SERIE D GIRONE E - 1a giornata
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Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Fax, all'uopo vogliate, pubblicità gratuita
Non cambia la tendenza a farsi uno spot sulle spalle dell'Arezzo
TweetQuesta settimana voglio parlare di fax. Non è stato facile trovare una canzone adatta, e in effetti l'argomento non è proprio coinvolgente sul piano emotivo, ma ho comunque trovato un pezzo dei Laurel Collective che si intitola, significativamente, “Fax of death”. E' stato per fax, infatti, che si è venuti a conoscenza dell'offerta di acquisto dell'Arezzo da parte di un gruppo capitanato da Gianfranco Promutico, e la cosa mi ha indotto a più di una riflessione su come cambiano i tempi. Ho l'età per ricordare cosa successe quando vennero introdotti i fax: sembrava la più grande invenzione dell'universo, poter inviare documenti da un numero di telefono all'altro, in tempo reale e senza doversi spostare o farli spostare spedendoli per posta. Ognuno di noi, quando ha avuto in mano il primo fax, ha gridato al miracolo, quasi convinto che l'uomo non potesse inventare niente di meglio. Oggi, a distanza di vent'anni, è diventato vetusto alzarsi e fare un fax, e a chi ce lo chiede rispondiamo attoniti “ma non hai una mail?”, considerandolo un derivato della preistoria. Per la verità un tuffo nel passato lo ha fatto fare anche il testo del fax stesso, infarcito di terminologie auliche. Le parole usate, oltre che corrette sul piano grammaticale, sono anche eleganti ed affascinanti, per carità: ma chi le usa più, ormai, “mi pregio informarvi”, “altresì”, “onde realizzare”, “all'uopo vogliate”, “prendere contezza della missiva che parimenti si trasla” o “incontro auspicabilmente risolvente”? Sono espressioni che sembrano scritte con la piuma d'oca intingendo sul calamaio, a lume di candela su una scrivania di legno pregiato. L'offerta, giunta prima agli organi di stampa e poi ai naturali destinatari, la dirigenza dell'Arezzo (forse problemi a trovare il numero di fax?), è stata comunque respinta al mittente, così come risulta ufficialmente non pervenuta quella dell'ex vicepresidente del Pierantonio, tale Marco Sposini, che apparirebbe, secondo quanto letto su qualche sito, incerto se buttarsi sull'Arezzo o sul Deruta. Tutto cambia, insomma, e oggi il fax è diventato un oggetto quasi da antiquariato, ed espressioni come “parimenti” o “all'uopo” non si usano più. Una cosa, però, in tanti anni non è mai cambiata: la tendenza a farsi pubblicità gratuita alle spalle dell'Arezzo, Unione Sportiva, Associazione Calcio o Atletico che sia. Eppure questo, più di ogni altra cosa, ha veramente stufato.

scritto da: Luca Caneschi, 26/10/2011
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