SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Arezzo-Pergolettese: il Museo racconta...
Sono solo tre i precedenti amaranto con i "Cannibali" di Crema, squadra espressione del Pergoletto, quartiere popolare della cittadina lombarda. Al Comunale i gialloblù, allora si chiamavano ancora Pergocrema, hanno giocato una volta sola: era la stagione 2009/2010 e l'Arezzo si impose facilmente grazie alle reti di Coppola, Maniero e Togni.
TweetIl pareggio acciuffato in extremis a Lecco ha permesso agli amaranto di non uscire a mani vuote dalla doppia trasferta ravvicinata, ma Di Donato non può certo essere soddisfatto del gioco espresso dai suoi e dei risultati ottenuti nel nuovo anno. Il tour de force causato dal recupero della partita rinviata per sciopero si concluderà domenica tra le mura amiche, quando ritroveremo la Pergolettese. All’andata, il match terminò in parità (1-1) tra la rabbia di Cutolo & Co., penalizzati da alcuni grossolani errori arbitrali e dalla imprecisione sottoporta di Cheddira, allora titolare, che si divorò un paio di occasioni colossali. Quello del 15 settembre scorso, pensate, era solo il terzo precedente nella storia delle due squadre. Gli altri due si riferiscono alla stagione 2009/10, quando i gialloblù si chiamavano ancora Pergocrema. La compagine di Crema che rappresenta il quartiere di Pergoletto, infatti, ha cambiato denominazione varie volte: Pergolettese, Pergocrema e addirittura Cremapergo a fine anni Novanta, nel disastroso tentativo di unire le due squadre cittadine, i gialloblù e i bianconeri del Crema, in realtà separati da un’accesa rivalità. In quella stagione, l’Arezzo ottenne due vittorie roboanti contro i Cannibali. All’andata, nel giorno di Ognissanti, la formazione allenata da mister Semplici si impose 3 a 1 grazie al gol fulmineo di Carmine Coppola (che avrebbe lasciato Arezzo a gennaio trasferendosi al Taranto), al raddoppio di Maniero e al tris calato da Togni nella ripresa, prima del gol della bandiera degli ospiti firmato dal rigore di Le Noci. Allo stadio Voltini di Crema, invece, andò in scena una delle partite (qui la sintesi) più pazze dell’ultimo decennio: in panchina stavolta c’era Galderisi, con una staffetta con l’attuale mister della Spal che si protrarrà fino a fine stagione, e i suoi, in maglia bianca, andarono avanti di due gol nella prima metà del primo tempo con un colpo di testa di Chianese e una staffilata di Erpen. La partita sembra in totale controllo ma i gialloblù accorciano con il solito rigore di Le Noci. Poco dopo “Godot” Fofana, di cui si aspettava ancora la prima rete in campionato, firma il nuovo doppio vantaggio. Sembra finita, ma in pochi minuti i Cannibali trovano due gol che pareggiano i conti. Per fortuna ci pensa Figliomeni con un colpo di testa all’angolino a fissare il punteggio finale sul 3 a 4, anche se ci vollero anche un paio di interventi provvidenziali di Mazzoni per evitare il nuovo pareggio dei locali.
Ci vuole di spulciare tutto l’imponente archivio del Museo Amaranto, inoltre, per trovare una manciata di giocatori che hanno vestito entrambe le maglie: alcuni tutto sommato dimenticabili come Maurizio Frediani, il difensore Giuseppe Rizza, il centrocampista Riccardo Cazzola o l’attaccante Emanuele Testardi (sigh), altri che invece hanno lasciato un segno in un modo o nell’altro. Per esempio Denis Maccan, al Pergocrema nel 2010/11, ad Arezzo non ha mai segnato ma verrà ricordato come il ricambio nei minuti finali per Elvis Abbruscato in quella stupenda stagione 2003/04; compagno di squadra di Maccan in maglia gialloblù in quella stagione c’era anche Aniello Panariello, che poi farà la fortuna di Ezio Capuano soprattutto nella stagione 2014/15, quando fu titolarissimo nella sua difesa a tre segnando anche tre gol, tra cui quello decisivo contro il Monza in casa che regalò la matematica salvezza agli amaranto e mandò Capuano all’ospedale per un malore accusato dopo la folle esultanza sotto la Sud. Meritano menzione anche il portiere Concetti, titolare in prestito dalla Lazio nel 2000/01, anche se non disputò i playoff contro il Livorno, oppure Rey Volpato, al Pergocrema nel 2012 e attaccante amaranto nell’ultima stagione di serie B con sei gol all’attivo: il gol contro lo Spezia in casa all’ottava giornata che ruppe il digiuno di reti dell’Arezzo di Conte che durava addirittura da sei giornate, due doppiette casalinghe contro Pescara e Cesena e il gol all’ultimo tuffo al San Paolo contro il Napoli che ci regalò un prezioso pareggio.
Domenica, insomma, sarà necessario tornare al successo, proprio come nell’unico precedente casalingo della storia. Avanti Arezzo!
scritto da: Luca Amorosi, 24/01/2020
Tweet