SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Squadra ringiovanita e che gioca un buon calcio. Il Carpi è avversario temibile
Dopo il cambio societario che ha portato all'addio degli storici proprietari che lo avevano portato fino alla serie A, il Carpi ha cambiato pelle rispetto alla scorsa stagione. In panchina siede da questa estate Sandro Pochesci che predilige un calcio offensivo fatto di possesso palla e velocità. in attacco il pericolo numero uno è Tommaso Biasci, per lui 17 reti nella scorsa stagione con la maglia biancorossa
TweetC’è bisogno di punti nella prossima trasferta che l’Arezzo dovrà affrontare. Gli amaranto saranno ospiti del Carpi allo stadio Cabassi. Emiliani che con 7 punti, sono in settima posizione appaiati ad Imolese, Matelica, Padova e Samb.
ALLENATORE Da questa estate sulla panchina dei biancorossi siede Sandro Pochesci. Romano classe ’63, ex portantino dell’ospedale di Ostia, dopo una carriera da giocatore passata quasi interamente nei campi dilettantistici, nel ’98 inizia ad allenare in Prima Categoria con la Borghesiana. Dopo alcune stagioni tra Promozione ed Eccellenza, nel 2006, la chiamata della Viterbese in C2, poi diverse esperienze in D con Olbia, Flaminia, Monterotondo, finché nel 2014 non si accasa sulla panchina del Fondi. Tre stagioni, che si concludono con il passaggio alla Ternana in B, quando il club viene acquistato da Stefano Bandecchi (ex proprietario proprio del Fondi). Esperienza chiusa in anticipo causa esonero. Arrivato a Carpi dopo le esperienze non troppo positive con Casertana, Bisceglie ed in Moldavia con il Zimbru ChiÈ™inău. Personaggio istrionico, nelle sue conferenze stampa non ha mai lesinato attacchi verso colleghi (Ventura su tutti dopo l’eliminazione con la Svezia), verso giocatori importanti (“Ibrahimovic gioca da solo”) o altre società (ultima in ordine di tempo, la scelta di Pirlo come allenatore della Juve). E’ autore di un libro dove spiega a livello tattico il suo calcio, fatto di possesso, di propensione offensiva e dell’uso sistematico del trequartista.
FORMAZIONE Dovrebbe essere schierata col 3-4-1-2. Rossini – Venturi (Gozzi), Sabotic, Varoli – Bayeye (Danovaro), Fofana, Ghion, Martorelli (Giovannini) – Maurizi – Biasci, Carletti.
PUNTI DI FORZA I giocatori da temere maggiormente sono il capitano Minel Sabotic (’94). Difensore originario del Montenegro, cresciuto calcisticamente in Italia, centrale discretamente strutturato, abile in marcatura, discreto nel gioco aereo, bravo a guidare il reparto. Andrea Ghion, centrocampista classe 2000, che il Sassuolo (dove mister De Zerbi ha espresso spesso e volentieri pareri favorevoli su di lui) ha mandato in C farsi le ossa. Ex trequartista, bravo con entrambi i piedi, discreta tecnica e buona capacità di dettare i tempi della manovra. Samuele Maurizi (’95), trequartista e grimaldello del gioco di mister Pochesci. Fantasista dotato di discreti piedi, buona corsa e spirito di sacrificio. Bravo anche in fase di non possesso, da temere sui piazzati e nelle giocate tra le linee. Infine Tommaso Biasci (’94), giocatore che dopo le 17 reti della scorsa stagione, pareva destinato alla B, ma il trasferimento, per il momento, non si è realizzato. Punta moderna che ama svariare sul fronte offensivo, può giocare in ogni ruolo del reparto avanzato, buona tecnica di base, bravo ad attaccare la profondità e discreto anche in fase di rifinitura.
PREGI E DIFETTI In estate si è consumato il cambio societario: Simone Morelli si è issato al vertice del Carpi Calcio, rilevando la società da Stefano Bonacini, Roberto Marani e Claudio Caliumi, che nelle undici stagioni al vertice del club, lo avevano portato fino alla serie A. Assieme a Morelli la Ncs company al 30%, unica azienda carpigiana a sposare il progetto coordinato e finanziato da Cerea Banca. Un ulteriore 30% è della Vft di Federico Marcellusi, che opera nel settore della frutta, un 10% del consorzio D.N. Legno e un 20 della Holding Campoleone di Firenze. Nelle settimane scorse all’interno del Cda sono emerse le prime difficoltà e pareva addirittura già al capolinea l’avventura di Morelli e del responsabile dell’area tecnica Elio Signorelli. Spifferi prontamente smentiti dal club, ma le nuvole restano. La squadra che, guidata da Riolfo, la scorsa stagione aveva lottato per la B non esiste più. Via giocatori di qualità ed importanti per la C come Vano, Jelenic, Pezzi, Saber, Nobile, Ligi, sostituiti da giovani anche interessanti come Ghion o da ragazzi provenienti dalle categorie inferiori. Trattenuti Biasci, Maurizi, Lomolino (out per infortunio) che speravano di partire, ai quali Pochesci chiede, finché saranno in maglia biancorossa, qualità e di cercare di essere il traino del gruppo. Incertezze societarie che iniziano a lasciare anche qualche scoria all’interno della squadra. Dopo le due vittorie iniziali (Samb e Mantova), il pari incolore con Fano e la sconfitta di Imola, che ha palesato qualche difficoltà, in special modo nella fase difensiva ed in costruzione di gioco, che il mister spera di risolvere al più presto. Per cercare di cambiare la tendenza è stato ingaggiato l’esperto attaccante Andrea Ferretti, ex Triestina e Feralpi, protagonista alcune stagioni fa della promozione degli emiliani in B. Tra i pali Andrea Rossini, estremo che a 30 anni aveva vissuto la C da titolare solo da under e nella vecchia C2, che in questo inizio di stagione si sta dimostrando affidabile e concreto. Difesa che a parte Sabotic, si affida a due under, entrambi ’99, ma già con esperienza in terza serie, come Varoli (forte fisicamente, bravo nel gioco aereo) e Venturi (rapido e arcigno in marcatura), reparto che soffre se allargato e preso in velocità. Un alternativa importante del reparto è rappresentata dall’esperto Gozzi, arrivato a campionato in corso. Sugli esterni, come detto out Lomolino, a destra dovrebbe agire uno tra il francesino Bayeye o il baby Danovaro (’01) entrambi maggiormente a loro agio in fase di non possesso. Sull’out opposto Martorelli, rapido e discreto al cross. Cerniera centrale formata da Ghion e dal muscolare Fofana. Tra le linee Maurizi, catalizzatore della manovra degli emiliani. In avanti con Biasci ci sarà Carletti, due reti in stagione, giocatore fisico, bravo a giocare anche per la squadra. In avanti occhio al 2001 Giovannini, il gol domenica, giocatore dotato di un impressionante cambio passo. Squadra giovane, che gioca un buon calcio, che prova sempre a fare la partita, con un mister, Pochesci, che predica un calcio offensivo, fatto di giocate veloci e palla a terra, che si appoggia soprattutto sulle giocate del trequartista. Sarà gara dove l’Arezzo dovrà provare a pressare alto per evitare il palleggio degli emiliani, costringendoli a ricorrere al lancio lungo.
ULTIMO PRECEDENTE. risale al 6 settembre 1998, stagione che vide il ritorno in C1 degli amaranto. Prima giornata di quel campionato, oltretutto domenica di giostra che vide il trionfo di Porta del Foro con i fratelli Veneri, dove i padroni di casa si imposero per 1-0 sull’Arezzo guidato da Serse Cosmi, grazie ad una rete firmata da Michele De Simone.
scritto da: Mauro Guerri, 17/10/2020
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