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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Giacomo detto Lallo a Gallipoli
NEWS

La gente al fianco dell'Arezzo. OA: ''Restiamo tutti uniti. Ma i tifosi sono soltanto vittime''

Un lungo serpentone amaranto si è snodato ieri sera da piazza Sant'Agostino a piazza della Libertà, transitando per Corso Italia. Erano più di 300 i partecipanti, con striscioni, bandiere e tanta voglia di manifestare attaccamento alla squadra. Il presidente del comitato, Stefano Farsetti: ''Non è il momento di puntare il dito contro nessuno. Proviamo a fare un altro miracolo''



La gente si è rimessa in marcia. A fianco di una fede e del sogno di conservare una squadra in serie C. Sono passati soltanto due anni dalla battaglia totale e lo scenario è tornato a farsi fosco, con il rischio concreto di veder sfumare l'iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro.

Come andrà a finire, non si sa. Il popolo amaranto però si è confermato compatto e battagliero. E' bastato il passa parola online, l'appello della curva sud, l'adesione di Orgoglio Amaranto e in più di 300 si sono radunati in piazza Sant'Agostino, in una caldissima notte di fine luglio, per poi sfilare lungo Corso Italia e raggiungere piazza della Libertà.

Tutto senza creare problemi di ordine pubblico, con mascherine in faccia e distanziamento sociale, conciliando presenza attiva e rispetto per le regole. I tifosi hanno esposto striscioni, sventolato bandiere, acceso torce, cantato cori.

Poi, dal sagrato del Duomo, hanno preso parola il presidente di Orgoglio Amaranto, Stefano Farsetti, e il membro del direttivo Francesco Chiericoni. Un breve discorso per entrambi, a sottolineare il valore della serata.

''Non è il momento di puntare il dito contro nessuno - ha detto Farsetti al megafono. Adesso è giusto restare uniti, anche se noi tifosi siamo solo vittime di ciò che sta succedendo. Siamo abituati purtroppo a fare i conti con le difficoltà, a rimboccarci le maniche. Di momenti brutti ne abbiamo attraversati tanti, ma ci sono stati anche momenti belli grazie alla partecipazione popolare. Proviamo a fare un altro miracolo e a mantenere la categoria''.

Nel frattempo, al banco di OA, in tanti hanno contribuito al bene comune acquistando gadget e le nuove t-shirt, mentre venivano staccati i primi cedolini validi come ricevuta d'acquisto per gli abbonamenti della prossima stagione.  

 

scritto da: La Redazione, 30/07/2020





Tifosi in marcia per l'Arezzo e per un altro miracolo

I tifosi in corteo per colorare la città
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