SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
I bomber più prolifici della storia amaranto (seconda parte). Il Museo racconta...
Quali sono i giocatori che hanno segnato di più con la maglia dell'Arezzo? Ecco la seconda parte della classifica: da Flaborea e ''testina d'oro'' Pecchi fino a Magi e Meroi, considerato il più forte di sempre. Ma in testa c'è Aldo Pignattelli, 72 gol a pochi anni dalla fondazione della società amaranto
TweetChi sono i dieci realizzatori più prolifici dei quasi cento anni di amaranto? Scopriamolo insieme, ma prima un appunto: sulle reti segnate ci sono sempre delle discrepanze tra una fonte e l’altra, tra i dati ufficiali e i conteggi dei diretti interessati. Noi ci siamo basati sulle statistiche a nostra disposizione al Museo, opera del lavoro certosino del nostro Enrico Bianchini. Ecco la seconda parte della classifica.
5. SILVANO FLABOREA, 47 gol
“Quell’annata lì rimarrà nella storia. Senza togliere merito alle altre promozioni in B, la prima è sempre la più bella. Come il primo amore, il primo bacio, non si scorda mai. Eravamo una squadra perfetta, un trionfo dell’organizzazione”. Con queste parole nel libro di Luca Stanganini, Flaborea descrive le emozioni legate alla promozione in serie B vissuta da protagonista segnando ben 11 reti: “Io e Meroi ci trovavamo a occhi chiusi. Lui prendeva palla verso il centro, io mi spostavo sulla fascia e lui mi metteva il pallone dentro dove io, con la mia velocità, saltavo la difesa e facevo gol”. Semplice, no? Silvano aveva segnato già sette gol nella stagione 59/60, per poi tornare nel 1963 e restare fino al ’67, anno della retrocessione in C dopo un solo anno tra i cadetti, dove fece altrettanto bene segnando 10 reti e meritandosi la permanenza in categoria con il passaggio all’Hellas Verona.
4. ENZO PECCHI, 51 gol
Classe 1928, Pecchi fu il giocatore più rappresentativo del dopoguerra: dal 1945, quando aveva appena 17 anni, al 1953, in 132 incontri con il cavallo rampante cucito sul petto ha messo a segno ben 51 reti, anche se lui ha sempre affermato di averne fatte 53. La sua stagione migliore è stata quella 1950/51 in serie C, quando andò a segno 14 volte. Forte di testa, tanto da essere soprannominato dai tifosi “Testina d’oro”, con la giusta dose di cattiveria agonistica e bravo a fornire assist ai compagni, poteva rivestire il ruolo di centravanti o di mezz’ala offensiva. Finita la carriera calcistica, fu Ufficiale del corpo dei Paracadutisti e fu molto attivo anche all’interno della Giostra del Saracino, fungendo da giurato tra il 1987 e il 1994, tanto che gli fu dedicata la Prova Generale del giugno 2017, a dieci anni dalla scomparsa.
3. FRANCESCO MAGI, 53 gol
Anche di lui ne abbiamo già parlato nella top ten dei “centenari”. Rispetto a quanto già detto su questo fedelissimo con un gran fiuto per il gol, possiamo dire che fu sua una delle reti con cui gli amaranto schiantarono 3 a 0 l’unica vera contendente al primo posto nel 55/56, ovvero i rivali del Montevarchi, imponendo ai rossoblù l’unica sconfitta stagionale. Fu proprio lui il terzo gemello del gol, con 18 reti all’attivo, insieme a Cati e Scatizzi in quella incredibile stagione.
2. INNOCENTE MEROI, 64 gol
Considerato da chi ci ha giocato insieme e da chi l’ha visto dagli spalti il calciatore amaranto più forte di sempre, Innocente debutta con l’Arezzo in serie C nel 1961 prelevato dalla Sampdoria, e centra il suo primo gol nel derby contro il Pisa vinto 3 a 1 nel nuovo Comunale il 15 ottobre, alla quarta giornata. Sbloccatosi, Meroi non si fermerà più e in quella stagione ne farà addirittura 25, cifre da capogiro che gli consentiranno di vincere il titolo di capocannoniere, prima volta per un amaranto. Quattro anni più tardi arriverà, finalmente, anche la meritata promozione in B, la prima nella storia del Cavallino e, come abbiamo visto parlando di Flaborea, Meroi ebbe un ruolo determinante. Tra l’altro, fu proprio suo il secondo gol nella decisiva vittoria a Carpi. L’ultima stagione di Meroi in amaranto sarà il campionato cadetto successivo, terminato con la retrocessione.
1. ALDO PIGNATTELLI, 72 gol
Il capocannoniere di sempre è praticamente un pioniere del calcio ad Arezzo. La nostra squadra del cuore era stata fondata da appena tre anni, si chiamava ancora Juventus Arezzo e aveva le maglie giallonere quando Aldo, detto Pisetto, debuttò in campionato, il secondo della storia del calcio aretino, in terza divisione toscana. L’anno successivo, l’Arezzo vinse la terza divisione e Pignattelli segnò addirittura 18 gol in 14 partite. Fu però il fratello Alberto a fare carriera, vestendo persino la maglia dell’Ambrosiana Inter nella stagione 1928/29, mentre Aldo rimase ad Arezzo fino al 1939, tranne che per qualche parentesi in altre squadre (Modena, Montevarchi e Torres). E con 72 reti segnate in quegli anni, resta tuttora il più prolifico di sempre.
scritto da: Luca Amorosi, 26/03/2020
Tweet