SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
L'Arezzo riparte dal Mantova di mister Troise, squadra temibile ma vulnerabile
I lombardi sono risaliti quest'anno fra i professionisti dopo il fallimento del 2017 e stanno disputando un campionato di tutto rispetto, anche se contraddistinto da molti alti e bassi. Il Mantova è una squadra che predilige un calcio propositivo ed ha nel reparto offensivo le sue carte migliori. Lo spauracchio è Ganz, arrivato quest'estate nelle fila biancorosse, autore già di 6 reti e a bersaglio anche nell'ultimo turno di campionato
TweetFinalmente si torna in campo! Dopo la sosta forzata gli amaranto di mister Camplone si apprestano ad affrontare la temibile trasferta di Mantova. I virgiliani con 15 punti, occupano la dodicesima posizione in classifica.
ALLENATORE - In panchina siede, da questa estate, Emanuele Troise. Napoletano classe ’79, ex difensore di Napoli, Bologna e Ternana, inizia la sua avventura in panchina nel 2012 come vice dell’amico Fabio Pecchia a Latina. Nel 2015 è alla Casertana come allenatore della Berretti, mentre la stagione successiva si guadagna la chiamata del Bologna per guidare prima l’Under 17 e poi la Primavera, dove rimane per tre stagioni vincendo un campionato Primavera 2 e soprattutto, nel 2019, il Torneo di Viareggio. Il 7 agosto scorso la chiamata di patron Setti per guidare il Mantova. Allenatore giovane, al debutto tra i grandi, che si ispira a Novellino, Zeman e Mazzone, mister avuti durante la sua carriera da calciatore, a cui piace molto lavorare sul campo, pignolo, che ha creato subito un buon amalgama all’interno dello spogliatoio, perché come da lui dichiarato in fase di presentazione: “Al di là degli aspetti tecnici e tattici, in un gruppo cerco il senso di appartenenza e la cultura del lavoro”.
FORMAZIONE - Dovrebbe essere schierata col 4-3-3. Tozzo – Bianchi (Zanandrea), Milillo, Checchi, Panizzi – Gerbaudo, Zibert, Militari (Lucas Felippe) – Guccione, Ganz (Vano), Di Molfetta (Cheddira)
PUNTI DI FORZA - Da tenere d’occhio il difensore centrale Alessio Milillo (‘97). Arrivato in estate dal Lecco, è giocatore possente (sfiora i due metri d’altezza), forte nel gioco aereo, discreta personalità, sicuro dei propri mezzi, a volte troppo, ma non estremamente veloce. Urban Zibert (’92) metronomo della squadra di Troise. Centrocampista sloveno da diverse stagioni in C, buona struttura fisica, cattivo agonisticamente, è play ordinato, dotato a livello tecnico. Il leader tecnico e carismatico dei virgiliani, ovvero il capitano Filippo Guccione (’92). Mantovano di Ostiglia, uno dei protagonisti della promozione dello scorso campionato, è giocatore veloce, rapido, abile a svariare su tutto il fronte offensivo, duttile, può agire sia da esterno che da trequartista o da riferimento centrale, pericoloso in fase di conclusione. Infine Simone Andrea Ganz (’93), attaccante che sta ben figurando in maglia biancorossa, 6 gol fino ad ora in campionato. Centravanti navigato in categoria, rapido, pericoloso soprattutto negli ultimi 16 metri come il padre Maurizio, discretamente tecnico, bravo anche a giocare per i compagni.
PREGI E DIFETTI - Il Mantova di Troise è squadra che cerca di fare la partita e fino ad ora è una delle migliori formazioni del girone a livello di gioco, anche se, per il definitivo salto di qualità, le manca la costanza e la continuità nei risultati. Esempio sono i tre punti raccolti nelle ultime quattro giornate e la prova di domenica scorsa contro la Virtus Verona, chiusa sull’1-1, dopo un primo tempo ricco di disattenzioni, dove le idee e la qualità non sono mancate, ma dove c’è stata scarsa concretezza. Partita recuperata nella ripresa grazie ad alcuni accorgimenti tattici, con i quali la compagine virgiliana è tornata a sviluppare il proprio calcio, raggiungendo il pari. Formazione capace di grandi partite, su tutte la vittoria 5-1 sul Perugia, ma anche di prestazioni sotto tono come quelle contro Samb e Südtirol. Rosa creata e strutturata per giocare un calcio prettamente offensivo, le 17 reti all’attivo lo stanno a dimostrare. In un’intervista il mister ha descritto così la sua idea di gioco:” La nostra missione è sfruttare le armi offensive mantenendo l’equilibrio”. Di contro la tenuta difensiva non è delle migliori, 14 gol al passivo, complici degli errori dei singoli, a volte di posizionamento della linea, ma anche perché in fase di non possesso, spesso, la terza linea non è schermata e protetta alla perfezione dalla mediana. Contro l’Arezzo non dovrebbero essere della partita i difensori Baniya e Pinton ed il centrocampista Mazza, tutti alle prese con problemi fisici. In porta Tozzo, estremo con esperienza in categoria, reattivo tra i pali nonostante un fisico strutturato e discreto anche nel guidare il reparto. La linea difensiva che dovrebbe prevedere a destra Bianchi, arrivato in estate dal Vicenza, terzino con buona gamba e discreto quando appoggia la manovra mentre sull’out opposto Panizzi, giocatore caratteriale, dotato di buona personalità, maggiormente a suo agio in fase difensiva. Coppia centrale formata da Milillo e Checchi, difensore forte fisicamente, abile nel gioco aereo e cattivo agonisticamente. Nel reparto, nell’ottica di un possibile turnover, potrebbero trovare spazio l’under Zanandrea, ex Juve B, difensore duttile che può giocare sia come centrale che come terzino o il mancino Zappa, arrivato anche lui dalla società piemontese, che potrebbe far rifiatare Panizzi. Difesa, vista la struttura dei suoi centrali, che subisce se presa in velocità o tra le linee. In mediana Zibert, un po' in ombra nell’ultimo turno a Verona, a guidare la manovra, sarà affiancato da Militari, buona prestanza fisica e discreto piede, da Gerbaudo, mancino, classica mezz’ala con buoni tempi d’inserimento o dal baby Lucas Felippe (2000), brasiliano di São Paulo, arrivato in estate dall’Hellas, dinamico, tecnico e discreto al dribbling. Troise potrebbe stupire ed abbassare, come successo in alcune circostanze, nella linea dei centrocampisti Di Molfetta, giocatore prettamente offensivo dotato di buon piede, rapido di testa e pericoloso sui piazzati. Reparto a suo agio se può dettare i ritmi e far girare palla, in difficoltà se pressato e non pienamente sufficiente in fase di non possesso. In attacco capitan Guccione, libero di spaziare sul fronte offensivo, che predilige partire largo per poi giocare spesso tra le linee, probabilmente Di Molfetta, se non sarà utilizzato da mezz’ala e quasi certamente Ganz, capocannoniere che sulle sponde del Mincio si sta rilanciando, in gol anche domenica scorsa contro la Virtus. Attacco comunque ricco di alternative dove il mister ex Bologna può scegliere anche tra il potente Michele Vano, scorsa stagione a Carpi, classica prima punta forte fisicamente ed abile nel gioco aereo, il fantasioso Rosso, esterno rapido e bravo nell’uno contro uno o l’ex Cheddira, che a Mantova ha realizzato le sue prime reti tra i professionisti. Reparto di qualità, il migliore della squadra, dove un discreto giocatore come Cortesi, ex Brescia e Giana sta trovando pochissimo spazio. L’obbiettivo minimo di patron Setti e della società per questa stagione è il mantenimento della categoria, magari raggiungendo i play-off, traguardo alla portata della truppa biancorossa, come coronamento di un’annata vissuta nel cercare di valorizzare il gruppo e la rosa. Al Martelli, i virgiliani, hanno raccolto due vittorie (Perugia e Matelica), altrettanti pareggi ed una sconfitta, contro il Carpi, alla seconda giornata, realizzando 11 reti e subendone 5.
ULTIMO PRECEDENTE - Risale al 28 settembre 2014 quando l’Arezzo di Capuano si impose per 0-1 grazie ad una rete di Pisani nei minuti finali. Il Mantova in panchina era guidato da Ivan Juric.
scritto da: Mauro Guerri, 24/11/2020
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