SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Le Logge del Grano
Nel 1846, a sud della Badia benedettina delle Sante Flora e Lucilla, attuale sede dell’Istituto Tecnico Commerciale, iniziò lo sbancamento del grande orto terrazzato dei monaci per realizzare un nuovo slargo, la futura Piazza del Popolo. L’opera, inaugurata nel settembre 1847, fu arricchita nella sua parte occidentale da un mercato coperto, dove poter contrattare le granaglie.
TweetNel 1846, a sud della Badia benedettina delle Sante Flora e Lucilla, attuale sede dell’Istituto Tecnico Commerciale, iniziò lo sbancamento del grande orto terrazzato dei monaci per realizzare un nuovo slargo, la futura Piazza del Popolo. L’opera, inaugurata nel settembre 1847, fu arricchita nella sua parte occidentale da un mercato coperto, dove poter contrattare le granaglie.
L’elegante edificio, provvisto di un grande lucernario sul tetto, era aperto sul lato nord e provvisto di raffinate arcate che gli conferivano l’aspetto di un loggiato. Per questo motivo fu battezzato Palazzo delle Logge del Grano.
Nella struttura si svolgeva il mercato dei cereali ogni settimana, nei giorni di martedì e sabato. La limitrofa piazzetta lastricata, delimitata a settentrione dal monastero, veniva invece utilizzata per stendere ad asciugare le granaglie lavate.
Durante il ventennio fascista Piazza del Popolo fu accorciata nella sua parte orientale per fare posto al nuovo Palazzo delle Poste. La pavimentazione venne rimpiazzata da un giardino all’italiana con aiuole e vialetti. A ovest, invece, le logge mantennero la loro funzione fino agli eventi bellici.
Nel Dopoguerra, tuttavia, furono adattate ad autostazione per i pullman e l’intera piazza divenne un misero posteggio privo di arredi. Il successivo trasferimento della rimessa dei bus portò l’immobile, pesantemente rimaneggiato e irriconoscibile, a divenire sede di alcuni uffici comunali per i servizi demografici, l’anagrafe, la leva, le pensioni, gli atti notori e le autentiche.
Nel giugno 2005, dopo un’odissea durata molti anni, di fronte alla facciata del palazzo furono inaugurati il nuovo giardino all’italiana e il sottostante parcheggio multipiano interrato.
Il recupero estetico dell’area è continuato, in seguito, con il restauro della vicina chiesa della Santissima Trinità e con l’abbattimento, il 7 ottobre 2009, di una porzione del muro che divide Piazza del Popolo dal piazzale della ex caserma Cadorna, permettendo la ricucitura delle due zone.
Proprio in una palazzina del vecchio plesso militare si sono trasferiti gli uffici decentrati del Comune di Arezzo, compresi quelli insediati nelle Logge del Grano, nell’intento di creare uno Sportello Unico Polivalente.
Il 15 ottobre 2009 è stata resa nota la graduatoria del Piuss, Piano Integrato Urbano per lo Sviluppo Sostenibile, che permetterà ad Arezzo, prima classificata in Toscana, di accedere a fondi europei per circa 16 milioni di euro, il più grande finanziamento di natura pubblica mai ottenuto dalla città.
La sovvenzione consentirà di attivare e completare programmi per un totale di 32 milioni di euro, utili a riqualificare il centro storico, a sostenere il sistema produttivo e a potenziare l’offerta turistica e culturale.
Tra i tanti progetti che saranno portati avanti, ci sarà anche la ristrutturazione del Palazzo delle Logge del Grano, che verrà liberato dalle discutibili tamponature che l’hanno trasformato in una struttura anonima. Al suo interno troverà posto un nuovo mercato coperto, dove valorizzare i prodotti tipici del territorio aretino. In un colpo solo saranno quindi restituiti all’edificio ottocentesco il pregevole aspetto originale e la sua prima funzione. I lavori partiranno nella primavera del 2012.

scritto da: Marco Botti, 16/10/2009
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