SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Stadio, Melograno, stipendi, Basit, mercato, obiettivi. Intervista al direttore generale Fabbro
Il dirigente amaranto fa il punto della situazione sui temi d'attualità. Problemi urgenti: il prato del Comunale infestato da un fungo e la manutenzione dei campini. ''Le prime tre settimane rallentate dalla burocrazia, solo adesso siamo pienamente operativi. Con il Melograno cerchiamo un accordo, ma i tifosi stiano tranquilli: il vivaio tornerà dell'Arezzo al cento per cento. I calciatori in ritiro con noi hanno rinunciato alla mensilità di giugno, lo staff tecnico dell'anno scorso no. La rosa è folta con molti contratti pluriennali, ma il mercato è appena cominciato. C'è tempo per gli innesti, vogliamo fare bene''. Il caso di Michele Foglia, iscritto a bilancio per un valore di 150mila euro
TweetRiccardo Fabbro da circa venti giorni è il nuovo direttore generale amaranto. Lo raggiungiamo telefonicamente mentre sta viaggiando da Roma ad Arezzo per fare un primo bilancio della sua gestione.
“In queste prime tre settimane abbiamo fatto un gran lavoro. Intanto, cosa fondamentale per pianificare il futuro, abbiamo creato l’organigramma: se all’inizio era tutto sulle mie spalle, ora abbiamo suddiviso i compiti fra più persone. Ognuno ha un suo ruolo specifico all’interno della S.S. Arezzo e così possiamo lavorare tutti meglio. Purtroppo siamo stati rallentati dalla burocrazia, che pesa su un passaggio societario come quello avvenuto fra La Cava e la Mag. Adesso siamo però pienamente operativi, pensa che è solo da oggi che ho i poteri di firma per fare il mercato.’’
Partiamo dalla situazione che avete trovato. Ci sono state sorprese in negativo?
''Non ci aspettavamo di trovare una situazione dello stadio così complicata. A parte l’omologazione dell’impianto, che non c’era ma dovrebbe comunque arrivare il 14 settembre, abbiamo trovato il manto erboso completamente distrutto da un fungo e il pozzo per l’irrigazione non funzionante. Stiamo concentrandoci proprio su queste problematiche, che al momento sono prioritarie vista l’assoluta mancanza di manutenzione degli ultimi mesi. Posso dire comunque che oggi partiranno i lavori e che lo stadio sarà a posto in circa quindici giorni.’’
La società ha comunque lo stadio in concessione fino al 2022.
“C’è da fare una precisazione: la vecchia concessione è stata aggiornata con l’uso dell’impianto ''Le Caselle’’ fino al 2024. Essendo un pacchetto unico crediamo che la data finale della concessione sia da ritenersi quindi quella del 2024. Comunque, appena passate le elezioni ci siederemo con quello che sarà l’interlocutore indicato per definire nei dettagli questa faccenda.’’
''Le Caselle'' è di attualità per la questione “Melograno”. I tifosi hanno preso posizione sulla vicenda. Cosa c’è da dire a riguardo?
“In questo momento preferiamo che tutti abbassino i toni su questa storia. I tifosi hanno il pieno diritto di esprimere la loro opinione, ma noi stiamo cercando di trovare con Il Melograno un accordo che non faccia male a nessuno. E’ quindi necessario che tutte le componenti lascino lavorare le due parti in piena serenità. Posso solo affermare che il settore giovanile tornerà in possesso dell’Arezzo al cento per cento. I tifosi su questo possono stare tranquilli.’’
Il problema è che al tifoso, fino a un mese fa, non è mai stata spiegata in maniera chiara la questione. Esisteva quindi un contratto con Il Melograno? E di che tipo?
''Qualcosa esiste ma in termini diversi da quelli di gestione del settore giovanile. Non voglio però entrare nei particolari della questione perché di questa se ne stanno occupando il presidente Monaco e l’amministratore delegato Selvaggio assieme ai nostri legali. Un accordo verrà però certamente trovato.’’
Un altro tema di attualità è la mensilità di giugno da corrispondere o meno in base agli accordi con i tesserati.
''Chi è oggi con noi ha rinunciato alla mensilità di giugno. Abbiamo ufficializzato l’intesa che aveva trovato La Cava e quindi ereditato sia i pro che i contro di quell’accordo. Per esempio c’è da dire che lo staff tecnico della passata stagione non ha rinunciato all’ultimo stipendio''.
Avete ereditato anche molti contratti pluriennali.
“Questa cosa senza ombra di dubbio ingessa il nostro mercato perché con le rose bloccate non possiamo inserire nuovi calciatori se non ne diamo via alcuni. Ci sono tante valutazioni da fare: alcuni calciatori, vedi per esempio Michele Foglia, sono stati reintegrati perché hanno un peso notevole sul bilancio. Se non fargli il contratto significa portare una perdita secca di 150.000 euro, che è il valore con il quale è a bilancio il ragazzo al 30 giugno, si capisce che bisogna lavorare attentamente su più aspetti per far quadrare il cerchio. Michele Foglia è solo un esempio, tra l’altro il ragazzo si è messo a completa disposizione per trovare una soluzione buona per tutti.”
E’ rimasta in sospeso anche la questione Basit, con il suo procuratore che vanta un credito per accordi stipulati nel passato. Qual è la situazione?
“Il procuratore di Basit è lo stesso di Daga, quindi ho avuto modo di parlarci proprio un paio di giorni fa. Mi ha spiegato la vicenda ma per il momento non ci sono particolari novità a riguardo.’’
Qual è l’obiettivo dell’Arezzo per questa stagione?
''Il nostro obiettivo lo potremo definire solo a fine mercato. Per il momento la rosa è praticamente quella dell'anno scorso con un Gori in meno. Vediamo che organico riusciremo ad allestire, poi potremo essere più chiari sugli obiettivi. Ci tengo a precisare però che siamo solo al quarto giorno di mercato, quindi c’è tempo per fare tutte le valutazioni del caso.”
Un'ultima domanda. Quando rivedremo il pubblico negli stadi?
“Spero presto, anche se fino al 30 settembre la chiusura è sicura come da decreto. Bisognerà lavorare con La Lega e le istituzioni per trovare una soluzione in tempi brevi. Le società di serie C hanno pochissime entrate, se gli si toglie anche i ricavi del botteghino i problemi si moltiplicano.”
scritto da: Simone Trippi, 08/09/2020
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