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A Le Caselle arriva la polizia. Lucchetti e polemiche, Arezzo e Melograno vanno per avvocati

Il legale del Melograno ad ArezzoNotizie ha spiegato che l'accordo con l'Arezzo si può rescindere solo dietro pagamento di una penale. Ma la società amaranto la pensa in modo opposto. Il racconto di una collaborazione mai del tutto chiarita che riguardava il vivaio, le strutture o la raccolta pubblicitaria? A settembre 2019 il proprietario del Melograno diceva al Corriere di Arezzo: ''Il vivaio dell'Arezzo è dell'Arezzo, alle Caselle non esiste alcuna società in subaffitto. L'Arezzo sa bene che per dieci anni ha l'esclusiva di quell'impianto''



il lucchetto al cancello principale dell'impianto sportivoIeri è arrivata anche la polizia a Le Caselle. Il Melograno, la società che gestisce la struttura, non ha gradito il fatto che i dirigenti amaranto fossero riusciti a entrare sul campo nonostante il cancello principale fosse stato lucchettato. In programma c'era un raduno di ragazzi e questo ha portato all'incidente diplomatico.

L'avvocato del Melograno, Marco Panozzi, ad ArezzoNotizie ha spiegato che ''l’Arezzo ha sottoscritto in data 24 giugno 2019 un contratto con il quale per cinque anni la società Il Melograno ha ottenuto l’affidamento della gestione delle giovanili e della struttura de Le Caselle. C’è la possibilità di recedere in anticipo ma solo dopo aver pagato una penale. Il 18 agosto scorso tramite pec è stato comunicato dall'Arezzo alla Melograno che non avrebbe più gestito l'impianto su cui ha effettuato degli interventi, investito risorse sia per le strutture che per le squadre giovanili''.

 

Tale penale si aggirerebbe sui 200mila euro, che l'Arezzo contesta. La società amaranto ha precisato che ''ritenendo primario gestire al cento per cento il settore giovanile, essendo l'assegnazione da parte del Comune di Arezzo documentabile come da delibera, mette a disposizione i propri legali per risolvere la questione nei prossimi giorni''.

Insomma, si andrà per avvocati, salvo che le parti non trovino accordi diversi. Una situazione paradossale, considerando che Le Caselle è un impianto comunale che l'amministrazione ha dato in concessione alla Ss Arezzo, fino al 2022, come pertinenza dello stadio. 

 

 

Ancor più paradossale se si pensa che fino a pochi mesi fa l'accordo con il Melograno, mai del tutto spiegato, veniva sbandierato come una manna per le casse sociali dell'Arezzo, sgravate di un onere di circa 250mila euro

 

Il terzo paradosso, il più ambiguo, è che a giugno 2019 l'accordo con Melograno Sports Agency fu presentato come una collaborazione per il settore giovanile.

 

Poi però, quando cominciarono le le polemiche per una situazione poco chiara, il proprietario del Melograno, Paolo Cangi, in un'intervista rilasciata al Corriere di Arezzo l'8 settembre, spiegò che ''la società Il Melograno raccoglie pubblicità per l'impianto delle Caselle. Non c'è nessuna corrispondenza con il settore giovanile dell'Arezzo che si allena in quei campi. Il vivaio dell'Arezzo è dell'Arezzo, non c'entra assolutamente niente il Melograno. Quindi alle Caselle non esiste alcuna società in subaffitto. L'Arezzo sa bene che per dieci anni ha l'esclusiva di quell'impianto''.

 

Il quadro invece oggi pare cambiato. Tra lucchetti, polizia e cause legali che si profilano dietro l'angolo. 

 

scritto da: La Redazione, 26/08/2020





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