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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Stefano tifoso vero
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Con mister Destro il Fano ha trovato più equilibrio. Ma l'Arezzo non può fallire ancora

Subentrato ad Alessandrini, artefice della salvezza della scorsa stagione, Flavio Destro ha dato solidità ai granata marchigiani. Dopo una pessima partenza infatti il Fano sta imboccando la strada giusta alla ricerca della permanenza in categoria ed è reduce da tre risultati utili consecutivi che hanno fruttato cinque punti. Squadra che non segna molto ma che subisce poco, ha in Barbuti il riferimento offensivo più pericoloso



Riccardo Barbuti, punto di forza del Fano (foto almajuventusfano1906.com)

Partita della vita, quella che dovrà affrontare domani l’Arezzo, quando al Comunale sarà di scena il Fano. I granata, con 10 punti, sono in penultima posizione assieme al Ravenna, con tre lunghezze di vantaggio sugli amaranto.

 

ALLENATORE - Lo scorso 2 novembre Flavio Destro ha sostituito in panchina Marco Alessandrini, mister artefice della salvezza della scorsa stagione. Classe ’62, piemontese di Rivoli, ex difensore di Ascoli, Catanzaro e Cesena è il padre di Mattia, attaccante del Genoa. Inizia la carriera da allenatore nel ’99 alla guida del Camerino, Eccellenza marchigiana. Dopo alcuni anni nei dilettanti debutta in Lega Pro con il Montichiari, ma viene esonerato dopo poche settimane. Per due stagioni è vice di Lerda a Crotone e Torino. Nel 2014 viene chiamato dall’Ascoli, ma a fine stagione, nonostante la salvezza, non viene riconfermato. Nel 2016 sostituisce Jaconi alla Fermana, in D, che riporta in C al termine della stagione successiva. Con i gialloblù due discrete stagioni con altrettante salvezze, ma nello scorso campionato, il 14 ottobre 2019, viene esonerato con la squadra invischiata nella lotta per non retrocedere. Mister che fa dell’organizzazione di gioco uno dei suoi punti di forza. Destro, che ha in Mazzone uno dei suoi maestri, è allenatore caratteriale ed abile ad adattare i propri schemi ai giocatori che ha a disposizione.

 

FORMAZIONE - Dovrebbe essere schierata col 4-3-3. Meli; Cargnelutti, Brero (Di Sabatino), Zigrossi, Paolini; Maino (Parlati), Amadio, Carpani; Ferrara, Barbuti, Baldini

 

PUNTI DI FORZA - Da tenere d’occhio Riccardo Cargnelutti (’99). Difensore scuola Roma, di proprietà del Modena, giocatore duttile, centrale che può agire anche da terzino come nelle ultime partite, strutturato fisicamente, cattivo agonisticamente nonostante sia un under, discreto in marcatura, ma non troppo rapido. Gianluca Carpani (’93) mezz’ala che può agire anche davanti alla difesa o da trequartista. Buona facilità di corsa, discreti tempi d’inserimento e movimenti senza palla, temibile quando arriva alla conclusione. Stefano Amodio (’89) play della formazione di Destro. Centrocampista non troppo strutturato fisicamente, avrà il compito di far girare la squadra, anche se pecca in dinamismo, ma possiede un piede educato e discreti tempi di gioco. Infine Riccardo Barbuti (’92), il giocatore maggiormente talentuoso della compagine marchigiana. Attaccante centrale, seconda punta o esterno all’occorrenza, dinamico nonostante la buona struttura fisica, lottatore e pericoloso quando riesce ad essere servito in verticale.

 

PREGI E DIFETTI - Compagine che arriva al recupero di domani probabilmente nel miglior momento della propria stagione, reduce da cinque punti conquistati in tre partite, grazie alla vittoria sul Legnago (1-0) ed ai pareggi con Vis (0-0) e Feralpi (1-1) di domenica scorsa. Dall’avvento del mister piemontese, ma ascolano d’adozione, i granata hanno perso solo una partita, su sette giocate, quella casalinga con la Virtus Verona, dando la sensazione di aver trovato i giusti equilibri per poter provare a lottare per la salvezza, impresa che con mister Alessandrini non pareva più possibile. Squadra dall’età media bassa, tra le più giovani del girone, che a livello fisico è apparsa ben preparata, discretamente aggressiva, che nonostante la classifica, non subisce troppi gol ,17, ma sta mancando sotto porta e in fase realizzativa, con solo 9 reti all’attivo, peggior attacco con la Fermana. Il Fano è squadra che ultimamente subisce poco, che fa molta densità in zona palla, che ha giocatori tosti e veloci nelle ripartenze. Nella sfida del Comunale rosa al gran completo per mister Flavio Destro. In porta ci sarà l’under Meli (’99), scorsa stagione a Pistoia e Rimini, estremo discretamente strutturato, maggiormente a suo agio tra i pali, mentre appare meno sicuro nelle uscite. Persa la titolarità nell’ultima partita di Alessandrini, in favore di Viscovo, ha riconquistato la porta grazie alla squalifica di quest’ultimo. Il giovane portiere così si è rilanciato, facendosi trovare pronto soprattutto contro il Südtirol, dove ha parato anche un rigore a Karic. Linea difensiva che potrebbe vedere a destra Cargnelutti e sull’out mancino molto probabilmente Paolini, centrocampista che si sta ben adattando al ruolo, che dovrebbe essere preferito a De Vito, esterno con buona esperienza in categoria, dotato di corsa e applicato a livello tattico. La coppia centrale dovrebbe essere composta da Zigrossi, discreto tecnicamente, applicato in marcatura e abile nel guidare il reparto e Brero, arrivato a campionato in corso, strutturato fisicamente, forte nel gioco aereo e discreta dose di cattiveria agonistica. Le alternative sono rappresentate da capitan Di Sabatino, che nelle ultime giornate ha perso il suo posto tra i titolari e da Luca Bruno, decisamente più dinamico dei suoi compagni di difesa. Reparto strutturato, che soffre se preso in velocità. In mediana Amodio come play e come mezz’ali due tra Carpani, Marino, centrocampista reiventato trequartista da Alessandrini e spesso utilizzato nel ruolo anche da Destro, discreto in entrambe le fasi, in gol al Curi contro il Perugia alla prima giornata, che spesso è utilizzato come primo pressing e schermo sui costruttori di gioco avversari o Parlati. Quest’ultimo mezz’ala classe ’97, in gol lo scorso turno con la Feralpi, capocannoniere della squadra, agonista, gran corridore, giocatore che non si risparmia, discreto negli inserimenti. Alternative sono rappresentate dai baby Scimia e Isacco e dall’italo-tanzaniano Said. Reparto che non pecca in generosità e grinta, ma che spesso appare in difficoltà a livello di costruzione di gioco, dove i granata devono migliorare nella rapidità del giro palla e nell’ultimo passaggio. In avanti le sorti offensive passeranno molto dai piedi e dalla testa di Barbuti che dovrebbe essere affiancato da Baldini, rapido e discretamente fantasioso e da Vincenzo Ferrara, maggiormente strutturato rispetto al compagno e più abile a giocare per la squadra. Reparto offensivo che inoltre vede under come Nepi (’00), il più utilizzato a partita in corso, prima punta con una discreta struttura fisica, Longo (’98) e Sarli (’00), brevilineo ed abile ad agire sugli esterni. Fermana che arriva al Città di Arezzo con l’intento di fare punti, dando continuità alla buona serie di risultati delle ultime settimane, che sicuramente farà una gara accorta senza scoprirsi troppo, anche se Destro è mister a cui piace un calcio propositivo. Squadra non estremamente fantasiosa e spettacolare, ma rognosa ed arcigna, le quattro espulsioni rimediate fino ad oggi in campionato lo stanno a dimostrare. Lontano dal Mancini ha raccolto quattro punti frutto di altrettanti pareggi (Perugia, Carpi, Südtirol e Pesaro) e due sconfitte (Cesena e Ravenna, che costò la panchina ad Alessandrini) con 2 reti realizzate e 6 subite.

 

ULTIMO PRECEDENTE - Risale ad oltre 20 anni fa, ovvero al 26 aprile 1998, quando gli amaranto guidati da Cosmi (poi promossi a fine stagione) si imposero con un netto 3-0. Le reti videro la firma di Pilleddu, Gabriele Graziani e Firli.

 

scritto da: Mauro Guerri, 16/12/2020





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