano alla perfezione. Peccato che dietro non ci siano grosse alternative: Dell’Agnello è fermo ai box dal primo giorno che è arrivato, Cheddira e Mesina sono apparsi acerbi per questa categoria, mentre Zini stenta a fare il salto di qualità. Tutto questo per dire che l’Arezzo ha finalmente un nucleo di giocatori su cui fare affidamento per cercare di risalire la china e ricollocarsi in zone di classifica più consone.
scritto da: Simone Trippi, 21/11/2019
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