Sceglie, decide, allena. E investe sul futuro. E' sempre più l'Arezzo di Abel Balbo

L'argentino è fra quelli che hanno finanziato l'affascinante operazione legata al villaggio amaranto e che ha portato alla nascita della Football Academy: "Credo in ciò che stanno facendo questi dirigenti e sto al loro fianco senza nessun dubbio". Il nuovo tecnico intanto sta preparando il ritiro (in altura) con 5 ore giornaliere d'allenamento. La partecipazione alla Coppa Italia professionisti non modificherà i programmi: l'obiettivo è arrivare al top per il campionato, che sia serie D o Lega Pro

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Quello in via di formazione è l’Arezzo di Abel Balbo, non soltanto dal punto di vista tecnico. Il marchio che sta imprimendo l’argentino sul progetto della società è molto forte e non riguarda esclusivamente la gestione della prima squadra o le mosse di mercato, ma anche le strategie finanziarie messe in cantiere nelle scorse settimane.
L’affascinante e complessa operazione relativa alla nascita del villaggio amaranto, per esempio, vede fra gli investitori pure lui, l’ex centravanti della Roma di Zeman. Oltre a Severini e agli altri tre soci dell’Arezzo, anche Balbo ha sposato il programma di potenziamento del club, che punta sul settore giovanile e su strutture polivalenti per reperire una parte dei finanziamenti della sua attività. A Severini, visto il legame che c’è con Balbo da tempi non sospetti, dev’essere bastata un’occhiata per riscuoterne l’adesione, certificata dalle parole del nuovo allenatore amaranto: “Nel futuro che stanno disegnando questi dirigenti ci credo moltissimo, sia per quel che riguarda la parte sportiva che tutto il resto. E quindi sto al loro fianco senza nessun dubbio. Quella del villaggio, poi, è una strada che ci porterà lontano”.
Dunque all’elenco che comprende il presidente Severini e i soci Dioguardi, Spinella e Tersigni, va aggiunto anche Balbo. Loro cinque, a fronte di un investimento di oltre un milione di euro, hanno posto le basi per rilevare la compartecipazione dell’ex Junior Camp e fondare insieme a Locatelli e Zerbini la Football Academy, che gestirà il villaggio, le squadre giovanili e che per statuto sarà legata a doppio filo all’attività dell’Us Arezzo. Da qui si partirà per ridefinire, se ce ne sarà bisogno, la ripartizione delle quote all’interno della società, dove figurano ancora Anzalone, Felletti e Massetti (oltre ad Orgoglio Amaranto).
Ma Balbo, ovviamente, sta pensando pure alla cosa tecnica. Da lunedì comincerà a delinearsi il quadro dei giocatori che verranno confermati e dei ruoli che invece dovranno essere rinforzati con gli acquisti. “L’anno prossimo non si può sbagliare” disse l’allenatore in conferenza stampa e questo vale sia nel caso la squadra partecipi ancora alla serie D oppure alla Lega Pro. L’obiettivo è vincere perché poi, con la riforma dei campionati, il salto in B si farebbe più vicino. E’ fantacalcio in questo momento, però Martucci e Balbo ci stanno facendo più di un pensierino.
L’Arezzo partirà per il ritiro intorno alla metà di luglio e per una decina di giorni andrà a lavorare in qualche località d’altura. La preparazione atletica che sta studiando lo staff sarà pesante, con 5 ore di sedute giornaliere, e c’è necessità di un clima adatto allo sforzo dei calciatori. Balbo è molto zemaniano non solo dal punto di vista dell’impostazione tattica, ma anche dell’attenzione alla parte fisica, da curare nei minimi dettagli. E il fatto che l’Arezzo, in virtù del secondo posto di quest’anno, giocherà la Coppa Italia professionisti, non modificherà i programmi. Le gare del primo turno di Tim Cup sono in calendario per il 5 agosto, ma tutta l’attività sarà finalizzata a portare la squadra nelle migliori condizioni per l’esordio in campionato, fissato salvo novità per il 2 settembre. Da quel giorno in poi dovrà parlare il campo e Balbo non vuole brutte sorprese.

 

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scritto da: Andrea Avato, 16/06/2012

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