SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
I bomber più prolifici della storia amaranto (prima parte). Il Museo racconta...
Quali sono i giocatori che hanno segnato di più con la maglia dell'Arezzo? Ecco la prima parte della classifica: da Mario Cati e Martinetti fino ad Abbruscato, passando per ''cuore matto'' Scatizzi, il cecchino Chianese e la bandiera Menchino Neri. Un concentrato di tecnica, ricordi e qualità
TweetDopo aver parlato dei centenari amaranto, visto il perdurare della sospensione dei campionati, a noi del Museo Amaranto non resta che aprire altri cassetti della memoria, consultare gli archivi e proporvi un altro contributo storico e statistico, che stavolta ruota attorno al gesto simbolo di questo sport, alla sua essenza: il gol. Chi sono i dieci realizzatori più prolifici dei quasi cento anni di amaranto? Scopriamolo insieme, ma prima un appunto: sulle reti segnate ci sono sempre delle discrepanze tra una fonte e l’altra, tra i dati ufficiali e i conteggi dei diretti interessati. Noi ci siamo basati sulle statistiche a nostra disposizione al Museo, opera del lavoro certosino del nostro Enrico Bianchini.
10. MARIO CATI e DANIELE MARTINETTI, 32 gol
Al decimo posto ex aequo ci sono due attaccanti di epoche molto lontane tra loro. Ve li aspettavate? Partiamo in ordine cronologico da Mario Cati, bomber di Prato riconoscibile per i capelli rossi e il fisico roccioso. Giocò ad Arezzo solo due stagioni, ma non furono campionati qualunque: quello del 55/56 in Promozione toscana con Andrei in panchina fu da record: l’Arezzo vinse 28 partite su 30, segnando ben 90 gol. Di questi, Cati ne fece addirittura 21 e la stagione successiva, in quarta serie, altri 11 per un totale di 32 in appena 60 presenze. A lui è anche legato un aneddoto particolare: in Arezzo-Vaianese, terminata 9 a 1 per gli amaranto, Cati, che aveva già segnato quattro reti, sbagliò volontariamente un calcio di rigore per non infierire ulteriormente sul malcapitato portiere avversario.
Anche l’attaccante romano classe 1981, aggregato alla rosa della Roma di Capello che vinse lo scudetto nel 2001, ne ha fatti 32 tra serie B e serie C1. Arrivato nel gennaio 2006 per sostituire Abbruscato, segnò 14 gol in B: dieci nella stagione della retrocessione, di cui resta impressa la doppietta a Buffon all’Olimpico di Torino contro la Juventus. Rimasto anche in C nonostante qualche segnale di insofferenza, segna altre 18 reti prima di tornare in B nel gennaio 2009 passando al Sassuolo. In un’intervista rilasciata proprio ad Amaranto Magazine nel 2008, Martinetti diceva ad Andrea Avato: “Fammi avere la classifica dei bomber dell’Arezzo, non si sa mai”. Eccola qua, Daniele, sei tra i primi dieci (anche se per media gol sarebbe dietro rispetto a Cati, viste le 86 presenze in amaranto).
9. CASIMIRO SCATIZZI, 34 gol
Trentaquattro gol in 73 partite: una media niente male per Miro, cresciuto nella Fiorentina di Hamrin e Sarti e arrivato ad Arezzo nel 1955 vincendo subito quel campionato di Promozione toscana di cui parlavamo poc’anzi. Scatizzi era compagno di reparto di Cati e in quella stagione segnò venti gol, due in più di un altro compagno di squadra che vedremo quando arriveremo al podio. “Cuore matto”, come lo chiamavano per un difetto congenito che gli impedì una carriera più luminosa, avrebbe giocato nelle fila dell’Arezzo per altre tre stagioni, fino al 1960, ottenendo altre due promozioni. Nel 2017, ci ha lasciato all’età di 77 anni, ma rimane una colonna dell’Arezzo e del Museo.
8. VINCENZO CHIANESE, 34 gol
A pari merito con “Miro” c’è la punta di Melito di Napoli, ma con una media ancora migliore perché sono “solo” 69 le sue presenze nelle file dell’Ac Arezzo nelle tre stagioni di serie C1 successive alla retrocessione del 2007 e prima della chiusura dell’attività del 2010. Attaccante dal baricentro basso, poco attento all’estetica ma estremamente efficace, fu una vera macchina da gol al servizio di Cuoghi e Fraschetti, Cari e Ugolotti, Semplici e Galderisi. Cambiavano gli allenatori, insomma, ma non cambiava il suo fiuto del gol: cinque da gennaio 2008 a fine stagione, 15 nel 2008/09, tra cui ricordiamo una tripletta nel pirotecnico successo casalingo per 6 reti a 5 contro il Sorrento, e 14 nel 2009/10.
7. DOMENICO NERI, 36 gol
Eccolo, ancora lui: al settimo posto c’è Menchino con 36 reti. Di lui abbiamo ampiamente parlato già nell’articolo relativo ai “centenari” amaranto, raccontando il suo primo gol e quello che l’ha reso leggenda. Possiamo però aggiungere che la sua stagione più prolifica fu quella terminata con la vittoria della Coppa Italia di serie C, cioè quella 1980/81 in serie C1, quando andò a segno otto volte in trenta presenze, tra cui una doppietta decisiva nel derby vinto in casa contro il Livorno.
6. ELVIS ABBRUSCATO, 43 gol
“Non ce la faccio, troppi ricordi”. Consentitemi questa citazione prima di parlare di quello che è stato il mio primo idolo calcistico. Elvis arrivò da perfetto sconosciuto e se ne andò come uno degli attaccanti più ambiti della serie B, arrivando poi in serie A con le maglie di Torino, Chievo e Pescara. Con gli amaranto, venti gol nella fantastica cavalcata del 2003/04, quando costituì con Serafini una coppia d’attacco scintillante, 13 nella prima stagione di serie B, in cui affiancò il capocannoniere Gionata Spinesi, e altri dieci nella prima metà della stagione successiva, stavolta al fianco di Floro Flores, prima di passare ai granata in quello che è il più grande rimpianto dell’era moderna, perché con lui fino all’ultimo chissà come sarebbe finita. Tornerà ad Arezzo da avversario con la maglia della Feralpi Salò e da vice di Bellucci e soprattutto di Pavanel nel 2017/18, compiendo un’altra impresa, quella della battaglia totale.
scritto da: Luca Amorosi, 25/03/2020
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