SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Classifica deficitaria, ma solo due sconfitte esterne. Contro il Gozzano servirà il migliore Arezzo
Allenati da David Sassarini, mister dalle idee innovative, i piemontesi hanno cambiato molto dopo la salvezza dello scorso anno. Identico l'obiettivo anche per questa stagione, da raggiungere puntando sulla valorizzazione dei molti giovani a disposizione
TweetDomani ultima partita del 2019 per gli amaranto al Comunale, che nell’occasione, ospiteranno il Gozzano. I piemontesi, con 15 punti, occupano la diciassettesima posizione in classifica, affiancati al Lecco.
LA COSA DA SAPERE Squadra espressione di un piccolo comune di nemmeno 6000 abitanti in provincia di Novara. Società fondata nel 1923, alla seconda stagione nel professionismo. Lo scorso giugno è venuto a mancare lo storico proprietario del club Alberto Allesina, industriale che era proprietario della Far Flow Evolution azienda con sede proprio a Gozzano che si occupa di sistemi di riscaldamento tradizionale, radiante e geotermico, sistemi solari termici, sanitari, impianti di refrigerazione e contabilizzazione. La famiglia ha mantenuto la proprietà della società,, confermando alla presidenza Fabrizio Leonardi, in precedenza direttore sportivo del club ed uomo di fiducia di patron Allesina, con la signora Marilena Fornara Allesina, nominata presidente onorario.
ALLENATORE. Nuovo il mister, David Sassarini, classe ’72, che succede ad Antonio Soda che ha guidato nello scorso campionato la formazione piemontese alla salvezza. Ex calciatore con alcune esperienze in D ed Eccellenza, carriera frenata da un brutto infortunio alla tibia, laureato ISEF, il suo primo incarico da tecnico lo vede allenatore delle giovanili dell’Entella. Di seguito poi le esperienze sulle panchine delle giovanili dello Spezia, poi in prima squadra con Pietrasanta, Pianese (con cui vince l’Eccellenza), poi Venezia, Spal e Seregno, in serie D, dopo è il turno dell’Albinoleffe in C (esperienza chiusa con un esonero), Vis Pesaro (nuovamente in D, dove arriva al terzo posto) e Entella U19. Nella stagione appena conclusa è stato alla guida dell’U19 dell’Udinese. Allenatore con una discreta esperienza alle spalle, con idee anche rivoluzionarie, le sue squadre mettono in campo grinta, una discreta intensità di gioco. Mister che cerca il risultato anche attraverso la creazione di un gruppo solido e coeso.
FORMAZIONE. Dovrebbe essere schierato col 3-4-3 che in fase di non possesso diventa 5-4-1. Crespi – Emiliano, Uggé, Tordini – Tumminelli, Rolle (Palazzolo), Guitto, Bruzzaniti – Tomaselli (Spina), Fasolo (Bukva), Fedato
PUNTI DI FORZA Da tenere d’occhio Samuele Emiliano (’84) centrale difensivo e capitano dei rossoblù. Discreta struttura fisica, abile nell’anticipo e discreto in marcatura, temibile anche sulle situazioni da palla inattiva (già 2 reti in stagione), giocatore di carattere e temperamento. È il leader della squadra di Sassarini. Roberto Guitto (’91) centrocampista tascabile, 1.70, trottolino della mediana piemontese. Giocatore “tignoso”, esperto in categoria, discreto in costruzione, ma apprezzabile soprattutto come ruba palloni, discreto dinamismo, uno di quelli che non molla un centimetro. Francesco Fedato (’92) capocannoniere dei suoi con 5 reti. Giocatore talentuoso, calcia indifferentemente con entrambi i piedi, a cui si pronosticava una carriera luminosa, ma che non ha ripagato le grosse attese. Discreto al dribbling, pericoloso sui piazzati, se in giornata, potrebbe essere un cliente scomodo. Infine Giulio Fasolo (’98), attaccante sgusciante scuola Cittadella, che segnò ai baby amaranto guidati da Alessandria, nella finale scudetto del campionato Berretti nel giugno 2016. Non estremamente strutturato, ma rapido, veloce nei primi metri e dotato di una discreta conclusione.
PREGI E DIFETTI Il direttore sportivo Alex Casella considerato il "deus ex machina del Gozzano" ed il responsabile tecnico Francesco Musumeci (ex capo scouting dell’Arezzo targato Mancini-Ceravolo) hanno rinnovato profondamente la squadra, rispetto a quella che si era salvata piuttosto agevolmente la scorsa stagione. Nuovo l’allenatore, Sassarini, mister con idee di gioco a volte considerate “rivoluzionarie”, già quando allenava la Pianese, dove era considerato un precursore, bravissimo a fare gruppo e nel valorizzare i giovani. Proprio per questo, rosa costruita con molti under, con l’obbiettivo di una comoda salvezza da centrare senza passare, possibilmente, dai play-out. In questa ottica da considerarsi estremamente positiva la stagione del baby portiere classe 2001 Gian Marco Crespi (proprietà Udinese), tra i più giovani in categoria e tra i migliori a livello di rendimento. Per cercare di far maturare questi giovani la società ha confermato giocatori esperti come Emiliano e Guitto ed ingaggiato calciatori dal buon passato come Concas (ex Carpi, che sarà assente a causa della rottura del crociato), Paulo Vitor Barreto (ex di Udinese, Bari e Treviso arrivato dopo un paio d’anni di inattività), Martin Rolle (giramondo italo-argentino ex Asteras Tripolis) o di categoria come l’ex amaranto Demiro Pozzebon (lo scorso anno a Bari in D). Difesa discreta in marcatura e maggiormente a suo agio in fase di non possesso, guidata da Emiliano che ha trovato in Uggé (colosso italo-russo, prelevato addirittura in Estonia nel Kalju Nömme) e Tordini (’99 proveniente dalle giovanili) due affidabili compagni di reparto. Nelle ultime giornate ha palesato alcuni problemi, subendo troppe reti. Va in difficoltà soprattutto se allargata, con i due “braccetti” che trovano difficoltà se scivolano sugli esterni. La mediana è guidata da Guitto, con Rollè maggiorante abile in fase di costruzione e ottimo assist-man, che dovrebbe affiancarlo nella sfida del Comunale. Se Sassarini decidesse di giocare maggiormente coperto potrebbero trovare spazio dall’inizio in mediana due giocatori più “difensivi” come Palazzolo o Secondo. Le fasce dovrebbero essere presidiate a destra da Tumminelli, grossa corsa e discreta carica agonistica e Bruzzaniti sull’out mancino, più abile in fase di spinta, dotato di un discreto e preciso piede. La manovra offensiva si poggia sulla classe e la fantasia di Fedato, giocatore che accende la luce nella manovra dei piemontesi e sulla rapidità di Tomaselli. Tridente completato da Fasolo o dallo svedesino Bukva, in un attacco non ottimo nei numeri, dove Barreto è spesso vittima di infortuni e Pozzebon non si sta imponendo in un reparto giovane. Squadra che in trasferta non vince (unica affermazione esterna fino ad oggi) dallo scorso 21 settembre (1-2 a Vercelli), dove ha raccolto inoltre 4 pareggi e 2 sconfitte (Renate e Monza), con 7 reti realizzate e 10 al passivo. Sarà partita da prendere con le molle contro un avversario ferito dalla sconfitta casalinga dell’ultimo turno contro il Lecco (0-2), che probabilmente si presenterà al Comunale guardinga, pronta a giocare una gara difensiva, magari sfruttando contropiede e ripartenze.
ULTIMO PRECEDENTE Risale allo scorso 27 aprile quando gli amaranto si imposero con un secco 2-0 firmato da Borghini e Buglio.
scritto da: Mauro Guerri, 07/12/2019
Tweet