SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Ambizioni di vertice e grande solidità difensiva. Il Modena di Mignani sarà un osso duro
Costruito per competere con le migliori del girone, il Modena non sta tradendo le attese e viaggia sicuro nel gruppo di testa, distanziato di cinque punti dalle battistrada. La difesa è il punto forte degli emiliani e con sole otto reti suite è la migliore del girone assieme a quella del Sudtirol. Davanti la manovra gialloblù si basa sulla forza di Scappini e sull'estro di Tulissi, talentuoso giocatore che svaria su tutto il fronte offensivo.
TweetDopo il brodino con la Fermana, al Comunale arriva una delle protagoniste del girone, ovvero il Modena. I canarini con 24 punti, occupano la quarta posizione in classifica assieme a Feralpi, Mantova e Samb.
ALLENATORE - In panchina, dal 25 novembre 2019, siede Michele Mignani. Genovese classe ’72, una carriera come difensore con le maglie di Lucchese, Pistoiese e soprattutto Siena, di cui è stato bandiera e capitano nella storica promozione in A del 2003. A Olbia nel 2016, esperienza conclusa in anticipo con il suo esonero, è stata la sua stagione d’esordio come capo allenatore in una prima squadra. In precedenza aveva allenato gli Allievi e la Primavera del Siena e poi era stato secondo di Beretta prima e Breda poi a Latina in serie B. Dopo l’avventura in Sardegna, due anni sulla panchina della Robur, dove nella stagione 2017-18 sfiora la B, prima arrivando secondo in campionato e poi perdendo la finale play-off contro il Cosenza. Mister con buona esperienza, a cui piace far giocare i suoi palla a terra ed in velocità, meticoloso e bravo a leggere la partita.
FORMAZIONE - Potrebbe essere schierato con il 4-3-1-2. Gagno - Bearzotti, Pergreffi (Ingegneri), Zaro, Mignanelli - Prezioso (Davì), Gerli, Castiglia (Muroni) - Tulissi - Scappini, Monachello (Spagnoli)
PUNTI DI FORZA - Da tenere d’occhio Giovanni Zaro (’94) ex nazionale under 18 quando vestiva la maglia delle giovanili dell’Inter. Difensore centrale strutturato, supera il metro e novanta, discrete qualità tecniche e una personalità da leader, non estremamente veloce, ma incisivo di testa ed in marcatura, bravo a guidare la linea. Fabio Gerli (’96), giocatore ordinato e dinamico, voluto da Mignani che lo aveva allenato a Siena, bravo ad inizio azione, rapido e veloce nella giocata. Play propositivo, anche se a volte risulta troppo lezioso. Il trequartista Tiziano Tulissi (’97) che il Modena, in estate, ha acquistato a titolo definitivo dall’Atalanta. Regista offensivo, seconda punta o esterno d'attacco, giocatore talentuoso che si muove con grande intelligenza senza palla, abile nell'ultimo passaggio, ottimo nel palleggio e nel controllo palla. Infine Stefano Scappini (’88) attaccante esperto in categoria, capocannoniere dei gialloblù con quattro reti, potente fisicamente, discreto con i piedi, forte nel gioco aereo e di sponda, che in fase di rifinitura.
PREGI E DIFETTI - La società di patron Romano Sghedoni (fondatore e proprietario del colosso Kerakoll) e del diesse Luca Matteassi, ex Piacenza, arrivato a giugno, in questa stagione non hanno lasciato nulla al caso, costruendo una squadra competitiva, con una rosa profonda e di qualità, per accontentare il desiderio estivo del suo presidente, “Dovremo fare paura a tutti”. La classifica, quarto posto, anche se in coabitazione, per il momento sorride agli emiliani, ma c’è rammarico per alcuni punti persi sia per ingenuità come a Matelica (sconfitta per 3-1) con l’espulsione, evitabilissima, di Pergreffi con la squadra in vantaggio, sia per sfortuna come nella sconfitta interna con il Südtirol (1-2 per gli altoatesini), dove la formazione di Mignani, può appellarsi alla malasorte ed al mancato cinismo. Formazione che gioca spesso e volentieri in verticale appoggiandosi su Scappini, che sfrutta molto gli inserimenti dei centrocampisti e di Tulissi, che si apre tanto sui terzini, portati soprattutto ad attaccare e che fa tanta densità offensiva. Squadra che per definitivo salto di qualità deve limare un paio di cose come la difficoltà nel chiudere le partite, esempio ne è la gara con la Fermana di sabato scorso, vinta per 1-0, nonostante un dominio costante ed eliminare un certo “narcisismo”, ovvero quello di piacersi troppo durante le partite eccedendo nelle leziosità. Comunque è compagine quadrata, con una buona dose di “talento” per la categoria all’interno della propria rosa, specialmente in mezzo al campo ed in attacco, che non rinuncia a fare la partita. Al Comunale dovrebbero mancare Mattioli e Rabiu.In porta Gagno, non troppo strutturato, ma reattivo e rapido tra i pali, discreto nelle uscite, soprattutto in quelle basse.
Linea difensiva, la migliore del girone assieme al Südtirol, con 8 reti subite, che vede sull’out di destra l’ex Enrico Bearzotti, che all’Hellas Mandorlini ha trasformato in terzino, grande corsa e ottimo piede, mentre a sinistra ci dovrebbe essere Mignanelli dinamico, buoni tempi d’inserimento, agonista e discretamente caratteriale. Entrambi maggiormente a loro agio in fase di possesso e quando accompagnano la manovra. Centrali Zaro e probabilmente Pergreffi, tornato titolare nel turno scorso, mancino, forte fisicamente ed abile nel gioco aereo, che dovrebbe essere preferito ad Ingegneri, maggiormente tecnico e decisamente più dinamico dei due compagni di reparto. Centrali, che nel caso giocasse la coppia Zaro-Pergreffi, con i loro centimetri, vanno a nozze su campi pesanti, ma potrebbero soffrire se presi in velocità o allargati sugli esterni. Terza linea dei canarini che vede, oltre a Stefanelli, giocatore discreto in marcatura, altri due ex amaranto: il centrale Luca Milesi ed il terzino Varutti. In mediana Gerli a dettare i tempi che dovrebbe essere affiancato da Prezioso, in gol sabato, rapido e tecnico, lottatore, ma anche discretamente razionale e da Castiglia, buona fisicità, giocatore che si può sostituire a Gerli in fase di costruzione, discreta visione di gioco e pericoloso dalla distanza. Le alternative sono Muroni, centrocampista tascabile, inesauribile motorino, con apprezzabili tempi d’inserimento o Guido Davì mediano esperto e forte fisicamente. Reparto che soffre se pressato e si gli viene evitato di poter palleggiare e servire con una certa frequenza Tulissi, che agirà tra le linee. Suo alter ego nel ruolo è il funambolico e fantasioso Sodinha, brasiliano estremamente tecnico, abile sui piazzati, che “paga” un fisico non proprio da atleta che spesso e volentieri lo ha fermato in carriera. In avanti certo del posto pare Scappini, che potrebbe essere affiancato da Monachello buona forza fisica e discreta tecnica, temibile negli ultimi sedici metri o Spagnoli, tre reti in campionato, bravo nel gioco aereo e nel lavoro sporco, discreto stoccatore, punta che svaria tanto, nonostante la stazza. Reparto offensivo che vede inoltre Rocco Costantino ex Bari, prima punta abile in area di rigore, ma che non disdegna nemmeno aggredire la profondità o il giovanissimo Fabio Abiuso, 2003, che ha debuttato in C neanche maggiorenne, promosso direttamente dagli allievi, ragazzo di cui si parla un gran bene, discreto tecnicamente e già con una buona struttura fisica. Squadra che l’Arezzo non deve fare l’errore di aspettare, perché compagine con ottime qualità che si trova a suo agio se può fare la partita e sviluppare il proprio gioco. Lontano dal Braglia, tre vittorie, due pareggi e altrettante sconfitte, con 6 reti realizzate e solamente 3 subite.
ULTIMO PRECEDENTE - Risale alla B, 3 giugno 2007, quando le formazioni, alla penultima giornata, pareggiarono per 0-0, partita condizionata dall’espulsione di Terra e dall’errore, nei minuti finali, di Ranocchia sotto porta.
scritto da: Mauro Guerri, 12/12/2020
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