SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Un sospiro di sollievo, ma i problemi restano. Per Di Donato adesso i punti valgono doppio
Il gol di Tassi contro il Como, alla fine del recupero, ha certificato l'attitudine della squadra a non mollare mai: anche contro Carrarese, Renate e Lecco gli amaranto erano stati capaci di rimontare. Però la squadra continua a prendere gol in fotocopia e per l'allenatore non c'è più tempo per gli esperimenti: di qui a maggio ogni partita può essere decisiva
TweetUn gol al 97’ forse non può dare la felicità, ma sicuramente fa tirare un sospiro di sollievo. Dopo un campionato passato a farsi rimontare all’ultimo respiro, quest’anno l’Arezzo pare avviato a percorrere il sentiero opposto. Ben quattro le rimonte allo spirare della gara (Carrara, Renate, Lecco e Como) e solo una quella subita (ma dolorosa, perché ad infliggercela sono stati quelli del Siena). Il ripetersi dell’evento attesta una caparbietà, una tigna, un desiderio di non mollare che fa onore e merito alla squadra ed al suo allenatore. Prima di arrendersi i nostri in campo ce la mettono tutta e per chi tifa non è una garanzia di poco conto.
Purtroppo questa squadra si porta dietro un peccato originale (nel senso che ce lo trasciniamo dall’inizio e di emendarlo non se ne parla) rappresentato dal modo in cui si becca regolarmente gol in maniera fessacchiotta. I cross a centro area sono ormai diventati un autentico incubo perché i centrali o non ci sono (perduti, chissà perché, in qualche proiezione offensiva scontando poi il fatto di non essere veloci nei recuperi) o son piazzati male, o arrivano secondi dietro la punta avversaria. Gli inserimenti dei centrocampisti “nemici” rischiano di farci male perché il sistema di gioco prevede una mediana a due e Foglia ed il compagno di reparto corrono tanto ma non hanno il dono dell’ubiquità.
Si soffre di più sulla catena di sinistra perché Caso, sia per struttura fisica che per caratteristiche tecniche, non è adatto a supportare la fase difensiva di Corrado che spesso è preso in mezzo dagli incursori avversari che arrivano in due da quella parte. Insomma non passa quasi partita che non ci si debba rammaricare per qualche gol balordo. I problemi però non finiscono qua. Contro squadre che si barricano in venti metri, come ha fatto il Como ma anche come in parecchi fanno soprattutto se prima hanno infilato il “gollonzo” del vantaggio, facciamo fatica a giocare. Sul fondo per fare i cross che possono mettere in difficoltà la difesa non ci si arriva quasi mai. In genere si butta in mezzo dalla trequarti e son tutti palloni che invitano i lunghi avversari a far bella figura.
L’unico che ormai punta l’uomo è Caso, che regala episodi spaccapartita e momenti di pura rabbia quando si intestardisce a cercare (e ricercare) per forza l’avversario. In questo modo si sfruttano parzialmente anche le doti di uno come Gori che, se servito faccia alla porta, sbaglia di rado. Si toccano mille palloni, ma sulle seconde palle si arriva quasi sempre dopo e la fase di transizione spesso si imballa con retropassaggi dettati dall’impossibilità di trovare lo spiraglio nella densità di chi ci si oppone.
Fossimo ad ottobre potremmo dire che ci si lavora sopra e si limano i difetti; ma siamo a febbraio inoltrato e l’impressione è che queste siano le caratteristiche che ci accompagneranno fino alla fine. Vedremo se i nuovi arrivi consentiranno almeno di percorrere soluzioni alternative. Per dire: Gioè si è mosso bene nella mezz’ora che ha giocato e ha dato l’impressione di poter essere uomo che fa salire la squadra e che nell’area altrui ci può mettere quel peso che né Cutolo né Gori hanno. Vedremo se Pandolfi porterà qualità sugli esterni d’attacco in modo da far rifiatare Belloni e se Michele Foglia e Antonini andranno a puntellare in qualità il reparto più bisognoso.
Le scelte e il lavoro lo dovrà fare Di Donato, sapendo che da qui alla fine i punti valgono doppio e che ogni settimana le sfide incrociate ti possono far fare gioiosi balzi in avanti o brutti scivoloni. Al momento lo score del ritorno parla di 7 punti in 6 gare contro i 5 fatti all’andata negli stessi incontri. E’ già qualcosa ma non basterà per arrivare come si deve nella griglia finale. Qualcosa in più si deve e si può.
scritto da: Paolo Galletti, 13/02/2020
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