SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Trasferta in casa della Samb per l'Arezzo. Gli amaranto vogliono allungare la serie positiva
I marchigiani, in serie negativa da sette partite, sono scivolati in classifica dopo un avvio che li aveva visti stazionare a ridosso delle primissime. I rossoblù pagano un ambiente estremamente elettrico, con il patron Serafino che ha richiamato Montero, mister che aveva iniziato la stagione, dopo le dimissioni di Zironelli. Da tenere d'occhio la coppia d'attacco tutta argentina formata da Botta e Lescano, quest'ultimo autore finora di 9 gol
TweetTrasferta insidiosa quella di domani al Riviera delle Palme che vedrà in campo, alle 12.30, l’Arezzo contro la Samb di mister Paolo Montero che, con 39 punti, occupa la decima punizione.
FORMAZIONE - Dovrebbe essere schierata con il 4-4-2 Nobile (Fusco); Lombardo (D'Ambrosio), Crisitni, Di Pasquale, Enrici; Fazzi, Rossi (D’Angelo) Angiulli, Liporace (Trillò); Botta, Lescano (Maxi Lopez).
PUNTI DI FORZA - Da tenere d’occhio Federico Fazzi (’92), arrivato a gennaio dal Padova. Giocatore eclettico, nasce centrocampista centrale, ma adesso è utilizzato abitualmente da terzino o da esterno in mediana, ruolo dove è maggiormente impiegato nelle ultime stagioni. Grossa corsa, buona carica agonistica, discreto piede, abile in entrambe le fasi di gioco. Federico Angiulli (‘92) centrocampista che ama agire come mezzala, ma che si adatta per necessità anche a giostrare come play. Esperto in terza serie, abile negli inserimenti, intelligente tatticamente, pericoloso al tiro da fuori. Rubén Botta (’90) argentino di San Juan, mancino puro, trequartista o seconda punta estremamente fantasiosa, il calciatore di maggior tecnica nella rosa della Samb, bravo al dribbling, temibile sui piazzati. Infine il capocannoniere dei rossoblù, con 9 reti, Facundo Lescano. “Puntero” cresciuto con le maglie di Genoa e Torino. Nipote di Silvio Marzolini, bandiera del Boca e difensore dell’Albiceleste negli anni ‘60, classico attaccante forte fisicamente, abile nel gioco aereo, capace di colpi da fuoriclasse in acrobazia, come il gol in rovesciata alla Vis, discreto anche nell’attaccare la porta. Probabilmente nella sua stagione migliore da professionista.
PREGI E DIFETTI - Da poco meno di un mese è tornato sulla panchina rossoblù Paolo Montero, ex difensore di Atalanta e Juve, che aveva iniziato la stagione alla guida della squadra di patron Domenico Serafino, imprenditore e produttore discografico, che lo scorso giugno ha rilevato ufficialmente la società da Franco Fedeli. Montero, che era stato riconfermato in estate nonostante il cambio di proprietà, ha sostituito Zironelli dopo il pari nel derby con il Fano (2-2), allenatore che a sua volta era subentrato all’uruguaiano. Il mister ex Modena e Mestre paga un rapporto che si era logorato con il presidente dopo il mercato di gennaio, molto ha inciso, si vocifera, la partenza di Nocciolini, nonostante una classifica più che buona, al momento del suo allontanamento la squadra era quinta in classifica. Appunto il mercato. Sono arrivati Fazzi (Padova), Ivàn Rossi (River Plate), Lombardo (Monopoli), Babic (Tabor, serie A Slovena) e Padovan (Imolese). Hanno lasciato il Riviera delle Palme Malotti passato al Novara, Masini andato al Lecco via Genoa, Nocciolini che è rientrato per fine prestito al Parma, per poi a passare al Renate. La formazione marchigiana, dal cambio in panchina, è incappata in una serie di cinque partite senza vittorie (sette se si considera anche quelle con Zironelli) dove sono arrivate quattro sconfitte e tre pareggi. L’ultimo a Perugia (1-1), dopo tre sconfitte consecutive, inaspettato visto il diverso momento delle due squadre, che ha risollevato il morale della truppa marchigiana. Montero ha analizzato con grande soddisfazione la prestazione dei suoi: “Siamo contenti del punto conquistato, calcisticamente si è visto poco, ma ciò che importa è stata la grande reazione di squadra. Nonostante i risultati negativi da cui venivamo, nel parlare con il direttore Improta, ero convinto che potevamo dare di più e qui a Perugia lo abbiamo dimostrato. Ora dovremo migliorare anche nelle prossime partite. La strada giusta è questa, per rispetto della nostra gente e soprattutto per rispetto di noi stessi”. Al Curi il mister ha cambiato modulo passando dal 3-5-2 ereditato da Zironelli, ad un più abbottonato 4-4-2, che ha dato i suoi frutti. Per la gara con gli amaranto mancheranno sicuramente il mediano Shaka Mawuli, rottura del crociato ed il lungo degente Lavilla, in forte dubbio anche la presenza di Bacio Terracino e Padovan alle prese con guai fisici. In porta ballottaggio tra il rientrante Nobile estremo strutturato, ma nonostante questo, dotato di buona reattività ed il baby Lorenzo Fusco (2001), anche lui dotato di un fisico imponente (1,96 di altezza) che tanto ha ben figurato a Perugia nel turno scorso. Linea difensiva guidata dal possente Cristini, bravo a dettare i tempi e discreto nel gioco aereo, affiancato da Di Pasquale, rapido e discreto in fase di costruzione. Sugli esterni a destra Lombardi, centrocampista reinventato terzino, in gol nel turno scorso su punizione, buon passo e apprezzabile piede e sull’out opposto Enrici, altro classe 2001 scuola Toro, buona personalità, applicato in marcatura, bravo in anticipo. Alternative del reparto sono l’esperto D’Ambrosio difensore duttile, può agire sia da centrale che da esterno, cattivo agonisticamente, bravo sull’uomo, forte di testa, il coriaceo Goicoechea, abile in anticipo e discreto in marcatura ed il terzino Scrugli dinamico e disciplinato. Reparto in difficoltà, soprattutto nei centrali, le 12 reti subite nelle ultime 4 partite lo stanno a dimostrare. In mediana Angiulli ed Ivàn Rossi metronomo argentino, non troppo dinamico, ma con buoni tempi di gioco. A destra Fazzi e sulla fascia opposta uno tra Liporace esterno grintoso, tignoso, più a suo agio in fase di non possesso rispetto a quando deve creare gioco o Trillò, mancino di quantità, rapido e con buon senso tattico. Centralmente come alternative D’Angelo, esperto mediano, lottatore, discreto recupera palloni e De Ciancio, coriaceo mediano sudamericano. Se Montero volesse fare gara più offensiva sull’out mancino potrebbe giostrare uno tra Santiago Chacón, trequartista di buona tecnica o Babic, rapido e abile al dribbling, discreto sottoporta. Giocatori che potrebbero agire anche tra le linee se Montero scegliesse eventualmente il 4-3-1-2, con Fazzi mezz’ala. In avanti il duo formato da Lescano e Botta. Visto le assenze nel reparto offensivo, alternative limitate, che sono Maxi Lopez, 3 reti all’attivo, giocatore a cui la squadra si appoggia per tenere palla e guadagnare campo, cattivo in area che però non sta disputando una stagione da ricordare, costellata anche da alcuni guai fisici e dal figlio di patron Serafino, Francesco, seconda punta veloce, che non ha trovato troppo spazio. Sperano di recuperare Padovan, mancino di qualità che può agire da riferimento o da seconda punta, almeno per la panchina. La Samb è squadra con ottime individualità, esperta, ricca di giocatoti sudamericani, cattiva agonisticamente, che per valori tecnici e profondità della rosa, doveva essere più in alto in classifica, che non sta vivendo però un ottimo momento e ultimamente in difficoltà se deve difendersi. Gli avvicendamenti in panchina, l’allontanamento di Fusco e Colantuono, nell’ordine diesse e direttore tecnico della Samb e la querelle sui presunti stipendi non pagati, Serafino a tal riguardo ha sempre tranquillizzato tutti, non hanno certamente aiutato la squadra.
ULTIMO PRECEDENTE - Risale al 9 marzo 2008, quando l’Arezzo di Cuoghi e la Samb di Piccioni chiusero con un pirotecnico 3-3. Amaranto avanti con Chianese dopo pochi minuti. Ripresa con il pari di Soddimo e nuovo vantaggio con Martinetti. I rossoblù ribaltarono la gara con Palladini e Cia, ma al 94’, il solito Chianese, firmò il definitivo pari.
scritto da: Mauro Guerri, 06/03/2021
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