SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Dai Coldplay agli elettori di Macalli. E i vertici della Figc sono sempre gli stessi
All'indomani del concerto dell'anno, è giusto dedicare la splendida "in my place" all'Arezzo e alle sue legittime ambizioni di ripescaggio. Perché la Lega Pro non può tutelare solo le sue squadre, molte delle quali penalizzate, per meri motivi di tornaconto. In favore degli amaranto gioca anche quell'ingiusta penalizzazione del 2006, sconfessata dalla stessa Federcalcio durante il processo penale di Napoli
TweetSi parla molto di ripescaggi, in questi giorni, e fra chi lo auspica e chi li esclude non c'è dubbio che l'Arezzo abbia un ruolo centrale. Un ripescaggio è un evento che, in teoria, falsa i risultati sportivi ma in realtà per quanto riguarda gli amaranto si tratterebbe di chiedere di tornare al proprio posto. Per questo, all'indomani del concerto dell'anno, quello dei Coldplay a Torino, scelgo come colonna sonora la bellissima “in my place”. Macalli in questi giorni ha più volte ribadito che di ripescaggi non vuol sentirne parlare, e lo aveva già dimostrato lo scorso anno quando ammise il Rimini solo come squadra in soprannumero e perché costretto dai dirigenti federali. D'altronde, c'è da capirlo: dirige da tempo immemorabile un baraccone che non è più credibile neanche per se stesso, con campionati decisi più dalle penalizzazioni che dai punti conquistati sul campo, e cerca di difendere quelle disastrate società che, con criteri che alla prova dei fatti si dimostrano discutibili, ha ammesso ai campionati. Se ci sarà spazio, è questo il Macalli-pensiero, la priorità sarà per le retrocesse dalla Lega Pro, anche se magari hanno avuto pesanti penalizzazioni per non aver pagato contributi o stipendi. Un pensiero debole, come è facile capire, ma d'altronde in un paese dove ognuno parla solo la lingua che gli altri vogliono sentire, a cominciare dai politici, ce la vogliamo prendere col Macalli di turno che si esprime in difesa dei suoi associati, che guarda caso sono anche i suoi elettori? Se qualcuno, però, avesse un sussulto di coscienza nei palazzi del calcio si dovrebbe ricordare di una società ingiustamente penalizzata e costretta alla retrocessione dalla B, la cui onestà è stata poi certificata dalla stessa Federazione durante il processo penale di Napoli, e magari anche di un campionato successivo nel quale l'accesso ai play off fu impedito da una squadra che si ritirò non giocando l'ultima partita, un finale ai confini della truffa che solo una città già piegata dai veleni di un brutto calcio come Arezzo poté sopportare. Oggi quindi, di fronte a una società sana ed ambiziosa che progetta ed agisce come quella amaranto e che ha già conquistato, e speriamo lo faccia ancora di più, un posto di preminenza in chiave ripescaggio, dirigenti veri dovrebbero ridarle quello che le è stato ingiustamente tolto. Tra l'altro, nel calcio non si può neanche dire che la colpa ricade sui predecessori, visto che i vertici federali sono sempre gli stessi da quando avevo i calzoni corti. Sarebbe bello, ma poco italiano. Io comunque spero che accada: “in my place”, lì voglio stare.
scritto da: Luca Caneschi, 25/05/2012
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Commento 1 - Inviato da: Moderato, il 25/05/2012 alle 17:09
Ma il danno che ci hanno fatto chi lo paga? i signori della stanza dei bottoni possibile che non vengano puniti per torti fatti a società, che la nostra, che è risultata estranea ai fatti e assolta??? E' uno schifo la nostra vicenda è andata nel dimenticatoio e nessuno più se ne è occupato??? Adesso che almeno ci ridiano in parte dell'enorme torto subito e anche se arriviamo 6° l'Arezzo deve essere la prima squadra ad essere rispescata!!!!