SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Una vera e propria corazzata con la promozione già in tasca. Ecco il Monza di Silvio Berlusconi
Acquistata dall'ex presidente del Milan lo scorso anno, la società brianzola ha fatto le cose in grande allestendo una rosa che sarebbe stata estremamente competitiva anche nella serie superiore. In panchina siede da una stagione e mezzo Cristian Brocchi, condannato a vincere e convincere. In campo sono tanti i giocatori in grado di fare la differenza: per l'Arezzo sarà un impegno davvero probante
TweetDopo la bella vittoria di Busto, per l’Arezzo impegnativa prova, nuovamente in trasferta, contro la capolista Monza. I brianzoli con 60 punti, guidano la classifica, con ben 17 punti di vantaggio sul Renate
LA COSA DA SAPERE la storia del Monza ha svoltato definitivamente nel settembre 2018, quando la società è stata acquistata da Silvio Berlusconi attraverso Fininvest. alla presidenza il fratello Paolo e il fedele Adriano Galliani come amministratore delegato. Dopo una sontuosa campagna acquisti estiva, anche nel mercato di riparazione il club non è stato a guardare. Sono stati acquistati Machin dal Pescara, ma proprietà Parma, cifra dell’operazione che si aggira sui 4 milioni, Mota dalla Juventus U23, in uno scambio che ha visto coinvolto Marchi ed un ricco conguaglio (si parla di oltre 3,5 milioni). Inoltre sono arrivati il centrocampista Morosini (Sudtirol),il giovane attaccante Rauti (2000) dal Torino e Luca Lombardi centrocampista classe 2002 prelevato dalla Recanatese in D. Hanno lasciato il biancorosso, oltre appunto a Marchi, il difensore Negro passato alla Viterbese e Di Munno ingaggiato dalla Vis Pesaro. Nelle ultime settimane si sta allenando con la squadra anche lo svincolato Alessandro Matri, che era stato più di idea di mercato, durante le ultime sessioni.
ALLENATORE In panchina dal 22 ottobre 2018 c’è Cristian Brocchi. Allenatore che non ha bisogno di grandi presentazioni. Da giocatore tanta A con Inter, Milan, Lazio e Fiorentina (con un palmares ricco di vittorie, tra cui due Coppe Campioni), che ha iniziato in panchina dal 2013, prima nelle giovanili del Milan, poi nel 2016 in prima squadra, senza grosse soddisfazioni. L’anno successivo è a Brescia, ma dopo un buon girone d’andata, viene esonerato e sostituito da Cagni. Nell’estate 2017 segue Fabio Capello allo Jiangsu Suning, come suo assistente, assieme a Zambrotta, avventura che termina quando viene allontanato il tecnico friulano. Da diversi mesi ormai nella panchina del Monza, cercando di esprimere il suo calcio propositivo, fatto di giro palla e pressing.
FORMAZIONE Dovrebbe essere schierata col 4-3-1-2. Lamanna – Lepore, Paletta, Scaglia, Anastasio (Franco) – Rigoni (Morosini), Fossati, Armellino (Iocolano) – Machin (Chiricò) – Mota (Brighenti), Finotto.
PUNTI DI FORZA. Difficile scegliere in una rosa così ricca, comunque da tenere d’occhio il terzino Franco Lepore (’85). Giocatore estremamente esperto in categoria, “riciclatosi” terzino negli ultimi anni, dopo una carriera da esterno offensivo. Ottima tecnica, discreto piede, bravo in fase di rifinitura e pericoloso quando appoggia la manovra. Marco Fossati (’92). È il cervello della compagine biancorossa, tanto fosforo, buone trame di gioco, piede educato, temibile sui calci piazzati, sia in chiave conclusiva (2 reti in stagione), che in fase di rifinitura. Uno degli ultimi acquisti José Machín (’96), nazionale della Guinea Equatoriale. Portato in Italia dalla Roma, centrocampista con spiccate doti offensive, abile a giocare sia da regista, ma soprattutto da trequartista. Buona struttura fisica, grossa tecnica di base, ottima visione di gioco, abile ad inserirsi senza palla e temibile quando conclude da fuori area. Infine Dany Mota Carvalho. Classe ’98 nato in Lussemburgo, ma di origini portoghesi, arrivato dalla Juve B, è una punta moderna, non troppo strutturato fisicamente (1,80), ma estremamente cattivo ed abile sia sotto porta che in aerea di rigore.
PREGI E DIFETTI Squadra partita con un unico obbiettivo, quella della promozione. Doveva vincere e ci è quasi riuscita con un girone d’anticipo, avendo maturato un vantaggio estremamente rassicurante (17 punti). La stagione è stata quasi una cavalcata trionfale, anche se ci sono stati alcuni passaggi a vuoto, come la sconfitta interna di domenica scorsa ad opera della Juventus B (1-2) o il pareggio in rimonta subito dal Renate (al 93’ minuto erano in vantaggio di due reti). Società che non ha badato a spese senza tralasciare nulla, consegnando a Brocchi una rosa che sarebbe competitiva anche in serie B. Tanta esperienza in difesa (a novembre per rafforzare la retroguardia è stato ingaggiato l’ex nazionale ed ex Milan Gabriel Paletta), qualità da vendere in mediana e reparto offensivo dove c’è l’imbarazzo della scelta. Per l’anticipo del Brianteo il tecnico dei lombardi dovrà fare a meno di capitan D’Errico (infortunatosi nell’ultimo turno di campionato), mentre potrebbero essere recuperati Bellusci e Palazzi, che in settimana hanno svolto lavoro differenziato. Difesa che si poggia su una coppia centrale formata da un giocatore fisico Paletta (o in alternativa l’ex Cremonese Marconi) ed uno più rapido, Scaglia (mancino che può agire anche da terzino) o l’ex Palermo Bellusci (giocatore con grossa carica e cattiveria agonistica). Sugli esterni Lepore, Sampirisi, Franco o Anastasio, giocatori maggiormente a loro agio in fase offensiva, bravi ad accompagnare l’azione e estremamente dotati di senso tattico. In porta Lamanna, che non è stato proprio irreprensibile durante la stagione, in una terza linea, che numeri alla mano, con 17 reti, è la migliore del torneo. Cerniera centrale dove la qualità la fa da padrone. Fossati, Armellino (l’equilibratore della manovra della compagine di Brocchi), l’ex Chievo Nicola Rigoni, Simone Iocolano, il nuovo acquisto Morosini (spesso decisivo nelle ultime giornate tra goal ed assist), per citarne alcuni, rappresentano un lusso per la categoria, in reparto che spesso e volentieri che ha in mano il pallino del gioco durante la partita. Sulla trequarti il mister si può sbizzarrire a seconda delle esigenze tattiche e degli avversari: il rapido e sgusciante Chiricò, il tecnico Mosti (’98, tra gli under più qualitativi in categoria, 3 reti all’attivo), Machin o lo stesso Iocolano, rappresentano tutti soluzioni di sicuro affidamento ed elevata qualità. In avanti, miglior attacco del girone con 52 reti, come per gli altri ruoli, c’è l’imbarazzo della scelta. Il capocannoniere Finotto (8 reti), l’esperto e possente Brighenti, Mota Carvalho, il giovane Rauti (in gol all’esordio contro il Novara), in un reparto dove ad inizio stagione stentava a trovare spazio Ettore Gliozzi, uno degli attaccanti migliori in C negli ultimi anni. L’Arezzo avrà di fronte una squadra ferita dalla sconfitta di domenica, ma anche quasi appagata dal grosso vantaggio sugli inseguitori, che è sembrata, soprattutto nell’ultima uscita, in attesa della matematica promozione. A livello di qualità e profondità della rosa brianzola, il risultato parrebbe quasi scontato, ma per gli amaranto una sfida da affrontare senza troppi assilli e questo potrebbe essere un vantaggio per la truppa di Di Donato.
ULTIMO PRECEDENTE Risale al 10 ottobre 2017 quando l’Arezzo di Pavanel si impose per 3-0 grazie alle reti di Luciani e la doppietta di Nello Cutolo. All’andata il Monza si impose con un netto 0-4 firmato da Brighenti, Palazzi, Sampirisi e D’Errico.
scritto da: Mauro Guerri, 21/02/2020
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