SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Arezzo, la stagione è tutta in salita. Ma questa squadra adesso può puntare alla rimonta
Che sarebbe stata dura, lo sapevamo tutti fin dal primo giorno che il Covid ha fatto strage nello spogliatoio amaranto. Che fosse così dura lo abbiamo scoperto ieri al fischio finale dell’arbitro a Mantova. Camplone si è lamentato del tour de force in calendario di qui a Natale, ma ha anche detto che non deve diventare un alibi. Anche perché la rosa attuale non è da ultimo posto
TweetChe sarebbe stata dura lo sapevamo tutti fin dal primo giorno che il Covid ha fatto strage nello spogliatoio amaranto. Che fosse così dura lo abbiamo scoperto ieri al fischio finale dell’arbitro a Mantova. L’Arezzo ha davanti una montagna da scalare e lo dovrà fare senza una preparazione adeguata. Bisogna lanciarsi in questo mese vorticoso come quegli acrobati che passano da un trapezio all’altro senza la rete di protezione. C’è il grosso rischio di farsi male ma non ci sono alternative. Tornati ieri notte da Mantova c’è da fare alla svelta un paio di allenamenti e prendere nuovamente il pullman per Imola. Sabato c’è subito un'altra partita, in un clichet monotono e inquietante che accompagnerà l’Arezzo fin sotto l’albero di Natale.
Mister Camplone si è lamentato a ragione della situazione nel dopo partita ma ha anche dichiarato che questo non deve diventare un alibi. Quella denunciata dal mister è una verità ma non deve assolutamente, siamo d’accordo con lui, essere un alibi. Lo sapevamo tutti fin da settembre che questo sarebbe stato un campionato ‘’strano’’, dove avrebbero inciso molti fattori che sono lontani anni luce dai semplici aspetti tecnici. Purtroppo l’Arezzo in questa situazione c’è caduta con tutti i vestiti dentro, come si suole dire, e non c’è altro da fare che mettere il capo sott’acqua, trattenere il fiato, e riemergere il 24 dicembre con più punti possibili in mano.
Punti che vanno in qualsiasi maniera possibile raccolti fin da sabato ad Imola contro una squadra che è una diretta concorrente. I valori della rosa amaranto oggi sono ben differenti da quelli di una squadra che deve lottare per evitare l’ultimo posto ma i 3 attuali punti in classifica impongono di ragionare da squadra mediocre. Da qui a prima possibile l’Arezzo deve riuscire a mettere qualche squadra dietro di sé. Quando dietro ne avrà almeno cinque si potrà fermare il tempo e vedere quante giornate mancano e stabilire magari nuovi orizzonti.
Ma oggi no. Oggi nel mirino bisogna avere solo una salvezza che può essere tranquillamente centrata partendo da quelle buone novità – Sala, Di Paolantonio, Kodr – viste a Mantova. La società sta facendo grandi sforzi, dopo alcuni errori iniziali di valutazione, che meritano un finale all’altezza. Che sia un anno maledetto questo 2020 è inutile ricordarlo. Che però diventi anche un anno maledetto per l’Arezzo oggi non ci sembra giusto. E speriamo che il vento giri.
scritto da: Simone Trippi, 26/11/2020
Tweet